30 aprile 2022

Tanti auguri Gabriele.

 Carissimi,

Gabriele è il bambino di Lorenzo e Federica che oggi è stato battezzato e il cammino di oggi è stato dedicato a lui e a tutta la famiglia. Quando mi ha telefonato il nonno Andrea per comunicarmi la data gli ho detto che saremmo stati sul cammino di Santiago ma che avremmo pensato a Gabriele come se fossimo stati lì con lui e con i suoi genitori.

La speranza che prende corpo, il futuro che porterà avanti il nostro mondo sperando che i bambini come Gabriele sappiano renderlo migliore di come lo stiamo lasciano noi "adulti". Gabriele sarà quella forza che muoverà le montagne; quella forza che stamani, mentre camminavo, speravo che riuscisse a far alzare quella foschia, quella nebbia che ci ha impedito per buona parte della giornata di vedere il mare ma di continuare comunque a sentirne il suo rumore e la sua forza quando incontra gli scogli.

Sul finire della giornata gli spiragli di cielo e quindi di mare ci sono stati e quindi la forza del sole e del vento hanno vinto sulla nebbia. Sarà così anche per la vita di Gabriele; i nostri auguri per lui sono i più grandi che si possa fare.

Scrivo con un po' di mal di stomaco, sicuramente provocato dalla fatica di questi ultimi giorni con tappe lunghe ma in compenso bellissime. Stamani abbiamo attraversato con la barca il fiume Minho che definisce il confine tra Portogallo e Spagna. Siamo entrati quindi ufficialmente in Spagna e gli orologi sono stati risincronizzati sullo stesso orario dell'Italia.

Si sente quindi parlare spagnolo e abbiamo approfittato in una sosta per rifocillarsi con la tortilla: frittata di uova e patate. Questa terra continuerà ad accoglierci fino alla piazza di Santiago ma ancora di strada ne dobbiamo fare parecchia! Inizieranno le colline, i saliscendi fino a quando lasceremo il mare per addentrarci nell'interno della Galizia.

Il mio amico sta bene; continua la cura e le terapie e non gli manca il calore delle persone che lo circondano. E' consapevole che sarà lunga ma ogni cammino inizia con il primo passo e lui questo lo ha già fatto. Se in tutto questo dovrà appoggiarsi a qualcuno, troverà sicuramente tanti e validi sostegni. Forza!

Un abbraccio.

Buon cammino.





29 aprile 2022

Perdersi nell'infinito.

Carissimi,
i ritmi della nostra giornata sono pressocchè sempre gli stessi: oltre a camminare e a pensare ci sono le attività di sistemazione zaino, doccia, lavaggio biancheria varia e........scrittura di queste poche righe.

Il sole continua a camminare con noi e la sua presenza rende il panorama ancora più bello ad ogni passo che facciamo. Aumentano le sensazioni perchè i colori sono portati ai massimi livelli e perchè la nostra mente spinge a vivere in pienezza ogni dettaglio del nostro camminare.

Andando per ordine oggi abbiamo attraversato una bellissima zona con fiori inseriti all'interno di rocce piccole o grandi e tutte quante stondate dal lavoro del vento e in molti casi dell'acqua. E' un lavoro continuo, costante, inarrestabile ma i risultati sono evidenti e a nostra disposizione perchè siano assaporati il più possibile.

Poi il passaggio sulla spiaggia ha dato un ulteriore spunto di riflessione interiore e aumentato le sensazioni. Ad un certo punto ho avuto l'impressione di essere come nel deserto: senza punti di riferimento, con il mare e sabbia alla mia sinistra e poi ancora sabbia davanti, dietro e alla mia destra. Tutto questo aumenta la geometria dello spazio e non ti fà nè capire nè vedere se sei veramente in uno spazio definito o in uno senza alcun confine.

La nostra "battaglia" è cercare la sabbia più stabile per non affondare con il peso del nostro zaino e cercare quindi di mantenere una stabilità. L'altro obbiettivo è mantenere una direzione la più diritta possibile ma questo risulta essere ancora più difficile da realizzare. Il vento poi fà il suo: o ti sposta a destra o ti sposta a sinistra!

Con il sole aumenta il caldo ma proprio il vento ha una funzione rigenerante anche se abbiamo già acquisita, senza rendercene conto, una bella abbronzatura da muratore, cioè a zone! E' sempre successo ma la regola è di non scoprirsi su quelle parti del corpo che saranno poi a contatto con lo zaino (spalle) o con le scarpe (caviglie).

Tappa lunga anche oggi: 27 chilometri. Il fiato, come si suol dire, lo abbiamo rotto ma tutti i giorni ha comunque la sua fatica, i suoi dolori, anche i suoi momenti negativi che incidono molto sull'andamento. Ricordo in cammini passati di averne avuti e di ricordarmi benissimo cosa ho provato e soprattutto come è stato difficile continuare a camminare.

Il Cammino di Santiago è come il Cammino della Vita: non ha mai fine. Ce lo ha ricordato stamani alle 7.30 appena partiti un signore incontrato al mercato. Ci ha fatto una foto e l'ha postata sulla sua pagine facebook: "Camino never end". Ha ragione e a parte la foto che è venuta benissimo, la frase è stata oggetto di riflessione perchè da Santiago poi si torna e si torna alle nostre attività, ai nostri compiti, anche alla nostra frenesia mentre dovremo cercare di mantenere il più possibile le cose imparate durante queste esperienze.

Un abbraccio.
Buon cammino.
 




28 aprile 2022

Orme lasciate sulla sabbia.........

 ..... ma anche nel cuore!

Carissimi,

inizio con una sensazione ancora prima di darvi il mio saluto. E' una sensazione prodotta veramente dalle orme che lasciamo sulla sabbia perchè in questi due giorni, ma soprattutto oggi, camminare sulla spiaggia è stata non la naturale situazione trattandosi di un cammino lungo costa ma bensì anche una precisa scelta di provare qualcosa di particolare.

Andando per ordine, ieri è stata una giornata dove ringrazi di avere avuto la possibilità di fare negli anni queste esperienze e tramite loro di aver conosciuto gente meravigliosa. Lo è stato nel lontano 2015 quando sulla conclusione della Via della Plata sempre con Loris, Mirella e Paola, abbiamo conosciuto Sergio, un ciclista portoghese con il quale sono poi rimasto sempre in contatto tramite facebook. Non avevo mai saputo dove abitasse e contattandolo prima della nostra partenza ho felicemente scoperto che stava a Esposende, il nostro fine tappa di ieri.

E così la giornata è finita nella maniera migliore che potevamo pensare: a cena ospiti a casa di Sergio della sua compagna Patrizia e del loro bimbo di due anni Bernardo. Rivedersi dopo così tanti anni, ritornare indietro con i ricordi, abbracciarsi come facemmo in quel bar a "pochi" chilometri da Santiago. Lui, in bicicletta, ci sarebbe arrivato in giornata; noi il giorno seguente!

E' stato emozionante, bello e, da un punto di vista culinario, anche buono perchè il baccalau con patate cucinato proprio da Sergio era una meraviglia. Vi tralascio le bottiglie di vino bianco svuotate e il nostro rientro all'hostel.....!!!

Oggi invece ci ha accolto una splendida giornata di sole. Siamo partiti felici e con energia dopo il pieno di felicità fatto ieri sera. Il vino non ha portato strascichi. Tappa lunga: 27 chilometri (come lo sarà anche quella di domani, venerdì).

Non ci sono frecce; non le abbiamo trovate per tutto il percorso e ci siamo quindi affidati sulle tracce gps salvate sul mio cellulare. Questo ci ha permesso di non perderci e di camminare in solitaria perchè gli altri pellegrini hanno fatto scelte di tracciato diverse. Questo ci ha portato a camminare sulle dune, sui ciottoli arrotondati dalla forza dell'acqua, a respirare a pieni polmoni la brezza marina, a "perdere"la nostra vista all'orizzonte, ad allargare gli occhi alla vista dei tanti fiori che contraddistinguono la vegetazione di questi luoghi.

Poi un po' di stradine interne e alla fine il passaggio sulla spiaggia dove il vento ha fatto sentire tutta la sua forza. Ma era una parte di quel BELLO che insieme alle onde che si rompevano sulla sabbia, al loro rumore e alle orme lasciate da ciascuno di noi, ha finito di completare una giornata che era già iniziata bene.

Poi ti arriva la splendida notizia che il mio amico per cui sto camminando (e lui con me) verrà dimesso oggi e continuerà a seguire le cure da casa sua circondato dai suoi affetti. Sarà lunga,mi sono detto, come la spiaggia che stavo percorrendo ma alla fine anche questa spiaggia ci ha comunque fatti arrivare alla mèta. Sarà così anche per lui, ne sono convinto.

E come quelle orme sulla sabbia sono rimaste non solo lì ma anche nel mio cuore, così questo messaggio ha dato slancio, stimolo, fiducia, speranza e tanta felicità. Il vento poteva a quel punto soffiare ancora più forte: non mi avrebbe fatto indietreggiare! E' quello che mi sento di dire al mio amico: non si indietreggia! Si va avanti! Si continua a camminare.....insieme!

Un abbraccio.

Buon cammino.   







26 aprile 2022

Orizzonti infiniti.

 Carissimi,

è arrivata anche la pioggia ma per fortuna soltanto per tutta la mattinata e non in maniera continuativa. Poi il sole ci ha regalato un bel pomeriggio.

Le previsioni del tempo ci hanno visto giusto; già stanotte sentivamo la pioggia battere sul tetto del bungalow del campeggio che ci ha ospitato e quindi tutto questo non faceva prevedere un cambiamento in meglio al nostro risveglio mattutino.

Non ci si perde d'animo, come sempre, e indossata la necessaria attrezzatura composta da giacca, sovrapantaloni e cappellino, ci siamo incamminati verso la nostra mèta camminando sulle ormai consuete passerelle di legno.

E' veramente un bel camminare ma soprattutto un bel vedere perchè siamo a due passi dall'oceano che oggi, con il moto ondoso notevole, si è fatto sentire. In tutto questo l'odore del salmastro la fà da padrone ma è bellissimo respirare a pieni polmoni. Non è tirato vento, per nostra fortuna, perchè con la pioggia è veramente l'unica cosa di cui faremmo sempre volentieri a meno. Ma prima o poi arriverà anche questo!

Ogni tanto qualche foto; ogni tanto qualche risata che rallegra il camminare; ogni tanto qualche ricordo di altri cammini; ogni spesso si pensa agli altri, leggendo anche i loro messaggi che arrivano sul telefonino. In tutto questo, che rappresenta lo spirito che ci anima, dobbiamo anche guardare un occhio a dove mettiamo i piedi perchè ogni tanto su queste passerelle manca un asse e non sarebbe proprio il caso di metterci il piede rimanendoci incastrati dentro!

Seguiamo con lo sguardo la costa che abbiamo davanti e cerchiamo di capire le distanze che ci separano dai centri abitati o da strutture di riferimento. E' più un gioco che una necessità tecnica; e poi alla fine ci meravigliamo quando voltandoci indietro ci rendiamo conto di aver superato tanti luoghi e di aver quindi camminato non poco.

Il nostro riferimento principale rimane comunque l'orologio e le distanze che sappiamo di dover coprire per andare da un posto all'altro. Di solito la media è di 4 chilometri ogni ora ma stiamo andando più piano; ma di questo non siamo minimamente preoccupati perchè di correre non ne abbiamo proprio voglia.

Un abbraccio.

Buon cammino.





25 aprile 2022

Turisti per un giorno...pellegrini per sempre.

 Carissimi,

vi devo due giorni di racconto anche se ad onor di cronaca il primo vero giorno di cammino è stato oggi. Il titolo già vi spiega che per un giorno siamo stati turisti e per l'esattezza abbiamo visitato la città di Porto, punto di partenza del nostro cammino portoghese.

Gran bella città e devo dire piena di turisti; e questo fà ben sperare per la ripresa di una certa normalità. Con Paola c'eravamo stati tanti e tanti anni addietro e quindi ora è stato come se fosse la prima volta perchè è difficile ricordarsi i luoghi se non quelli più famosi come il ponte S. Luis e la Rebeira lungo il corso del fiume Douro.

La testa era comunque alla partenza di stamani e quindi, fatti gli ultimi aggiustamenti ieri sera, alle 8.10 siamo partiti: tappa di 24 chilometri con un cielo sereno e un sole che piano piano ha iniziato a riscaldarci. Il vento praticamente assente visto che su questo cammino la farà sicuramente da padrone e quindi siamo stati ancora meglio. Spiagge continue come continue sono le passerelle di legno sulle quali camminiamo su e giù seguendo l'andamento delle dune.

Saranno le predominanti di questo cammino: spiagge e passerelle; per lo meno fino a quando non entreremo in Galizia. Lì avremo a che fare con le conosciutissime "dolci colline".

I primi giorni servono per aggiustare il tiro: la regolazione dello zaino, i lacci delle scarpe, l'andatura lenta tipica del pellegrino; e poi la testa che inizia a spaziare pensando agli amici, alla famiglia, a tutti coloro che hai lasciato temporaneamente a casa ma che spiritualmente sono con noi nello zaino.

E io ho iniziato a camminare pensando al mio amico che avrà letto ieri una lettera che gli ho lasciato. Spero che il suo cammino prosegua bene e che entrambi ci si possa aiutare a vicenda con il pensiero e con quella amicizia che ci lega da anni e anni. Passerà anche questa ci siamo detti con la donna che divide con lui la sua vita; passerà anche questa e rimarrà soltanto un brutto ricordo.

Pensavamo che oggi fosse un giorno di lavoro in Portogallo e invece anche loro festeggiano il 25 aprile, la loro Liberazione. Quindi tanta gente per strada e sulle spiagge. Da domani sicuramente inizieremo a vedere la vita di tutti i giorni. Ogni tanto qualcuno ci augura buon cammino ed è veramente un dolce suono per le nostre orecchie e uno stimolo in più per non farci prendere dalla stanchezza ma anzi per farci mantenere quello spirito che ci ha sempre contraddistinto.

E' bello poi pensare che da due anni non tornavamo sul cammino di Santiago con Paola, Loris e Mirella. Abbiamo superato il periodo brutto del covid ed è bello ritrovarsi insieme ora a ripercorrere i cammini già andati ma pur sempre nei nostri cuori.

11 anni fà ci siamo conosciuti camminando sul Francese e poi di seguito non ci siamo più mollati. E' la conferma che il cammino di Santiago è il cammino della vita e in questo cammino incontri gente meravigliosa e altre ancora le porti con te nello zaino.

Ritiriamo il bucato, ci mettiamo la felpa e verso le 20 andiamo a mangiare visto che oggi abbiamo saltato.....ma non per scelta nostra! Poi vi dirò.


Un abbraccio.

Buon cammino.






22 aprile 2022

Camminare...sempre...per qualcuno.

 Carissimi,

lo zaino è lì, nello studio, pronto per essere indossato e pronto soprattutto ad essere "riempito" da tante persone, sogni, richieste e quant'altro. Non vi nego, come sempre, di essere emozionato e nello stesso tempo timoroso delle mie possibilità fisiche e non solo. Sarà anche quasi tutto sulle spiagge ma è pur sempre un camminare tutti i giorni con tutti i tuoi "tesori" sulle spalle.

Anche questa volta il mio cammino è dedicato a qualcuno e penso che sarà sempre particolare viverlo con questo obbiettivo che non è una mèta ma è, come sempre, una persona.

E questa persona, questo grande amico, non ha bisogno di essere chiamato per nome proprio perchè se è amico mio è anche amico vostro e il fatto di scrivere un nome o di conoscerlo è del tutto ininfluente ai fini spirituali del camminare per e con lui.

Sta attraversando un momento difficile, di salute e poterlo portare simbolicamente con me è di stimolo reciproco perchè le difficoltà che potrò trovare io sulla strada non sono nulla rispetto alle sue e perchè reciprocamente sappiamo che l'uno sta aiutando l'altro. Avrò tanto tempo per pensare a lui e avrò quel necessario silenzio intorno per affidare le sue fatiche, le sue paure ad ogni singolo passo che farò in terra portoghese e poi in terra spagnola.

Chiedo anche a voi di pensare a noi, di fermarvi un attimo nell'arco della giornata; sono sicuro che ne beneficeremo tutti.

Partiamo domani mattina e lunedì inizieremo la nostra prima tappa. Loris e Mirella sono già arrivati qua a Firenze e vedere i quattro zaini allineati fà un certo effetto.

Vi abbraccio forte e auguro un buon cammino anche a voi.

Nicola.

18 aprile 2022

Dopo due anni................

 Carissimi,

è vero: sono passati due anni da quando avevo pianificato di fare il Cammino Portoghese. Poi il covid ha bloccato tutto e ogni appunto, piantina, orario dell'aereo, nome dell'ostello sono rimasti chiusi e fermi in un fascicolo nel mio studio.

Poi l'ho ripreso in mano senza bisogno comunque di levare la polvere da sopra il fascicolo perchè non c'era; ho cambiato le date, coinvolto gli amici e non l'ho più levato dalla mia scrivania. Ogni giorno un'occhiata, ogni giorno un approfondimento e finalmente il 23 aprile partiamo!

E' una rinascita ma considerata dal punto di vista che questo cammino voleva essere fatto due anni fà, non certamente dal lato del camminare perchè per quello non mi sono quasi mai fermato. Abbiamo finito con Donata il Cammino del Nord e fatto con gli amici la Via di Francesco. Quindi fermo non lo sono mai stato.

Due settimane lungo ma direi sopra le spiagge del Portogallo almeno fino a quando non entreremo in Galizia dove le colline prenderanno il posto della costa e del mare. Con Paola, Loris e Mirella ai quali si dovevano aggiungere anche Paolo e Lella che aimè hanno dovuto rimandare.

Non vi aggiungo altro. Sarà mia premura riscrivervi per darvi un po' di dettagli prima della partenza e sopratutto per darvi le mie motivazioni legate a questo cammino.

Un abbraccio.