27 agosto 2021

Sulle orme di San Francesco

Si torna a camminare…..e questa volta in Italia! Mi manca comunque la Spagna e i suoi cammini ma di questi tempi, soprattutto in gruppo, non è proprio facile andarci.

E allora, con Paola, partiremo in sei per la Via di Francesco dal Santuario di La Verna fino ad Assisi. Sarà un modo per far fare la prima esperienza a Paolo e Graziella e per festeggiare i dieci anni di amicizia e cammini con Loris e Mirella. Non vi nascondo che temo questo cammino per la fatica e la carenza di acqua lungo le tappe, ma siamo in gruppo e questo aiuta a superare qualsiasi ostacolo.

Non è stato proprio facile organizzarlo: strutture ricettive non aperte, strutture che non sapevano se aprivano, prezzi non proprio da pellegrini, situazione covid da valutare all’ultimo momento, ecc. ecc. Sulla carta comunque tutto torna e una volta partiti ci organizzeremo strada facendo in caso di problematiche e/o necessità improvvise.

200 chilometri in parte in Toscana e nella maggior parte in Umbria. Saliscendi, boschi, strade bianche e sicuramente anche asfaltate; i luoghi attraversati da San Francesco. Questo è quello che ci aspetta; poi non ci faremo mancare il fiatone, le gambe dure, le risate, le birre in compagnia e momenti di silenzio e riflessione.

Anche in questa nuova esperienza porterò cose e persone nello zaino e ne porterò una in particolare alla quale sarà dedicata la mia fatica e i miei pensieri: Alessandro. O se volete “Fidel” come lo chiamavamo noi da studenti delle superiori per il suo perenne sigaro in bocca. Il nostro Professore di chimica. Il mio amico speciale anche quaranta anni dopo l’esame di maturità!

Si, perché per così tanto tempo è durata la nostra amicizia, quella fisica fatta di incontri, di parole, di riflessioni, di scambio di vedute e di ricordi mai né sopiti né annebbiati. Adesso la stessa amicizia continua a livello spirituale ma penso che Alessandro lo sentirò molto ma molto “fisicamente” vicino in tutto questo nuovo cammino.

Perché questo cammino per Alessandro: perché più che un cammino è un pellegrinaggio, un pellegrinaggio della fede e di tutto questo abbiamo sempre parlato tra me e lui. Ci siamo sempre confrontati sulla religione, sulla fede, sul volontariato. Non la pensavamo diametralmente opposti ma condividevamo, rispettandola, un’idea diversa su alcune cose. E questa libertà di poterci dire i pensieri con il cuore in mano, senza freni né limitazioni, ci ha sempre contraddistinto e unito sempre di più.

Mi ricordo quando è andato in Tanzania dopo che io c’ero già stato svariate volte. Mi descriveva la scena della cucina nuova di un ospedale fatta appositamente per dare la possibilità alle mamme di cucinare per i loro bambini ricoverati e di queste donne che preferivano mettere tre sassi per terra, accendere un fuoco e posarci una pentola sopra! Non la capiva questa cosa; era più forte di lui ma spiegandogli come vive il fuoco il popolo tanzaniano, aveva capito e in buona parte accettato la scelta fatta da queste donne. Il suo è sempre stato anche un modo di approcciarsi alle cose da un punto di vista “tecnico” da Ingegnere e quindi lo capivo e lo capisco tutt’ora. Quando invece si calava nella “spiritualità” delle cose, le capiva di più ma non per arrivare a darmi ragione ma solo per condividerle meglio guardandole da un’altra angolazione. Il nostro obbiettivo non era darsi ragione a vicenda o convincere l’altro con la propria idea; era invece un vero e proprio confronto per una crescita migliore del proprio animo.

Questo era Alessandro per me; era anche il Professore che ti interrogava quattro volte di seguito ma non per farti arrivare a prendere il 6 in una materia che non mi è mai piaciuta ma per farti capire che se volevo avevo le capacità per arrivarci da solo a formule e schemi vari. Mi prendeva per mano e ti apriva testa e cuore per farti comprendere prima te stesso e poi la materia che insegnava. Grande uomo e grande maestro di vita.

Per lui camminerò ma anche per tutti coloro, come sempre, che vorranno stare nel mio zaino.

Un abbraccio
Buon Cammino
Nicola