02 febbraio 2020

Tanti auguri mamma

Riprendo a scrivere sul blog e ammetto che sono colpevole di non usarlo come vorrei e come sarebbe giusto fare tutte le volte che mi piacerebbe condividere con voi stati d'animo, notizie e cose così.
Riprendo in un giorno particolare, in un momento non tanto della vita mia quanto in quella di mia madre che compie 92 anni e non sembra proprio portarli tutti quanti addosso!

Le battute della serie: chissà se ci arriveremo noi e cose del genere, si sono ormai inflazionate ma hanno alla loro base una buona dose di verità. Non c'è bisogno di studiosi per capire che la generazione dei nostri genitori, per la vita fatta, per l'esperienza della guerra, del lavoro, dei sacrifici, è portata sicuramente a stare di più a questo mondo. Noi siamo già stati e lo siamo tutt'ora più comodoni, meno sacrificati, già in parte più tecnologici ma non per questo più sani e più liberi.

92 anni! Mi sono fermato a pensare a quanto sono ma non si riesce a dargli una "misura" perchè sono già parte di un sistema numerico e perchè esprimono già un sistema temporale. Ho provato allora a fare un confronto con i miei numeri, della serie: me ne manca 32 per arrivarci anche a me! ma ho chiuso subito l'argomento perchè mi ha creato angoscia e tristezza. Preferisco gioire ora dei 92 della mamma e pensare, sempre ora, ai miei 60. Poi si vedrà! Sia per lei che per me!

Le foto sono quelle di una famiglia che si è in parte riunita fisicamente e in parte collegata con il resto del mondo con internet, facebook e cose del genere. Ieri sono andato a trovare babbo che avrebbe già superato questo traguardo ma che nella pace di Dio ha ritenuto che il suo tempo fosse arrivato prima. Due parole pensando che oggi avrebbe mangiato più di una fetta del dolce fatto da Donata in confronto a quella piccola che ha consumato mamma.

Su tutti svettavano questi due enormi numeroni, inteso non come totale ma come grandezza. Gonfiati a elio e incastrati in macchina ieri con il rischio o di bucarli o di vederseli scappare via dal finestrino. Per la strada a dire a tutti che era il mio compleanno e forse guardandomi con questa barba e vestito in maniera un po' trasandata qualcuno potrebbe anche averci creduto. Sta di fatto che sono arrivati sani e salvi in salotto!

Metterli da parte non se ne parla neppure e allora la fine di tutti i palloncini è quella di essere lasciati liberi, liberi di volare, liberi di guardarci dall'alto mentre noi e loro diventiamo sempre più piccoli, piccoli, piccoli. Ho pensato che sia stata la mamma a lasciarli andare per fare posto, il prossimo anno, ad altri due numeri e perchè, arrivati dal babbo, li possa tenere da parte legati a una piccola nuvola.

Ti vogliamo bene, mamma!