31 maggio 2017

Tappa 25: Luarca.

Carissimi, una splendida giornata di sole, anche se alcune volte velato, ci ha accolto stamani alla partenza e ci ha accompagnato fino ale prime ore del pomeriggio.
Sono le prime due foto che vi allego: il tramonto di ieri sera sul mare e i primi raggi di sole sulla prima spiaggia che abbiamo incontrato stamani presto.
Finire una giornata così e iniziarne un'altra nella stessa maniera, ti fa stare bene e non solo ti fa camminare bene.
Abbiamo dormito bene: a me capita raramente ma non per questo mi alzo stanco. E' sempre stata una magia del cammino: dormire poco ma avere comunque la forza e l'energia per affrontare i chilometri che devi fare.
Sono stati altri 24 chilometri suddivisi tra strada e sentieri nei boschi o lungo i pascoli. La particolarità di questi giorni è che il cammino si svolge tra quelle che qui vengono definite "depressioni boschive"; in pratica scendi nel bosco in maniera ripida fino a quasi zero di quota e risali dalla parte opposta sempre in maniera ripida per riconquistare la quota. Ecco, di queste depressioni ieri ne abbiamo fatte 6 e devo dire che alla fine la "depressione" è venuta a noi perchè non potete immaginare la fatica che si dura. Ma si sapeva della durezza di questo cammino e così infatti si è rivelata.
Strada facendo oggi ho pensato a mio padre che in questi ultimi tempi è calato con la salute. Ci siamo sentiti più volte per telefono e ieri, durante la telefonata, mi ha detto: "sai, non cammino più di tanto. Riesco ad andare solo a prendere il giornale poi inizio a respirare male". Gli ho risposto in forma scherzosa dicendogli che non deve prepararsi per fare il cammino di Santiago, quindi può andare bene anche solo andare a prendere il giornale.
Proseguendo gli ho detto che il cammino della vita è sempre stato suddiviso a fasi: in base all'età ciascuno è in grado di fare certe cose e non altre. E' un cammino che dobbiamo accettare sopratutto se, come a lui, gli è capitato all'età di 90 anni!
Mi ha risposto che avevo ragione ma non mi serviva; mi bastava aver scambiato due parole a distanza di chilometri e abbracciarlo simbolicamente con il pensiero.
Ho ripensato a questa telefonata stamani e ho pianto. Marco non si è accorto di nulla perchè era dietro un po' distaccato ma non ci sarebbero stati comunque problemi a farlo apertamente. E' un'altra delle regole non scritte del cammino: i sentimenti, le sensazioni, non vanno nascosti ma condivisi: anche in silenzio.
Un abbraccio. Buon Cammino.




30 maggio 2017

Tappa 22 - 23 e 24: Aviles - El Pito - Ballotas

Carissimi, ritrovo ora una linea decente e la testa per riordinare un po' le idee di questi ultimi giorni. Non è stato facile.
Non è stato facile camminare senza Loris, non è stato facile camminare da solo sia domenica che lunedì visto che anche Marco si era fermato per via delle vesciche e mi ha aspettato all'ostello di arrivo. Oggi invece siamo tornati a camminare in due.
Andiamo per ordine.
Domenica primo giorno senza Loris e camminare poi da solo è stato ancora più complicato, non tanto per la tipologia del percorso quanto per la testa che vagava ai ricordi dei giorni trascorsi. Ho affrontato l'uscita da Gjion in una zona industriale pessima e ho affrontato l'entrata ad Aviles costeggiando per 7 chilometri una acciaeria megagalattica! Che orrore. Comunque alla fine sono arrivato, preciso per non prendere l'acqua del temporale che da lì a poco è arrivato.
Ci siamo sistemati con Marco, che ne frattempo era arrivato ad Aviles con il bus, nel dormitorio del municipale che non ci ha lasciato granchè convinti della sua pulizia ma ci siamo adattati.
Ieri la tappa era di 28 chilometri e devo dire che mi preoccupavano non tanto per la lunghezza quanto per farli in totale solitudine come il giorno prima. Così è stato: neppure un pellegrino con il quale augurarsi Buon Cammino. Sono però passati bene: a parte la prima ora sotto la pioggia le successive sei ore sono andate bene.
Il fine tappa era in località El Pito: quattro case, un bar e un ostello: il nostro. Abbiamo approfittato per andare a visitare il paesino Cudillero, tipico paesino di pescatori e ora punto turistico. Le foto vi possono dare l'idea. Naturalmente per arrivarci altri 2 chilometri a piedi!!!
Oggi siamo tornati a camminare in due e sinceramente non vedevo l'ora. Il piede di Marco sembra aver reagito bene dopo i giorni di forzato riposo. Adesso il cammino è un continuo sali-scendi e quindi non abbiamo quasi mai la possibilità di recuperare un po' il fiato. Siamo partiti senza colazione che abbiamo fatto dopo un paio di ore; poi un'altra sosta fino all'arrivo finale.
In questi giorni ho chiesto sostegno agli amici e i messaggi di incoraggiamento non sono mancati. Grazie a tutti! Vi abbiamo si negli zaini tutti quanti ma leggervi è stato comunque importante.
Loris a quest'ora sarà già arrivato e passerà subito le prime visite mediche. Poi ci seguirà sul blog. Come vedrete in una foto lui è comunque sempre con noi.
Un abbraccio. Buon Cammino.



28 maggio 2017

Siamo rimasti in due.

Carissimi, purtroppo l'epilogo della settimana di cure e speranze di ripresa per la caviglia di Loris, non è stato positivo e Loris stamani, Domenica, ha preso il bus per Santiago da dove ripartirà in aereo per fare ritorno a casa.
Rivederlo in piedi camminando ci aveva fatto riprendere un po' di speranza nel poterlo avere ancora accanto a noi a camminare, ma eravamo comunque realistici visto il gonfiore che non diminuiva e valutato che se non hai i piedi a posto non puoi continuare ad affrontare altri 15 giorni di cammino.
Sabato Loris ci ha detto che aveva preso questa decisione e con Marco non abbiamo potuto fare altro che assecondarlo. Ne andava della sua salute ma anche di quello spirito proprio del cammino che o lo fai a piedi o altrimenti non ha alcun senso.
La sveglia è suonata quindi alle 5.30 stamani e anche io e Marco ci siamo alzati nonostante la nostra sarebbe suonata un'ora dopo. Eravamo lì a sedere sul letto a guardare Loris che faceva lo zaino, consapevoli che di lì a poco se ne sarebbe andato. Non è facile spiegare cosa si prova; le altre volte che mi è capitato, qui come in Tanzania, di dover salutare amici o familiari che tornavano a casa ho sempre avuto una reazione di dispiacere mista a nostalgia. Eppure ho sempre rivisto tutti da lì a poco ma sapere di continuare a fare un'esperienza senza le persone con le quali l'hai iniziata non è la stessa cosa ed è innegabile e normale che ti sovrasti il dispiacere.
Stamani ero da solo a camminare perchè Marco con le vesciche ha giustamente optato per un passaggio in bus. Della tappa non è importante parlarne: 15 chilometri di zone industriali e 10 chilometri di campagna. Ero da solo come quando partii la prima volta nel 2005. Solo con i miei pensieri, solo senza poter fare quelle battute che interrompono certe volte la monotonia del paesaggio o quelle riflessioni che servono per condividere un tuo pensiero o un tuo stato d'animo.
Oggi ho vissuto di ricordi: quelli di 12 anni fa e quelli di queste tre settimane. E' stato un insieme di emozioni, lacrime e respiro affannoso. Ero solo. Lo sono stato per 25 chilometri quindi potevo fare quello che volevo ma sopratutto quello che mi sentivo di fare in massima libertà.
Mi sono fermato anche ad ascoltare il rumore delle mucche che strappavano l'erba per mangiare! Nel silenzio più assoluto è stato anche questo un momento bello.
Si continua a camminare. I gommini delle bacchette che Loris ha dato a Marco, arriveranno a Santiago e Santiago, prima o poi, rivedrà Loris che finirà il suo Cammino del Nord.
Un abbraccio. Buon Cammino.





26 maggio 2017

Tappa 20: Villaviciosa.

Carissimi, tappa breve; appena 22 chilometri. E direi anche tappa un po' insignificante per il paesaggio e per la monotonia propria della tappa. Qualche goccia di acqua ci ha accompagnati fino all'ostello. Il mio proverbiale mal di testa invece mi ha accompagnato per le prime due ore!
Piano piano poi le cose si sono sistemate, almeno per me, mentre sono peggiorate con i piedi di Marco che sono piagati dalle vesciche. Abbiamo quindi rallentato di parecchio anche se comunque il dolore, nel caso delle vesciche, scaturisce non tanto dalla velocità quanto dal poggiare il piede a terra ad ogni passo.
A questo punto sono in due che domani utilizzeranno il bus per arrivare a Gjion: Loris per i motivi conosciuti e Marco perchè la tappa di domani è di 30 chilometri ed è la più difficile del cammino con i dislivelli da superare e chiaramente anche per la sua lunghezza.
Camminerò quindi da solo ma il dispiacere è lo staccarsi dai tuoi due compagni di viaggio; poi c'è anche il resto che chiaramente non mi tranquillizza: essere da solo, la pioggia che viene data per certa anche per i giorni successivi, una sola possibilità di ristoro circa a metà tappa.
Vedremo. Affronterò anche questa sapendo che comunque non sarò spiritualmente solo ma sarò ben accompagnato.
A Gjion poi domani decideremo come fare: Loris per un conto e Marco per un'altro. Entrambi avrebbero bisogno di riposo e dobbiamo quindi vedere come organizzarsi. Io so per certo che continuerò a camminare, come del resto vi ho già scritto ieri.
Non è una situazione facile sotto tutti i punti di vista e non mi ero mai trovato ad affrontarla in maniera così corposa; ma il cammino è anche questo e il fatto che io stia bene non vuol dire che sia un extraterrestre e non vuole dire che duri fino alla fine. Giorno per giorno dobbiamo prendere quello che ci viene dato, mettendo chiaramente attenzione in quello che facciamo ma accettando il buono ed il poco buono. Le persone accanto, quelle nello zaino, quelle che hai lasciato a casa faranno il resto e saranno loro la differenza.
Un abbraccio. Buon Cammino.



25 maggio 2017

Tappa 18 e 19: Pineres de Pria - La Isla

Carissimi, sapete già dell'infortunio a Loris e non posso aggiungere altro fino a quando non ci saranno delle sostanziali novità.
Questi due giorni sono stati molto diversi tra loro: mercoledì tappa tranquilla sempre tra pascoli e costa; oggi tappa lunga e a pieno sole che, pur essendo stato da noi apprezzatissimo, ha richiesto la sua dose di dispendio di energia e un minimo di sofferenza. Siamo comunque arrivati in fondo attraversando un pezzo di costa bellissimo; e qusto ha aumentato il dispiacere di non averlo potuto condividere anche con Loris.
E' difficile fare anche foto e video proprio per il fatto che siamo soltanto io e Marco.
La splendida giornata di oggi ci ha veramente fatto gustare al massimo questo territorio e questo cammino; non basta chiamarlo il cammino della costa: va visto e percorso per capirne il pieno significato.
Ieri sera abbiamo dormito in un piccolo ostello dove eravamo in 4 con l'amico Bernard francese con il quale abbiamo condiviso la cena a base di formaggio, affettati e pomodoro; e non poteva mancare un brindisi con una bottiglia di vino. E poi siamo andati a vedere il primo tempo della finale di europa leage in unh barrettino che noi amiamo perchè piccolo, vecchio e gestito solo da marito e moglie: lui vedeva la partita come noi e lei ad un televisore accanto più piccolo vedeva il gioco Passaparola!!! Bellissimo.
Una tonica e poi viasul soppalco a dormire tutti insieme sui materassi per terra. E il pensiero chiaramente è sempre andato alla caviglia di Loris.
Un abbraccio. Buon Cammino.





Incidente di percorso.

Carissimi, prima di aggiornarvi sulle ultime due tappe devo darvi conto purtroppo di un infortunio che lunedì ha colpito Loris e che ha radicalmente modificato tutti questi giorni e supppngo anche quelli futuri.
Non ne ho parlato prima perchè Loris doveva avvertire ancora casa volendo fare prima una valutazione in questi giorni; ora che tutti sanno posso scrivere e credetemi che non è stato facile nè non farlo prima nè farlo adesso.
Loris è caduto malamente lunedì all'inizio della giornata di cammino, ed è caduto con tutto il peso sulla caviglia destra provocandosi una forte distorsione con interessamento sicuramente dei legamenti. Abbiamo camminato obbligatoriamente per altri 12 chilometri perchè non avevamo alternativa, poi con le lacrime agli occhi per il dolore e per l'accaduto abbiamo messo Loris su una macchina che lo ha portato all'ostello.
La caviglia è gonfiata e non poco anche se ora a distanza di qualche giorno si vede un leggero miglioramento; ma non è sicuramente quel miglioramento che può permettere di camminare tranquillamente. In questi casi dobbiamo essere realistici perchè le diagnosi di solito vanno dai 15 ai 20 giorni di stop assoluto.
Ci siamo dati tempo fino a sabato finche non saremo a Gyion una città dove possiamo trovare alcune soluzioni come l'uso di sandali e non di scarper chiuse e anche la soluzione più drastica di tornare a casa. Valuteremo e Loris deciderà. In questi giorni lui si è mosso con i bus spostandosi da ostello ad ostello mentre io e Marco abbiamo continuato a camminare come da programma.
Fino a qui la nuda cronaca; tutti gli aspetti di carattere emozionale ve li lascio immaginare ma non riuscirete comunque a comprenderli fino in fondo.
Mentre io e Marco camminiamo, la testa in questi giornoi è andata da altre parti e non poteva essere diversamente. In questi momenti la lucidità lascia spazio alla rabbia, alla speranza, alla consapevolezza che anche queste cose fanno parte del cammino non tanto quello di Santiago quanto quello della vita. E proprio perchè va visto e vissuto in questa ottica, stiamo tutti e tre facendo uno sforzo per trovare le energie mentali e anche fisiche per ovviare a questa nuova situazione e a tutto quello che si porta con sè.
Cammini e sei in due non più in tre e non è una situazione voluta o programmata ma che ti è caduta tra capo e collo prima di tutto a Loris e conseguentemente a noi tutti. Cammini e non vedi l'ora di arrivare per ritornare ad essere in tre e vi giuro che in questi giorni è stata una delle motivazioni più grosse per la quale abbiamo camminato.
Nel mio cuore non c'è assolutamente l'idea di smettere; una regola non scritta del cammino è che si continua a camminare e noi sappiamo che dobbiamo farlo anche per le tante persone che abbiamo nello zaino: a partire dai nostri 200 bambini tanzaniani che si aspettano da noi, da noi tutti, un aiuto concreto che si possa realizzare anche contro le avversità che si possono incontrare lungo la strada.
Tutto questo chiaramente ci sprona ma ha aumentato la responsabilità che ci siamo sempre sentiti addosso e che ora ha ricevuta una botta forte che ci ha fatto vacillare ma non demordere. Lo dobbiamo anche a Loris stesso se mai dovesse decidere di interrompere questa esperienza.
E' dura! E' difficile! Ci aspettano giorni particolari che agiranno sul nostro spirito ma troveremo il modo di reagire: e lo zaino pieno di voi è uno di questi modi!
Un abbraccio. Buon Cammino.

23 maggio 2017

Diciasettesima tappa: Llanes.

Carissimi, siamo tornati direttamente sulla costa e quindi su paesaggi di mare veramente unici. Unici sopratutto se fatti lentamente a piedi e nel silenzio più assoluto salvo per il rumore delle acque sugli scogli e del vento.
Partiti con il cielo coperto e con 12 gradi, siamo stati piacevolmente colpiti dall'improvviso cielo scoperto e celeste che abbiamo avuto dopo un paio di ore di cammino. Il sole ha quindi fatto più che capolino anche se non in maniera costante e continua.
Tutto questo ci ha dato la possibilità di vivere al meglio gli scenari che si presentavano ai nostri occhi e che in minima parte cerco di trasmettervi con le foto allegate.
Llanes è una città con vocazione turistica ma noi non l'abbiamo visitata più di tanto anche perchè i quasi 27 chilometri di oggi si sono un po' fatti sentire e quindi la voglia ancora di camminare per la città non era proprio ai massimi livelli.
Oggi avevamo nei nostri zaini altri 5 bambini dell'asilo di Hombolo in Tanzania e abbiamo letto con piacere e soddisfazione il diploma conseguito da un ragazzo che ha frequentato negli anni passati questa struttura e che poi, con l'ausilio dell'adozione a distanza, ha proseguito gli studi fino al diploma di questi giorni.
Sono questi i piccoli successi e le grandi soddisfazioni di chi, anche a distanza, contribuisce per una vita migliore di questi bambini e giovani. Nel nostro piccolo, con le nostre scatoline-salvadanaio, speriamo di contribuire anche noi ma sicuramente non lo possiamo fare senza il vostro diretto aiuto e contributo.
Oggi abbiamo utilizzato la lavatrice dell'ostello, così in un unico passaggio abbiamo lavato tutta la nostra roba; una volta ogni tanto ci facciamo aiutare dalle macchine invece di lavare a mano come le vecchie lavanderine!
Siamo entrati ufficialmente stamani mattina nella regione delle Asturie lasciando definitivamente quella della Cantabria. Seguirà poi la Galicia che ci condurrà fino a Santiago de Compostela.
Un abbraccio. Buon Cammino.



22 maggio 2017

Sedicesima tappa: Unquera.

Carissimi, oggi si entra nel blog e quindi si scrive. Poi i 26 chilometri di oggi sono veramente volati e quindi ci troviamo all'ostello con molto tempo a disposizione.
E' l'ultima tappa nella regione della Cantabria; da domani saremo nelle Asturie.
Oggi leggera nebbia ma non ha impedito di camminare con tranquillità lungo le salite e discese di queste colline che da giorni ci stanno accompagnando.
Tappa tranquilla, senza cose particolari da segnalare. Da domani riprenderemo una serie di giornate lungo la costa.
Oggi ricordo con piacere e devo dire anche con una certa dose di emozione, il mio diciamo incontro 11 anni fa con una grandissima amica e donna che proprio oggi compie gli anni. Voglio raccontarvi la nostra storia.
Era il mio primo cammino e come tutte le prime volte parti per queste esperienze con paure e improvvisazione. Anche io non sono stato da meno e portai nel mio zaino una serie infinita di cose, utili ed inutili, ed un libro da leggere ma non un libro normale ma un tomo da centinaia di pagine. In cima al Cebreiro, sul cammino francese, arrivai bagnato, infreddolito, gelato in tutte le parti del corpo esterne agli indumenti che avevo indosso. Ma a parte questo al Cebreiro finii di leggere questo libro e anche con molto piacere lo lasciai accanto al libro delle firme dei pellegrini con una dedica sopra che chiedeva di far arrivare quel libro fino a Santiago. Firmai con nome e cognome e andai nel mio sacco a pelo a recuperare un po' di temperatura corporea.
Tornato a Firenze una sera ricevo una telefonata; dall'altro capo del telefono una signora che mi dice che il giorno dopo era passata dal Cebreiro ed essendo il suo compleanno (oggi appunto) aveva deciso di prendere quel libro come regalo. Soltanto che non lo aveva portato a Santiago ma lo aveva riportato a Firenze da dove era partito. Restai bloccato; non saprei definire l'emozione che avevo addosso e in questa emozione non chiesi nulla di questa signora e la telefonata finì con i saluti.
Poi mi resi conto che veramente non avevo chiesto niente e soltanto lei avrebbe avuto la possibilità di rintracciarmi una seconda volta.
In estate poi eravamo in ferie al mare e un carissimo amico di pallavolo mi prende per la mano e mi porta con sè dicendomi che volava farmi conoscere una persona che aveva fatto il Cammino come me. Arriviamo all'ombrellone di una signora e con molta tranquillità si presentò come Elisa e io come Nicola. Ci guardammo e lei disse: "Nicola Pini? Io sono la signora del libro".
Ricordo che cascai come un sacco di patate sul lettino e non potetti trattenere l'emozione e anche qualche lacrima. Avevo avuto quella signora davanti a me per tutti i giorni precedenti e non potevo certamente immaginarmi chi fosse.
Tutto qui. Da quel momento io e Elisa abbiamo un legame particolare che ci lega non solo personalmente ma ci lega al Cammino a quel Cammino che ti può riservare cose impensabili e che non vengono per caso.
Quindi tanti auguri Elisa e grazie ancora per tutto e non solo per avere riportato "quel libro a Firenze".
Un abbraccio. Buon Cammino.


Quattordici e quindicesima tappa: Santilana e Comillas.

Carissimi, ho già scritto su facebook ma vi riscrivo qui ulteriormente la situazione di questi ultimi due giorni. Tempo buono, stasera qualche gocciolina e quindi speriamo bene per domani.
Ieri eravamo a Santillana del Mar e oggi siamo a Comillas. Due tappe standard ad eccezione del bel paesino mediovale di ieri e i piedi a mollo nell'oceano di oggi.
Loris e Marco sono due pellegrini con i quali vorresti fare qualsiasi tipo di cammino; la sintonia è massima e lo capiamo anche nei momenti di silenzio dove ciascuno si ritrova con se stesso. Capita sopratutto la mattina appena ci mettiamo in strada e si muovono i primi passi.
Altro momento particolare di ieri è stata la S.Messa presso il Monastero di clausura delle Clarisse. Intensa, sentita e veramente a misura di uomo con queste suorine divise da noi da un vetro. Veramente molto bello.
Oggi invece momento anche culturale con la visita al Capriccio di Gaudì. Anche i pellegrini si acculturano nonostante puzzino e siano barcollanti!
Un abbraccio a tutti. Buon Cammino.

19 maggio 2017

Dodicesima e tredicesima tappa: Guemes e Boo de Pielagos.

Carissimi,
e acqua fu!!!!!!! Ieri nella tappa che ci ha visto arrivare fino a Guemes, delle 7 ore di cammino 5 sono state di acqua. Lo spirito del pellegrino è stato messo a dura prova anche perchè abbiamo iniziato a camminare che già pioveva e non è proprio piacevole iniziare così la giornata. In più la tappa era di 30 chilometri, quindi una bella prospettiva!
Poi nel primo pomeriggio ci ha dato un po' di tregua ed anche un po' di sole. Il tempo qui funziona in questa maniera: ora c'è il sole poi gira il vento e ti porta le nuvole con più o meno acqua.
Comunque a parte la metereologia, ieri siamo arrivati in uno degli ostelli simbolo di questo cammino gestito da Padre Ernesto un sacerdote missionario. Un gran bel ambiente da un punto di vista spirituale ed ecumenico; la cena comunitaria e un momento di riflessione prima di spengere le luci hanno fatto dimenticare velocemente l'acqua presa durante la giornata. Incontri persone che in parte hai iniziato a conoscere nei giorni recedenti, altre che invece iniziano oggi, altre ancora che hanno fatto in modo di essere qui a Guemes proprio per la tipologia dell'ostello che ci ospita.
Oggi invece il tempo ha retto; siamo passati lungo costa e sulla spiaggia di Somo lunga ben 5 chilometri! Il vento non ci ha mai abbandonato e di solito ha sempre soffiato contro e mai a favore.
Abbiamo preso il traghetto per raggiungere Santander, unica tecnlogia visto che sull'acqua ancora.......... e poi nuovamente strada fino al fine tappa in un paesino vicino al mare ma non toccato dal mare. Era tappa lunga anche oggi e lo sarà in buona parte anche domani. Per adesso però pensiamo ai chilometri fatti, alle cose viste, alle persone incontrate, ai pensieri condivisi. Per domani ci penseremo domami.
Un abbraccio. Buon Cammino.





9

17 maggio 2017

Undicesima tappa: Laredo e prima pioggia.

Carissimi, non ci possiamo lamentare se dopo 11 giorni abbiamo preso soltanto oggi la prima pioggia. Per fortuna soltanto nell'ultima ora delle 7 di cammino che abbiamo fatto da stamani.
Ma a parte il tempo che sembra anche domani non sia dei migliori, penso che le due cose più importanti e più belle della giornata di oggi siano state l'incontro con Marco che finalmente ci ha raggiunto e la S.Messa con la benedizione del pellegrino che è terminata da poco.
In entrambe le situazioni l'emozione è stata tanta e intensa. L'abbraccio con Marco è stato forte e trasmettitore di gioia nel vedersi e nel sapere che condivideremo insieme anche a Loris un'altra bella esperienza.
L'imposizione delle mani su ciascuno di noi da parte del sacerdote e la benedizione per ciascuno di noi, ha innescato poi una serie di emozioni, pensieri, ricordi, immagini di persone che ci sono ancora e persone che non sono più con me. E' in questi momenti che riaffiorano le esperienze dei precedenti cammini, ciascuna diversa dall'altra, ma tutte legate insieme da queste emozioni e sensazioni interne fortissime.
Eravate tutti con me in quel momento ma lo siete stati in questi primi giorni e lo sarete anche domani che piova o che ci sia il sole.
Erano con me i bambini di Hombolo, la meravigliosa Maria Carla che vive e lavora con loro e per loro, avevo accanto a me Alessio collega di lavoro andato via troppo presto, Mauro pellegrino anche lui del mondo come me e anche lui volato via in terre lontane ma che immagino meravigliose.
C'era la mia famiglia, i 90 anni del babbo e tutto quello che questa età si porta dietro, c'erano tutti i miei amici e tutti coloro che conosco solo per nome e che non ho mai avuto la possibilità di vederli e abbracciarli.
Insomma, un sacco di persone che hanno reso la già piccola chiesa ancora più piccola. Ma i pensieri non hanno confini nè possono essere imbrigliati in perimetri; sono liberi come liberi ci sentiamo in questi spazzi della natura anche oggi bella e selvaggia per alcuni aspetti.
Vi abbraccio. Buon Cammino.

16 maggio 2017

Nona e decima tappa: Castro Urdiales e Islares.

Carissimi, aggiorno due giorni normali che ci hanno visto però invertire le tappe per lo meno a livello di chilometri: lunedì ci sarebbe stata tappa breve che invece è diventata lunga e oggi tappa breve che sarebbe stata lunga. No, non ho perso la testa diciamo più semplicemente che lundì siamo arrivati molto presto a fine tappa e abbiamo deciso di proseguire visto che ci sentivamo bene per fare altri 15 chilometri oltre ai 10 appena conclusi. E' chiaro che facendo ieri metà tappa di oggi, stamani ci siamo alzati più tardi e siamo arrivati a Islares comunque presto.
Ci siamo presi così una giornata di descanso cioè di riposo.
Devo dire che un po' ci voleva perchè siamo usciti, nei giorni passati, da due giorni consecutivi di grandi città: Bilbao e Portugalete e sapete meglio di me che il pellegrino non ama particolarmente la confusione dopo che è entrato in una dimensione fatta di silenzio e tranquillità.
Diciamo che sto cercando gli spazi ampi nella natura e non nelle città, mentre cerco gli spazi raccolti nei piccoli borghi dove poter conoscere la gente del posto e condividere l'esperienza con gli altri pellegrini.
Questa è la mia e nostra dimensione. Oggi siamo passati lungo costa in un posto meraviglioso ma anche ieri il posto era stupendo. Hai davanti a te questo infinito fatto di color turchese e blu scuro; vedi l'inizio dove ci sono gli scogli ma non percepisci la fine perchè la linea dell'orizzonte è irraggiungibile ai nostri occhi.
Tutto questo ti dà serenità; tutto questo ti immerge nella natura ma anche nei tuoi pensieri, nelle tue preghiere, nelle persone più care, in tutti coloro che ti hanno chiesto di pensare a loro, ed anche in tutti quei bambini che direttamente non mi hanno chiesto nulla ma che mi hanno sempre interrogato con i loro occhioni.
Sono loro il nostro scopo e domani, mercoledì, saremo in tre a portarlo avanti e a condividerlo perchè arriva Marco che ci verrà incontro a Laredo.
Spero che sia anche lo scopo di tutti coloro che hanno preso le scatoline per metterci dentro una moneta per ogni giorno del nostro cammino, ma anche di coloro che senza scatolina vorranno comunque aiutarci a contribuire per garantire il cibo ai nostri bambini del villaggio di Hombolo.
Io gli ho conosciuti, direttamente, ballando con loro, giocando con loro e, nonostante le difficoltà, non ho mai visto tanta gioia così esplosiva e coinvolgente!
Vi abbraccio. Buon Cammino.



14 maggio 2017

Settima e ottava tappa: Bilbao e Portugalete.

Carissimi,
quando si toccano o ci si ferma nelle grandi città, il pellegrino resta frastornato perchè non è più abituato alla confusione e ai ritmi di una città. E' stato così anche per noi ieri a Bilbao anche se abbiamo cercato di non farci trasportare da questi ritmi completamente diversi dai nostri.
Questo non vuol dire non aver fatto un po' di turismo: era di obbligo visto dove eravamo. E quindi siamo andati a giro a vedere e fotografare in quà e in là. La conclusione naturale e più a nostra misura è stata la S. Messa in Cattedrale con l'apposizione del timbro sulla nostra Credenziale di pellegrini.
La giornata era scorsa bene: tappa breve, cielo nuvoloso ma niente pioggia. L'ostello che ci ospitava è gestito da una associazione di persone con handicap; è ai limiti della città ma in 10 minbuti di metro siamo in centro. Il pellegrino che prende la metro!!!!!!!!!!!!!!!!! da non credere.
Oggi invece siamo a Portugalete a una ventina di chilometri da Bilbao. Anche questa cittadina di una certa grandezza conosciuta sopratutto per la tipologia del ponte con cabina sospesa che vedete in foto. Sole pieno fino da stamani. Tappa pianeggiante e lungo il canale che proviene dal mare. Direi quindi tranquilla.
Cerco di allegarvi un po' di foto sopratutto di ieri.
Un abbraccio. Buon Cammino.




12 maggio 2017

Quinta e sesta tappa: Gernika e Lezama.

Carissimi,
ieri non ho scritto e quindi sono indietro di due tappe, ma sapete meglio di me che non sempre è possibile farlo.
Abbiamo da poco terminato la diretta con Radio Toscana e l'amico Leonardo (vi ricordo tutti i giorni dispari ale ore 13.30) e ora siamo a sistemare un po' di cose. Del resto la tappa di oggi non era lunghissima e quindi il tempo oggi pomeriggio non ci mancherà.
Ieri eravamo a Gernika cittadina tristemente conosciuta per il bombardamento che subì nel 1937 ad opera dei tedeschi e degli italiani; dicono che fu anche un modo per testare nuovi tipi di bombe! Gli imbecilli c'erano già a quei tempi su questi argomenti ma anche oggi qualcuno .............
Permettetemi queste due righe appena scritte ma quando sei a camminare per raccogliere fondi e garantire il cibo quotidiano ai bambini in africa, non puoi fare a meno di pensare a quanti soldi vengono spesi per armamenti e difese nazionali!
Ieri siamo passati dalla Collegiata di Zenarruza; vi allego la foto del chiostro: uno spettacolo.
Oggi il vento è stato protagonista; direi anche nei giorni scorsi ma forse oggi ho posto maggiore attenzione su questo aspetto e ho vissuto il vento come un compagno di viaggio che a volte mi ha sostenuto a volte mi ha rallentato con la sua forza. E' stato comunque bello ascoltare soltanto lui e qui, lo sapete benissimo, capita molto spesso di soffermarsi su questi dettagli della natura e non solo.
Tra i nomi dei bambini di ieri e quelli che abbiamo portato nei nostri zaini oggi, c'era uno che si è ripetuto: Evelina. Mi ha ricordato molto le persone anziane perchè è sempre stato un nome utilizzato negli anni passati ed è strettamente collegato a queste persone e al periodo passato della loro vita. Mi evoca un senso di intensa tenerezza.
Domani tappa corta per visitare la città di Bilbao. Ci buttiamo nella confusione ma ne usciremo presto!
Un abbraccio. Buon Cammino.



10 maggio 2017

Questa è la quarta tappa: Markina.

Carissimi,
ho sbagliato per fino il niumero della tappa di ieri che era la terza. Oggi quindi, per logica e matematica deduzione, siamo alla quarta tappa.
Abbiamo lasciato il mare: lo ritroveremo tra 3 giorni nei pressi di Bilbao. Ci siamo quindi addentrati all'interno in un paesaggio tipicamente montano non solo per le salite e le discese ma per i boschi che ci circondano e che abbiamo attraversato.
Siamo partiti con tempo incerto ma pur sempre fiduciosi; ci siamo fermati per strada per vestirci da acqua visto che tutto si era annuvolato di brutto e cascavano le prime gocce. Poi invece è venuto fuori uno splendido sole che ci ha accompagnato fino a fine tappa ed anche nel resto del pomeriggio.
Ora mentre scrivo invece è diventato tutto nero e quindi non promette nulla di buono!
Nell'ostello di ieri abbiamo incontrato una coppia partita con noi in aereo da Bergamo: sono babbo e figlia; il babbo di una certa età e la figlia giovane, ma a parte questo è bello vedere questo rapporto e vederlo sopratutto calato in una esperienza particolare come il Cammino di Santiago. Abbiamo poi mangiato la prima psta: maccherones gratinati! Niente male. Vi metto la foto.
Come vi ho scritto ieri sono senza sacco a pelo e naturalmente l'ostelo di ieri non aveva le coperte! Niente di male: ho tirato fuori la calzamaglia termica e una delle magliette invernali. Ho quasi avuto caldo.
Alla fine sta andando tutto bene; i malesseri iniziali, in quanto iniziali, sono andati via. restano quelli causati dalla fatica e certe volte dal camminare su suoli accidentati; ma questo è il cammino.
Un abbraccio. Buon Cammino.

09 maggio 2017

Quarta tappa Deba: su e giù per dolci colline.

Carissimi,
su e giù per dolci colline è un modo di dire simpatico per evidenziarvi che qui è veramente un andare su e giù ma certe volte non è proprio per "dolci colline"!
Tempo coperto oggi e quella leggera brezza che ci segue durante tutto il giorno che non ci fa togliere la felpa di dosso. Le previsioni forse peggiorano da domani ma intanto oggi ci siamo presi quello che ci è stato donato e ne abbiamo fatto tesoro per tutta la camminata; poi staremo a vedere.
Ieri sosta all'ufficio postale per rimandare a casa il sacco a pelo. Avevo dei dubbi se portarlo già prima di partire ma ora sono convinto che posso risparmiare gli 800 grammi di peso e arrangiarmi diversamente. Il cambio del materiale da estivo che era sulla Via della Plata ad essenzialmente invernale su questo cammino, si fa sentire come peso e come ingombro nello zaino.
Devo dire che tutti questi sali e scendi mettono alla prova le gambe ma sapevo che sarebbe stata così e quindi non solo mi sono un po' allenato fisicamente ma sopratutto con la testa.
Il silenzio inizia a farla da padrone ormai dalla prima tappa: non abbiamo le lunghe distese delle mesetas ma queste colline verdi ti portano a pensare, a scrutare con gli occhi e a vagare con la mente. Tutto quello che cerca un pellegrino.
Un abbraccio. Buon Cammino.

08 maggio 2017

Seconda tappa Askizu: pensavo di non farcela...

Carissimi,
proprio cosi': pensavo di non farcela perchè la notatta ha portato mal di testa e la mattina lo stomaco ha fatto il resto!
Colazione neppure a parlarne e quindi via in marcia per altri 27 chilometri. Poi in tarda mattinata, ma tarda, mi sono ripreso anche se ora resta la spossatezza addosso.
Sono i primi giorni: è sempre successo. Si tratta di prendere i ritmi ed io non sono immune da tutto questo.
Oggi primo collegamento con Radio Toscana: Leonardo ci ha chiamato nel momento preciso in cui stavamo camminando sulla spiaggia con una decina di chilometri ancora da fare. Emozione allo stato puro sia camminare bardato da pellegrino in riva al mare sia sentire la voce di Leonardo.
Giornata della mamma e nel portare con noi stamani altri 5 bambini di Hombolo abbiamo pensato alle loro mamme, a quelle donne africane che portano sulle loro spalle la vita della propria famiglia. Abbiamo pensato a loro felici di vedere i loro bambini che vanno a scuola dove riescono anche a fare un pasto decente oltre a studiare. E' il nostro impegno con le scatoline: dare continuità a tutto questo.
Adesso allego un paio di foto se ci riesco e poi sistemo lo zaino per domani; tappa corta per recuperare un po'.
Un abbraccio. Buon Cammino.

07 maggio 2017

Prima tappa: che fatica!

Carissimi,
proprio così. Siamo partiti alle 7 e arrivati alle 16. Su e giù per la cresta con panorami mozzafiato da entrambe le parti. Poi la fatica del primo giorno ha preso il sopravvento ma un punto di ristoro a due terzi del cammino ci ha risollevato nel fisico perchè lo spirito è alto.
Io devo ancora prendere come sempre le misure del primo giorno per migliorare quelli successivi: regolare lo zaino, vestirsi diversamente fin dalla mattina, procurarmi una bottoglietta di acqua un po più grande. Piccole cose che come tutte le volte si aggiustano strada facendo.
E noi di strada ne dobbiamo ancora fare tanta !!!!!
Stamani alla partenza abbiamo letto i nomi dei 5 bambini di Hombolo che tutti i giorni porteremo con noi nello zaino. E' stata una bella emozione! E poi abbiamo iniziato a muovere i primi passi forse in maniera anche un po' goffa ma chissenefrega: non siamo mica due modelli!
A presto amici miei. Un abbraccio e buon Cammino.

05 maggio 2017

Ultima notte "prima degli esami"

Carissimi,
non è proprio come ho scritto nel titolo ma poco ci manca. Salutati i colleghi di lavoro, salutati gli amici, fatto lo zaino definitivamente, ci si trova soli in casa con se stessi e con la famiglia in attesa che la sveglia domani mattina suoni alle 6.
Non mi sento solo ma sento più agitazione rispetto alle altre volte, forse perchè questo cammino è totalmente nuovo, più faticoso o forse perchè sono sempre tante le persone e i pensieri che porterò nel mio zaino. Intendiamoci: per me è una gioia farlo ma nello stesso tempo è un bel carico di responsabilità. E io me la sento tutta!
La notte so già come passerà; è un po' come quando eravamo bambini la sera prima di partire per le vacanze: aspettavi con impazienza che la sveglia suonasse o che la mamma, con ancora buio fuori, ti venisse a svegliare: ma in realtà già lo eri. Almeno questi sono i miei ricordi, ricordi che tutt'oggi mi accompagnano pensando al passato ma che si proiettano benissimo in questo presente e in questo futuro fatto di poche ore che mi separano dal suono della sveglia.
L'augurio di buon cammino ripetuto dalle tante persone che ho salutato spero funzioni da carica e da energia per muovere i primi passi domenica mattina ma anche per andare avanti nei 34 giorni successivi. Poi mi affiderò e in silenzio assaporerò tutto quello che la strada mi porrà davanti, intorno e sotto i miei piedi.
Un abbraccio.

01 maggio 2017

Si contano i giorni e aumentano le "paure".

Come sempre: più si avvicina il giorno della partenza e più aumentano i dubbi, le incertezze, le paure. Non sono stati d'animo legati a cosa metto nello zaino, ho preso tutto, ho dimenticato qualcosa o cose del genere; sono sentimenti legati a tutto quello che c'è dentro un Cammino, a tutto quello che ruota intorno ad una esperienza del genere o per lo meno ad una esperienza particolare come noi abbiamo sempre voluto che fosse.
E quindi ti senti addosso la responsabilità di sapere che camminerai per tante persone, per tanti amici, per i nostri bambini di Hombolo. So che la nostra fatica sarà anche per loro ma sopratutto sarà per quelle scatoline che abbiamo distribuito e che ora sono sulle scrivanie di uffici e nell'ingresso di tante case.
La paura è quella dell'imprevisto, del sapere che non siamo a fare un'escursione di un giorno ma un cammino di 35 giorni e, credetemi, sono veramente tanti.
Ma sapete meglio di me che non mi sono mai sentito solo, non perchè saranno con me Loris e Marco ma perchè vi conosco, so che penserete a noi e che ci sosterrete con il pensiero.
E sono altresì convinto che tutte le volte che metterete la monetina quotidiana nella scatolina rossa, il pensiero correrà a noi e quindi saremo ancora di più uniti.
Gli amici di Radio Toscana completeranno il tutto con le loro dirette il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 13.30; anche questo sarà un modo per sentirci vicini.
Vi allego la foto del mio zaino prima del suo "riempimento".
Vi abbraccio. Buon Cammino.