05 maggio 2022

Una mancata segnalazione e tanta forza di volontàà.

 Carissimi,

trovo le quasi ultime forze per concentrarmi e scrivervi perchè oggi è stata una di quelle giornate che almeno una volta capitano in ciascun cammino. Riveste poca importanza quello che abbiamo fatto ieri perchè comunque la tappa è stata normale e l'arrivo a Pontevedra, grande città, non ha provocato grandi squilibri. A cena ci siamo fatti due risate perchè non sapevamo della semifinale di coppa campioni e quindi abbiamo fatto di tutto per rimanere il più a lungo possibile al tavolo dove avevamo cenato. Alla fine del primo tempo poi siamo andati a letto.

Stamani avevamo fissato di essere in strada alle 7.30 e così è stato. Avevamo una tappa di 22 chilometri ma con dei grossi dislivelli. Abbiamo preso un buon ritmo fino a quando un controllo delle mie tracce gps sul cellulare non ha scatenato il panico: eravamo sul Cammino Centrale e non sul Cammino Spirituale; e sopratutto eravamo fuori rotta di 5 chilometri! Ho capito che avevamo "bucato" il bivio tra i due cammini ma sinceramente non ricordavamo di aver visto segnalazioni in tal senso.

Mi sono sentito morire perchè comunque la responsabilità delle tracce è mia ma, con i validi compagni che mi ritrovo, ci abbiamo messo poco a invertire il senso di marcia e ripercorrere questi 5 chilometri indietro. E' stato buffo perchè mentre noi scendavamo, tanti altri pellegrini salivano. Non mi era mai capitato di andare controcorrente ma soprattutto non mi era mai capitata una situazione del genere.

Camminavamo, camminavamo veloci ma la rabbia era tanta ed è aumentata quando arrivando al bivio abbiamo visto che non c'era alcuna segnalazione: o avevi in quel momento e in quel preciso posto la guida o le tracce in mano o non lo avresti mai nè visto nè capito che quello era il bivio fondamentale per arrivare a Santiago o per non arrivarci!

Da quel punto avevamo ancora 18 chilometri da fare quasi tutti in salita e ne avevamo fatti già 12 tra giusti e sbagliati. Il totale della giornata quindi è salito a 30 chilometri. Il sole ed il caldo hanno fatto la loro parte oltre alla salita che sapevamo sarebbe arrivata. Dura, dura e soprattutto continua senza alcuna possibilità di recupero.

Da qui la forza di volontà; da qui la ricerca delle risorse più interiori, mentali e spirituali, che devi andare a cercare nel profondo e che devi trasformare in energia. Su questo aspetto mi ha aiutato il cammino stesso fatto negli anni perchè di situazioni difficili ne abbiamo incontrate tante e tutte quante sono sempre state superate. Non sono un supereroe, ho soltanto attinto alle migliori risorse che avevo come i ricordi di esperienze fatte con i ragazzi del calcio, come appunto i precedenti cammini, come pensare agli amici più in difficoltà di me in questo momento. Il pensiero alle battaglie vinte, agli ostacoli superati, ai problemi risolti con.....la forza di volontà!

E poi i miei compagni di avventura: vedere la loro stanchezza ma anche i loro passi, uno dietro all'altro, di seguito ai miei, mi ha dato una ulteriore forza. L'unica mia paura era per il mio cuore sotto il sole e sotto la fatica; ma è rimasto un mio pensiero.

Adesso siamo in un posto magico: il Monastero di Armenteira dove alle 19 faremo la benedizione del pellegrino insieme alle Suore di clausura che lo gestiscono. E' un ambiente magico, come tutti i monasteri dove nei vari cammini ci siamo sempre fermati. Domani vi racconterò.....sicuramente con un pochino più di forze e fiato.


Un abbraccio.

Buon cammino.







1 commento:

  1. Nicola per fortuna quando lo fatto io mi sono costruito un tracciato che da Pontevedra raggiungeva il cammino spirituale evitando un lungo giro. Meno male perché con il mio piede paralizzato non avrei potuto fare tanti km in più! Buon cammino con un abbraccio

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