09 maggio 2022

La parte più difficile: scrivere dell'arrivo!

 Carissimi,

è veramente la parte più difficile quella di scrivere dell'arrivo e della fine di un'altra esperienza bellissima e piena di emozioni vissute sulla propria pelle e nel proprio cuore. Vi scrivo dall'aeroporto di Madrid dove aspettiamo il nostro secondo volo in direzione Bologna; Loris e Mirella ci hanno già preceduto in Italia salutandoci stamani alle 6 quando fuori era ancora buio. Sono gli arrivederci che non vorresti mai dare ma per fortuna sono veramente degli arrivederci perchè sappiamo tutti e quattro che ci rivedremo presto.

Siamo quindi arrivati a Santiago nel pomeriggio di sabato, dopo aver fatto la Via Crucis con la barca che ci ha portato da Villanueva fino a Ponteceruses. Da lì abbiamo proseguito a piedi sempre accompagnati dal sole, da una splendida giornata e da un discreto caldo. Un'ora di barca non può essere raccontata nè in dieci righe nè con una sola fotografia; è un'esperienza unica, direi anche particolare per il fatto che in tutti i cammini fatti non c'era mai stata una tappa con una parte del percorso via acqua. Sicuramente rendono di più i video.

Siamo arrivati a Santiago da un'altra zona della città che non avevamo mai percorso; una periferia dove passano soltanto i pellegrini che hanno fatto il Cammino Portoghese come noi. Altri ingressi in città vedono invece la presenza di pellegrini che provengono contemporaneamente dal Cammino Francese, dal Cammino del Nord e da quello Primitivo. Per ultimo la Via della Plata ha un suo ingresso specifico in città. Negli anni li abbiamo fatti tutti e tutte le volte è come se fosse stata la prima.

Il modo di dire: "fatta anche questa", non rientra nel mio lessico. Per me non è una fatica finita ma un altro tassello del cammino della vita che si lega con un unico filo al cammino di Santiago. E' un'altra esperienza da mettere insieme con le precedenti; è una serie di ricordi, immagini, momenti che resteranno racchiusi ma sempre a disposizione, usufruibili nei vari momenti della vita quotidiana.

L'arrivo nella nostra piazza ha messo insieme in pochi minuti i giorni passati a camminare: sulla spiaggia, sulle strade, nei boschi di eucaliptus, nei piccoli o grandi borghi portoghesi e spagnoli. E' stato come una ventata che mi ha fatto rivedere tante immagini come se girassero velocemente intorno a me singolarmente mentre io giravo con gli occhi a 360 gradi la piazza stessa.

Abbracci, lacrime, foto di rito ma anche attimi di silenzio per ringraziare e per portare tutti voi accanto a noi in quel preciso momento. Non ci siamo mai sentiti soli e lo zaino non ha mai pesato sulle nostre spalle: gli amici, le persone care, i bisogni, le preghiere, le speranze, i sogni non hanno un peso. Sono invece cose concrete; hanno un nome, hanno un volto, hanno un abbraccio dato prima di partire, hanno un suono sul cellulare quando arriva un messaggio. Nello zaino non ci sono cose astratte; non ci sono mai state e se avrete la possibilità di fare anche solo una volta un'esperienza così, lo capirete da voi anzi lo vivrete direttamente!

Ci siamo rimessi stamani lo zaino sulle spalle per la partenza. Sembrava più leggero o forse lo conosciamo talmente bene che ormai non consideriamo più il suo peso ma la sua importanza pratica e spirituale. Anche lo zaino entra a far parte di chi lo indossa perchè devi rispettarlo, curarlo, seguirlo. E' un contenitore prezioso che una volta a casa sarà riposto con cura in attesa di una prossima esperienza.

A voi tutti Grazie di averci seguito, di averci scritto, di aver in parte vissuto con le foto e spero anche con le parole lette. Ai miei compagni di viaggio il Grazie più grosso perchè hanno condiviso ogni singolo passo, ogni singola goccia di sudore, ogni dolore al piede, ogni immagine dei posti meravigliosi che abbiamo visto.

Un abbraccio.

Buon cammino.









06 maggio 2022

E tornammo a riveder.....il mare.

 Carissimi,

la giornata faticosissima di ieri si è conclusa con la benedizione del pellegrino inserita nei vespri che abbiamo fatto tutti insieme con le suore del monastero. Momenti magici che vivi sul cammino e che lasciano non solo dei semplici ricordi ma dei brividi a pelle e anche sotto pelle che è impossibile levare.

Inutile dirvi che abbiamo ricordato tutti voi: amici, famiglia, colleghi, tutti coloro che mi hanno chiesto un pensiero speciale, tutti coloro che ci hanno seguito in questi giorni passo dopo passo.

Come il momento di preghiera di ieri sera ha lasciato qualcosa dentro, così anche la giornata di cammino sempre di ieri ha lasciato strascichi nella notte. Il mal di testa ha limitato un necessario quanto giusto riposo e non è bastata una pasticca a metà nottata ma una seconda durante il cammino della mattina.

Ma il tutto è stato reso trascurabile dal percorso splendido che abbiamo fatto nei primi 8 chilometri: a fianco ad un torrente con il solo rumore dell'acqua e delle varie cascatine presenti lungo la corrente. Proprio nella preghiera di ieri sera la madre superiora si è rivolta a noi pellegrini parlandoci del silenzio del cammino da riscoprire e dell'ascolto del cuore, anche questo da riscoprire durante la nostra esperienza.

Tante volte ho sentito parlare del silenzio e del cuore e tante altre volte ho condiviso su questo blog con voi queste sensazioni, emozioni ed esperienze. Le apprezzi per quello che stai facendo ma l'obbiettivo dovrebbe essere quello di riuscire a farlo nel nostro quotidiano, nella nostra giornata. Difficile, mentre qui riesce molto bene e i risultati interiori sono molto più di ricordi indelebili: entrano a far parte della persona stessa.

Come vi ho scritto nel titolo, siamo tornati a rivedere il mare e sarà quello che ci porterà domani lungo l'unica Via Crucis che si svolge lungo le acque che vanno dalla cittadina che ci ospita oggi, Vilanova de Arousa, fino a Ponteceruses a 25 chilometri da Santiago.

Quindi domani faremo questa ulteriore esperienza (non a caso questa parte si chiama Cammino Spiritual) e da quando scenderemo dalla barca mancheranno soltanto quei 25 chilometri per arrivare in quella che ormai definiamo da tempo la nostra piazza. Stasera, come tutte le volte, vivremo l'ultima notte sul cammino e rivedremo mentalmente tutti quei momenti che hanno caratterizzato questi giorni passati insieme: noi fisicamente e con tutti voi spiritualmente e tramite i social. Poi cercherò di addormentarmi ma non è mai stato facile come non sarà facile da domani camminare senza zaino!

Un abbraccio.

Buon cammino.







05 maggio 2022

Una mancata segnalazione e tanta forza di volontàà.

 Carissimi,

trovo le quasi ultime forze per concentrarmi e scrivervi perchè oggi è stata una di quelle giornate che almeno una volta capitano in ciascun cammino. Riveste poca importanza quello che abbiamo fatto ieri perchè comunque la tappa è stata normale e l'arrivo a Pontevedra, grande città, non ha provocato grandi squilibri. A cena ci siamo fatti due risate perchè non sapevamo della semifinale di coppa campioni e quindi abbiamo fatto di tutto per rimanere il più a lungo possibile al tavolo dove avevamo cenato. Alla fine del primo tempo poi siamo andati a letto.

Stamani avevamo fissato di essere in strada alle 7.30 e così è stato. Avevamo una tappa di 22 chilometri ma con dei grossi dislivelli. Abbiamo preso un buon ritmo fino a quando un controllo delle mie tracce gps sul cellulare non ha scatenato il panico: eravamo sul Cammino Centrale e non sul Cammino Spirituale; e sopratutto eravamo fuori rotta di 5 chilometri! Ho capito che avevamo "bucato" il bivio tra i due cammini ma sinceramente non ricordavamo di aver visto segnalazioni in tal senso.

Mi sono sentito morire perchè comunque la responsabilità delle tracce è mia ma, con i validi compagni che mi ritrovo, ci abbiamo messo poco a invertire il senso di marcia e ripercorrere questi 5 chilometri indietro. E' stato buffo perchè mentre noi scendavamo, tanti altri pellegrini salivano. Non mi era mai capitato di andare controcorrente ma soprattutto non mi era mai capitata una situazione del genere.

Camminavamo, camminavamo veloci ma la rabbia era tanta ed è aumentata quando arrivando al bivio abbiamo visto che non c'era alcuna segnalazione: o avevi in quel momento e in quel preciso posto la guida o le tracce in mano o non lo avresti mai nè visto nè capito che quello era il bivio fondamentale per arrivare a Santiago o per non arrivarci!

Da quel punto avevamo ancora 18 chilometri da fare quasi tutti in salita e ne avevamo fatti già 12 tra giusti e sbagliati. Il totale della giornata quindi è salito a 30 chilometri. Il sole ed il caldo hanno fatto la loro parte oltre alla salita che sapevamo sarebbe arrivata. Dura, dura e soprattutto continua senza alcuna possibilità di recupero.

Da qui la forza di volontà; da qui la ricerca delle risorse più interiori, mentali e spirituali, che devi andare a cercare nel profondo e che devi trasformare in energia. Su questo aspetto mi ha aiutato il cammino stesso fatto negli anni perchè di situazioni difficili ne abbiamo incontrate tante e tutte quante sono sempre state superate. Non sono un supereroe, ho soltanto attinto alle migliori risorse che avevo come i ricordi di esperienze fatte con i ragazzi del calcio, come appunto i precedenti cammini, come pensare agli amici più in difficoltà di me in questo momento. Il pensiero alle battaglie vinte, agli ostacoli superati, ai problemi risolti con.....la forza di volontà!

E poi i miei compagni di avventura: vedere la loro stanchezza ma anche i loro passi, uno dietro all'altro, di seguito ai miei, mi ha dato una ulteriore forza. L'unica mia paura era per il mio cuore sotto il sole e sotto la fatica; ma è rimasto un mio pensiero.

Adesso siamo in un posto magico: il Monastero di Armenteira dove alle 19 faremo la benedizione del pellegrino insieme alle Suore di clausura che lo gestiscono. E' un ambiente magico, come tutti i monasteri dove nei vari cammini ci siamo sempre fermati. Domani vi racconterò.....sicuramente con un pochino più di forze e fiato.


Un abbraccio.

Buon cammino.







03 maggio 2022

Torna la serenità.

 Carissimi,

la mamma ha trascorso la notte con tranquillità e tutti i parametri sono ok. Monica ha potuto vederla nel primo pomeriggio ed insieme abbiamo fatto una video chiamata. Abbiamo quindi camminato con maggiore serenità; ringrazio tutti coloro che hanno avuto un pensiero per tutta questa situazione.

Noi quindi continuiamo a camminare e non c'è voluto molto per uscire dalla frenesia della città di Vigo: quattro chilometri ed eravamo già fuori, in zona periferica e tranquilla. La tappa poi prevedeva un bel tratto in zona boschiva a mezza costa tra il mare e la collina, senza grossi dislivelli.

Per la prima volta ho indossato il cappellino perchè nonostante il sole e la bella giornata, il vento è sempre stato presente e quindi è stato un modo per preservare la testa da una temperatura più bassa rispetto a quando il vento non c'è.

Bel panorama del mare che entra nella baia di Vigo; piano piano ce ne distacchiamo. Già domani ci allontaneremo ulteriormente per rivederlo poi nella giornata di venerdì sera e sabato mattina. Sto realizzando piano piano che mi sto avvicinando a Santiago, non solo perchè il mare non c'è più ma perchè il panorama è sempre più galiziano. Già la presenza degli eucaliptus ci fà capire che il territorio è cambiato.

Sono stati giorni certamente particolari che ti fanno capire che non tutto va sempre come vorresti e soprattutto sempre in positivo. Devi comunque andare a cercartelo questo positivo sia dentro te stesso che al di fuori. Devo dire che la presenza attiva e l'azione concreta degli amici a Firenze e l'arrivo di mia sorella sono stati quegli elementi esterni positivi; i tanti messaggi ricevuti hanno dato stimoli; i miei compagni di viaggio hanno fatto il resto. Io di mio ho messo pochissimo. Ecco la forza della condivisione diretta ma anche di quella a distanza. Grazie a tutti.

Un abbraccio.

Buon cammino.





02 maggio 2022

Un pensiero in più nello zaino.

 Carissimi,

nel momento in cui vi sto scrivendo stanno operando la mamma al CTO di Firenze perchè Domenica è scivolata dalla poltrona e si è rotta la testa del femore. Questa è la notizia più brutta ed ecco perchè ho e abbiamo un pensiero in più nello zaino.

Andando per ordine in questi due ultimi giorni abbiamo avuto tempo coperto ma forse alla fine dei conti è stato in buona parte una cosa positiva perchè penso che il sole ci avrebbe steso. La parte negativa è che sicuramente il paesaggio ne ha risentito ma dobbiamo sempre prendere così come è tutto quello che ci viene dato.

Siamo ripartiti Domenica da Puerto de Mougas, due case e un ostello a due passi dal mare dove eravamo soltanto noi quattro più altri quattro pellegrini. La "cena" ce la siamo presa dal frigorifero e riscaldata nel forno a microonde; c'era poco da scegliere e quindi pasta e tonno è stata preparata e servita in due minuti.

Per una parte della giornata abbiamo percorso un tratto interno, in salita, necessario per aggirare un promontorio. In un attimo ci siamo trovati in un ambiente completamente diverso dove il mare e il suo stesso rumore erano spariti. Poi, scesi in una tipica cittadina di mare ci siamo fatti una bella camminata sulla passeggiata e sulla spiaggia prima di arrivare alla nostra destinazione.

Il tempo di fare una videochiamata con degli amici che subito dopo è arrivata la telefonata di Alberto: stavano aspettando l'ambulanza perchè la mamma era cascata. Come si suol dire, in un attimo tutto quanto è svanito, dal paesaggio alle risate fatte fino a quel momento, a quello che poteva essere o non essere il proseguo dell'esperienza. Poi i contatti stretti con Riccardo, con lo stesso Alberto e Fiorella e con Mariella che sta con la mamma, hanno delineato meglio la situazione e quello che sarebbe potuto essere il decorso di quanto accaduto. I contatti poi con mia sorella e con i medici del pronto soccorso hanno ulteriormente non solo riempito e completato la giornata ma hanno definito i dettagli.

Ad ora, in tempo reale, mamma è in sala operatoria, mia sorella Monica è già arrivata dal Belgio e noi da qui possiamo fare ben poco. Certo pensarla già in sala operatoria non avremmo fatto in tempo a vederla neppure se avessimo avuto la possibilità di tornare velocemente con qualche mezzo.

Ci vorranno almeno due settimane di degenza con riabilitazione compresa. Noi proseguiamo il nostro cammino, sapendo che avremo costantemente notizie da Monica penso già da stasera.

Oggi siamo arrivati a Vigo, grande città e per questo non molto amata da noi pellegrini abituati come siamo ai piccoli borghi, alle due case, un ostello e un bar, oppure certe volte ad ancora meno. Il traffico, la confusione, l'orientamento stesso. Faremo di necessità virtù sapendo che domani mattina presto salutiamo e ci rincamminiamo verso Santiago.

Un abbraccio.

Buon cammino. 







30 aprile 2022

Tanti auguri Gabriele.

 Carissimi,

Gabriele è il bambino di Lorenzo e Federica che oggi è stato battezzato e il cammino di oggi è stato dedicato a lui e a tutta la famiglia. Quando mi ha telefonato il nonno Andrea per comunicarmi la data gli ho detto che saremmo stati sul cammino di Santiago ma che avremmo pensato a Gabriele come se fossimo stati lì con lui e con i suoi genitori.

La speranza che prende corpo, il futuro che porterà avanti il nostro mondo sperando che i bambini come Gabriele sappiano renderlo migliore di come lo stiamo lasciano noi "adulti". Gabriele sarà quella forza che muoverà le montagne; quella forza che stamani, mentre camminavo, speravo che riuscisse a far alzare quella foschia, quella nebbia che ci ha impedito per buona parte della giornata di vedere il mare ma di continuare comunque a sentirne il suo rumore e la sua forza quando incontra gli scogli.

Sul finire della giornata gli spiragli di cielo e quindi di mare ci sono stati e quindi la forza del sole e del vento hanno vinto sulla nebbia. Sarà così anche per la vita di Gabriele; i nostri auguri per lui sono i più grandi che si possa fare.

Scrivo con un po' di mal di stomaco, sicuramente provocato dalla fatica di questi ultimi giorni con tappe lunghe ma in compenso bellissime. Stamani abbiamo attraversato con la barca il fiume Minho che definisce il confine tra Portogallo e Spagna. Siamo entrati quindi ufficialmente in Spagna e gli orologi sono stati risincronizzati sullo stesso orario dell'Italia.

Si sente quindi parlare spagnolo e abbiamo approfittato in una sosta per rifocillarsi con la tortilla: frittata di uova e patate. Questa terra continuerà ad accoglierci fino alla piazza di Santiago ma ancora di strada ne dobbiamo fare parecchia! Inizieranno le colline, i saliscendi fino a quando lasceremo il mare per addentrarci nell'interno della Galizia.

Il mio amico sta bene; continua la cura e le terapie e non gli manca il calore delle persone che lo circondano. E' consapevole che sarà lunga ma ogni cammino inizia con il primo passo e lui questo lo ha già fatto. Se in tutto questo dovrà appoggiarsi a qualcuno, troverà sicuramente tanti e validi sostegni. Forza!

Un abbraccio.

Buon cammino.





29 aprile 2022

Perdersi nell'infinito.

Carissimi,
i ritmi della nostra giornata sono pressocchè sempre gli stessi: oltre a camminare e a pensare ci sono le attività di sistemazione zaino, doccia, lavaggio biancheria varia e........scrittura di queste poche righe.

Il sole continua a camminare con noi e la sua presenza rende il panorama ancora più bello ad ogni passo che facciamo. Aumentano le sensazioni perchè i colori sono portati ai massimi livelli e perchè la nostra mente spinge a vivere in pienezza ogni dettaglio del nostro camminare.

Andando per ordine oggi abbiamo attraversato una bellissima zona con fiori inseriti all'interno di rocce piccole o grandi e tutte quante stondate dal lavoro del vento e in molti casi dell'acqua. E' un lavoro continuo, costante, inarrestabile ma i risultati sono evidenti e a nostra disposizione perchè siano assaporati il più possibile.

Poi il passaggio sulla spiaggia ha dato un ulteriore spunto di riflessione interiore e aumentato le sensazioni. Ad un certo punto ho avuto l'impressione di essere come nel deserto: senza punti di riferimento, con il mare e sabbia alla mia sinistra e poi ancora sabbia davanti, dietro e alla mia destra. Tutto questo aumenta la geometria dello spazio e non ti fà nè capire nè vedere se sei veramente in uno spazio definito o in uno senza alcun confine.

La nostra "battaglia" è cercare la sabbia più stabile per non affondare con il peso del nostro zaino e cercare quindi di mantenere una stabilità. L'altro obbiettivo è mantenere una direzione la più diritta possibile ma questo risulta essere ancora più difficile da realizzare. Il vento poi fà il suo: o ti sposta a destra o ti sposta a sinistra!

Con il sole aumenta il caldo ma proprio il vento ha una funzione rigenerante anche se abbiamo già acquisita, senza rendercene conto, una bella abbronzatura da muratore, cioè a zone! E' sempre successo ma la regola è di non scoprirsi su quelle parti del corpo che saranno poi a contatto con lo zaino (spalle) o con le scarpe (caviglie).

Tappa lunga anche oggi: 27 chilometri. Il fiato, come si suol dire, lo abbiamo rotto ma tutti i giorni ha comunque la sua fatica, i suoi dolori, anche i suoi momenti negativi che incidono molto sull'andamento. Ricordo in cammini passati di averne avuti e di ricordarmi benissimo cosa ho provato e soprattutto come è stato difficile continuare a camminare.

Il Cammino di Santiago è come il Cammino della Vita: non ha mai fine. Ce lo ha ricordato stamani alle 7.30 appena partiti un signore incontrato al mercato. Ci ha fatto una foto e l'ha postata sulla sua pagine facebook: "Camino never end". Ha ragione e a parte la foto che è venuta benissimo, la frase è stata oggetto di riflessione perchè da Santiago poi si torna e si torna alle nostre attività, ai nostri compiti, anche alla nostra frenesia mentre dovremo cercare di mantenere il più possibile le cose imparate durante queste esperienze.

Un abbraccio.
Buon cammino.
 




28 aprile 2022

Orme lasciate sulla sabbia.........

 ..... ma anche nel cuore!

Carissimi,

inizio con una sensazione ancora prima di darvi il mio saluto. E' una sensazione prodotta veramente dalle orme che lasciamo sulla sabbia perchè in questi due giorni, ma soprattutto oggi, camminare sulla spiaggia è stata non la naturale situazione trattandosi di un cammino lungo costa ma bensì anche una precisa scelta di provare qualcosa di particolare.

Andando per ordine, ieri è stata una giornata dove ringrazi di avere avuto la possibilità di fare negli anni queste esperienze e tramite loro di aver conosciuto gente meravigliosa. Lo è stato nel lontano 2015 quando sulla conclusione della Via della Plata sempre con Loris, Mirella e Paola, abbiamo conosciuto Sergio, un ciclista portoghese con il quale sono poi rimasto sempre in contatto tramite facebook. Non avevo mai saputo dove abitasse e contattandolo prima della nostra partenza ho felicemente scoperto che stava a Esposende, il nostro fine tappa di ieri.

E così la giornata è finita nella maniera migliore che potevamo pensare: a cena ospiti a casa di Sergio della sua compagna Patrizia e del loro bimbo di due anni Bernardo. Rivedersi dopo così tanti anni, ritornare indietro con i ricordi, abbracciarsi come facemmo in quel bar a "pochi" chilometri da Santiago. Lui, in bicicletta, ci sarebbe arrivato in giornata; noi il giorno seguente!

E' stato emozionante, bello e, da un punto di vista culinario, anche buono perchè il baccalau con patate cucinato proprio da Sergio era una meraviglia. Vi tralascio le bottiglie di vino bianco svuotate e il nostro rientro all'hostel.....!!!

Oggi invece ci ha accolto una splendida giornata di sole. Siamo partiti felici e con energia dopo il pieno di felicità fatto ieri sera. Il vino non ha portato strascichi. Tappa lunga: 27 chilometri (come lo sarà anche quella di domani, venerdì).

Non ci sono frecce; non le abbiamo trovate per tutto il percorso e ci siamo quindi affidati sulle tracce gps salvate sul mio cellulare. Questo ci ha permesso di non perderci e di camminare in solitaria perchè gli altri pellegrini hanno fatto scelte di tracciato diverse. Questo ci ha portato a camminare sulle dune, sui ciottoli arrotondati dalla forza dell'acqua, a respirare a pieni polmoni la brezza marina, a "perdere"la nostra vista all'orizzonte, ad allargare gli occhi alla vista dei tanti fiori che contraddistinguono la vegetazione di questi luoghi.

Poi un po' di stradine interne e alla fine il passaggio sulla spiaggia dove il vento ha fatto sentire tutta la sua forza. Ma era una parte di quel BELLO che insieme alle onde che si rompevano sulla sabbia, al loro rumore e alle orme lasciate da ciascuno di noi, ha finito di completare una giornata che era già iniziata bene.

Poi ti arriva la splendida notizia che il mio amico per cui sto camminando (e lui con me) verrà dimesso oggi e continuerà a seguire le cure da casa sua circondato dai suoi affetti. Sarà lunga,mi sono detto, come la spiaggia che stavo percorrendo ma alla fine anche questa spiaggia ci ha comunque fatti arrivare alla mèta. Sarà così anche per lui, ne sono convinto.

E come quelle orme sulla sabbia sono rimaste non solo lì ma anche nel mio cuore, così questo messaggio ha dato slancio, stimolo, fiducia, speranza e tanta felicità. Il vento poteva a quel punto soffiare ancora più forte: non mi avrebbe fatto indietreggiare! E' quello che mi sento di dire al mio amico: non si indietreggia! Si va avanti! Si continua a camminare.....insieme!

Un abbraccio.

Buon cammino.   







26 aprile 2022

Orizzonti infiniti.

 Carissimi,

è arrivata anche la pioggia ma per fortuna soltanto per tutta la mattinata e non in maniera continuativa. Poi il sole ci ha regalato un bel pomeriggio.

Le previsioni del tempo ci hanno visto giusto; già stanotte sentivamo la pioggia battere sul tetto del bungalow del campeggio che ci ha ospitato e quindi tutto questo non faceva prevedere un cambiamento in meglio al nostro risveglio mattutino.

Non ci si perde d'animo, come sempre, e indossata la necessaria attrezzatura composta da giacca, sovrapantaloni e cappellino, ci siamo incamminati verso la nostra mèta camminando sulle ormai consuete passerelle di legno.

E' veramente un bel camminare ma soprattutto un bel vedere perchè siamo a due passi dall'oceano che oggi, con il moto ondoso notevole, si è fatto sentire. In tutto questo l'odore del salmastro la fà da padrone ma è bellissimo respirare a pieni polmoni. Non è tirato vento, per nostra fortuna, perchè con la pioggia è veramente l'unica cosa di cui faremmo sempre volentieri a meno. Ma prima o poi arriverà anche questo!

Ogni tanto qualche foto; ogni tanto qualche risata che rallegra il camminare; ogni tanto qualche ricordo di altri cammini; ogni spesso si pensa agli altri, leggendo anche i loro messaggi che arrivano sul telefonino. In tutto questo, che rappresenta lo spirito che ci anima, dobbiamo anche guardare un occhio a dove mettiamo i piedi perchè ogni tanto su queste passerelle manca un asse e non sarebbe proprio il caso di metterci il piede rimanendoci incastrati dentro!

Seguiamo con lo sguardo la costa che abbiamo davanti e cerchiamo di capire le distanze che ci separano dai centri abitati o da strutture di riferimento. E' più un gioco che una necessità tecnica; e poi alla fine ci meravigliamo quando voltandoci indietro ci rendiamo conto di aver superato tanti luoghi e di aver quindi camminato non poco.

Il nostro riferimento principale rimane comunque l'orologio e le distanze che sappiamo di dover coprire per andare da un posto all'altro. Di solito la media è di 4 chilometri ogni ora ma stiamo andando più piano; ma di questo non siamo minimamente preoccupati perchè di correre non ne abbiamo proprio voglia.

Un abbraccio.

Buon cammino.





25 aprile 2022

Turisti per un giorno...pellegrini per sempre.

 Carissimi,

vi devo due giorni di racconto anche se ad onor di cronaca il primo vero giorno di cammino è stato oggi. Il titolo già vi spiega che per un giorno siamo stati turisti e per l'esattezza abbiamo visitato la città di Porto, punto di partenza del nostro cammino portoghese.

Gran bella città e devo dire piena di turisti; e questo fà ben sperare per la ripresa di una certa normalità. Con Paola c'eravamo stati tanti e tanti anni addietro e quindi ora è stato come se fosse la prima volta perchè è difficile ricordarsi i luoghi se non quelli più famosi come il ponte S. Luis e la Rebeira lungo il corso del fiume Douro.

La testa era comunque alla partenza di stamani e quindi, fatti gli ultimi aggiustamenti ieri sera, alle 8.10 siamo partiti: tappa di 24 chilometri con un cielo sereno e un sole che piano piano ha iniziato a riscaldarci. Il vento praticamente assente visto che su questo cammino la farà sicuramente da padrone e quindi siamo stati ancora meglio. Spiagge continue come continue sono le passerelle di legno sulle quali camminiamo su e giù seguendo l'andamento delle dune.

Saranno le predominanti di questo cammino: spiagge e passerelle; per lo meno fino a quando non entreremo in Galizia. Lì avremo a che fare con le conosciutissime "dolci colline".

I primi giorni servono per aggiustare il tiro: la regolazione dello zaino, i lacci delle scarpe, l'andatura lenta tipica del pellegrino; e poi la testa che inizia a spaziare pensando agli amici, alla famiglia, a tutti coloro che hai lasciato temporaneamente a casa ma che spiritualmente sono con noi nello zaino.

E io ho iniziato a camminare pensando al mio amico che avrà letto ieri una lettera che gli ho lasciato. Spero che il suo cammino prosegua bene e che entrambi ci si possa aiutare a vicenda con il pensiero e con quella amicizia che ci lega da anni e anni. Passerà anche questa ci siamo detti con la donna che divide con lui la sua vita; passerà anche questa e rimarrà soltanto un brutto ricordo.

Pensavamo che oggi fosse un giorno di lavoro in Portogallo e invece anche loro festeggiano il 25 aprile, la loro Liberazione. Quindi tanta gente per strada e sulle spiagge. Da domani sicuramente inizieremo a vedere la vita di tutti i giorni. Ogni tanto qualcuno ci augura buon cammino ed è veramente un dolce suono per le nostre orecchie e uno stimolo in più per non farci prendere dalla stanchezza ma anzi per farci mantenere quello spirito che ci ha sempre contraddistinto.

E' bello poi pensare che da due anni non tornavamo sul cammino di Santiago con Paola, Loris e Mirella. Abbiamo superato il periodo brutto del covid ed è bello ritrovarsi insieme ora a ripercorrere i cammini già andati ma pur sempre nei nostri cuori.

11 anni fà ci siamo conosciuti camminando sul Francese e poi di seguito non ci siamo più mollati. E' la conferma che il cammino di Santiago è il cammino della vita e in questo cammino incontri gente meravigliosa e altre ancora le porti con te nello zaino.

Ritiriamo il bucato, ci mettiamo la felpa e verso le 20 andiamo a mangiare visto che oggi abbiamo saltato.....ma non per scelta nostra! Poi vi dirò.


Un abbraccio.

Buon cammino.






22 aprile 2022

Camminare...sempre...per qualcuno.

 Carissimi,

lo zaino è lì, nello studio, pronto per essere indossato e pronto soprattutto ad essere "riempito" da tante persone, sogni, richieste e quant'altro. Non vi nego, come sempre, di essere emozionato e nello stesso tempo timoroso delle mie possibilità fisiche e non solo. Sarà anche quasi tutto sulle spiagge ma è pur sempre un camminare tutti i giorni con tutti i tuoi "tesori" sulle spalle.

Anche questa volta il mio cammino è dedicato a qualcuno e penso che sarà sempre particolare viverlo con questo obbiettivo che non è una mèta ma è, come sempre, una persona.

E questa persona, questo grande amico, non ha bisogno di essere chiamato per nome proprio perchè se è amico mio è anche amico vostro e il fatto di scrivere un nome o di conoscerlo è del tutto ininfluente ai fini spirituali del camminare per e con lui.

Sta attraversando un momento difficile, di salute e poterlo portare simbolicamente con me è di stimolo reciproco perchè le difficoltà che potrò trovare io sulla strada non sono nulla rispetto alle sue e perchè reciprocamente sappiamo che l'uno sta aiutando l'altro. Avrò tanto tempo per pensare a lui e avrò quel necessario silenzio intorno per affidare le sue fatiche, le sue paure ad ogni singolo passo che farò in terra portoghese e poi in terra spagnola.

Chiedo anche a voi di pensare a noi, di fermarvi un attimo nell'arco della giornata; sono sicuro che ne beneficeremo tutti.

Partiamo domani mattina e lunedì inizieremo la nostra prima tappa. Loris e Mirella sono già arrivati qua a Firenze e vedere i quattro zaini allineati fà un certo effetto.

Vi abbraccio forte e auguro un buon cammino anche a voi.

Nicola.

18 aprile 2022

Dopo due anni................

 Carissimi,

è vero: sono passati due anni da quando avevo pianificato di fare il Cammino Portoghese. Poi il covid ha bloccato tutto e ogni appunto, piantina, orario dell'aereo, nome dell'ostello sono rimasti chiusi e fermi in un fascicolo nel mio studio.

Poi l'ho ripreso in mano senza bisogno comunque di levare la polvere da sopra il fascicolo perchè non c'era; ho cambiato le date, coinvolto gli amici e non l'ho più levato dalla mia scrivania. Ogni giorno un'occhiata, ogni giorno un approfondimento e finalmente il 23 aprile partiamo!

E' una rinascita ma considerata dal punto di vista che questo cammino voleva essere fatto due anni fà, non certamente dal lato del camminare perchè per quello non mi sono quasi mai fermato. Abbiamo finito con Donata il Cammino del Nord e fatto con gli amici la Via di Francesco. Quindi fermo non lo sono mai stato.

Due settimane lungo ma direi sopra le spiagge del Portogallo almeno fino a quando non entreremo in Galizia dove le colline prenderanno il posto della costa e del mare. Con Paola, Loris e Mirella ai quali si dovevano aggiungere anche Paolo e Lella che aimè hanno dovuto rimandare.

Non vi aggiungo altro. Sarà mia premura riscrivervi per darvi un po' di dettagli prima della partenza e sopratutto per darvi le mie motivazioni legate a questo cammino.

Un abbraccio.