17 settembre 2023

Ogni cammino inizia sempre con il primo passo. E si arriva ringraziando.

Carissimi,
arrivare nella piazza e piangere. E' così; anche questa volta l'emozione è stata tanta e si è manifestata e sciolta con le lacrime; di gioia, di ringraziamento per tutto quello che abbiamo ricevuto e per tutto quello che abbiamo visto e vissuto.
Nella giornata che ci ha visto proiettati verso Santiago, ci siamo meravigliati per l'alba sul fiume mentre percorrevamo in barca la Via Crucis fluviale. E poi a piedi ma con una cadenza che soprattutto negli ultimi otto chilometri si è fatta più lenta, più armoniosa nel passo.
Sembrava di non voler mai arrivare ma in realtà erano i pensieri, immagini, preghiere che mi stavano portando in una dimensione di pieno raccoglimento.
Tante persone in piazza, tanti giovani ma soprattutto tanti pellegrini felici, sorridenti, entusiasti di essere di fronte a questa Cattedrale che per tanti giorni è stata solo menzionata come una mèta, un punto di arrivo.
Ho pensato alle tante volte che sono arrivato in questa piazza: da solo, con Paola, con Marco, con Loris e Mirella, con Marcello e Cristina. E oggi con Monica, Graziella e Paolo, fedeli compagni di viaggio alla prima esperienza in terra spagnola.
Ma ho pensato a tutte quelle persone che ho portato nel mio zaino: familiari, amici, colleghi; tutte quelle persone che mi hanno affidato un loro pensiero, un loro desiderio, una loro necessità, un loro sasso da lasciare lungo la strada. Tutti quanti sono sempre arrivati a Santiago e tutti quanti hanno sempre condiviso con me fatica, sudore, gioia, lacrime.
Con Paola ci siamo guardati e ci siamo detti: "siamo un'altra volta qui!"; ma non è mai uguale alle volte precedenti; sono sempre gli stessi luoghi ma cambiano gli occhi con i quali vedi tutto quanto e le persone con le quali vivi e condividi tutto quanto.
Cambiano poi le motivazioni; e questo ha il suo compimento, la sua conclusione quando fai scrivere sulla Compostela, in memoria di chi hai fatto il tuo cammino. Così quando sulla mia hanno scritto "per i colleghi di Toscana Energia", ho avuto necessità di fare un respiro profondo, rivedendo davanti a me ciascuno di loro: Alessio, Paolo, Marco, Sergio, Federico, Roberto, Franco, Beatrice, Lucia, Massimo e tanti altri.
Non una visione al passato ma una visione al presente e soprattutto al futuro perchè questi colleghi, questi amici continueranno ad incidere nella mia vita. Sempre.
Grazie ai miei compagni di esperienza. Penso che i dubbi, le paure, le incertezze prima della partenza si siano piano piano sciolte mentre anche loro camminavano su strade, spiagge, sentieri. Era giusto averle e penso sia stato bello perderle giorno dopo giorno, affrontando lentamente il giorno che avevamo davanti e assaporando appieno tutto quello che incontravamo; anche le cose negative.
Grazie a voi tutti che avete avuto la pazienza ma soprattutto la voglia di condividere a distanza tutto quanto. Per me saperlo è sempre stato un sostegno nelle difficoltà e sapere che qualcuno di voi lo ha vissuto come se fosse realmente sul cammino insieme a noi mi riempie di gioia.
Come sempre, il cammino, quello della vita, continua e continua con motivazioni, con propositi e spero anche con qualche catena in meno o, per meglio dire, con qualcuno in meno di quelli spigoli di cui parlavo in uno dei primi post. Farsi levigare, farsi smussare, farsi modellare. Se avrò disponibilità d'animo ho tanti amici che possono scalpellare e limare il mio sasso.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.
Via Crucis fluviale.
Arrivati!

15 settembre 2023

Le curve e le salite del pellegrino.....e della vita!

Carissimi,
prima di iniziare a resocontarvi su questi ultimi due giorni, devo delle scuse a Paola, mia moglie, perchè stamani non ho avuto una necessaria attenzione e sensibilità nei suoi confronti. Lei sà di cosa parlo naturalmente e io sò dove ho sbagliato, uno sbaglio che ha condizionato buona parte della mattinata ed era giusto che fosse così.
Altri due giorni; altre due tappe che ci hanno la prima allontanato dal mare e la seconda, quella di oggi, riavvicinato per un ultimo saluto.
La giornata di ieri è quella che materialmente ha dato il titolo a questo post: curve, salite e io aggiungo anche fatica, tanta fatica. Siamo saliti dal livello del mare fino alla quota più alta di questo cammino (427 s.l.m.) per poi riscenderne una buona parte ed arrivare al Monastero di Armenteira dove ci aspettava uno dei momenti più intimi del cammino: la preghiera serale con le suore di clausura che lo abitano.
Intimità, raccoglimento, preghiera, lodi ed inni; alla base di tutto: la motivazione che mi sono portato dietro per questo cammino e cioè il ricordo per tutti i colleghi di lavoro che ho conosciuto e che hanno intrapreso il Cammino finale, quello veramente con la C maiuscola.
Era giusto quindi, per me, durare fatica nel pensiero e con il pensiero di questi amici, perchè molti di loro hanno sofferto e perchè a tutti loro devo un grande GRAZIE per i tanti anni passati insieme.
Sono ancora tutti con me nello zaino perchè è con loro che arriverò a Santiago e perchè è per loro che fatica, sudore, bolle e vesciche sono state vissute e non maledette. Nel loro nome, nel loro ricordo; ciascuno di loro ha avuto in questo cammino un posto speciale e ciascuno di loro mi ha sicuramente sorretto nei momenti di difficoltà.
Siamo arrivati oggi a Vilanova de Aurosa e stasera sarà l'ultima notte sul cammino; quella notte dove ripasso sempre mentalmente le tante immagini immagazzinate in queste due settimane, le tante sensazioni vissute, le condivisioni con i miei compagni di viaggio. Sarà una notte più lunga nel tempo e più corta nel sonno.
Domattina poi ci imbarchiamo per la Via Crucis che ci porterà fino a Padron da dove proseguiremo poi per Santiago dove penso di arrivare per il primo pomeriggio. Ha messo tempo brutto ma dobbiamo ringraziare che fino ad oggi abbiamo sempre avuto il sole e non pioggia battente. Abbiamo sempre preso, affrontato e gestito giorno per giorno perchè è così che si deve fare.
Le curve e le salite del pellegrino, come dice il titolo del post, sono ribaltabili nella nostra vita quotidiana perchè, lo dico sempre, il cammino è la metafora della vita. Aggiungo che dietro le curve non sappiamo mai cosa c'è, cosa possiamo trovare o non trovare; e aggiungo sempre che dopo la salita c'è sempre una discesa.
Un'amica mi scriveva in questi giorni che non è facile mettere in pratica alcune o tutte quelle riflessioni che ho scritto su questo blog. E' vero: non è facile per nessuno, me per primo. Ma già farsele queste riflessioni vuol dire avere consapevolezza che possiamo e dobbiamo cambiare qualcosa nel nostro quotidiano.
Il cammino vero inizia quando tornerò, come sempre. Ed è lì che iniziano le salite, la fatica, l'incertezza del dietro la curva ma iniziano anche le discese, i rettilinei e l'aiuto di chi mi sta accanto che mitiga la fatica e allarga il cuore.
A domani; in quella piazza; su quelle pietre che mi hanno visto disteso tante volte e con le quali ho confidenza ma sempre rispetto e grande riconoscenza.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.
Alba a Pontevedra.
Il punto più alto.
La via dell'acqua.

13 settembre 2023

A letto con le stelle...in cammino con l'alba.

Carissimi,
non eravamo ancora partiti con il buio fino ad oggi e invece stamani, visto le temperature alte che il meteo metteva, ci siamo incamminati di mattina presto. La foto e il titolo del post sono una conferma e una indicazione.
Già da ieri sera abbiamo visto un considerevole aumento del numero di pellegrini perchè a Redondela, dove abbiamo dormito, si uniscono il Cammino Centrale e il Cammino della Costa che abbiamo fatto noi.
Quindi tutto si moltiplica e non è inusuale trovarsi in alcuni tratti di strada sia con pellegrini davanti che dietro. Non dico in fila indiana ma in alcuni casi si. 
Il ricordo delle passerelle di legno sulle dune in Portogallo, con due o tre pellegrini a distanza è ormai un ricordo ma più ci avviciniamo a Santiago e più cambiano tante cose. L'importante è mantenere stabile il nostro spirito e il nostro modo di fare. Da questo punto di vista, e non solo, i miei compagni di viaggio sono una garanzia.
Tappa oggi non lunghissima ma con tre salite di tutto rispetto che in parte hanno messo a dura prova le nostre gambe. Hanno mitigato questa fatica alcuni passaggi nei tipici boschi della Galizia fatti principalmente di eucaliptus. Ho ringraziato per la natura e per i momenti prolungati di ombra che abbiamo avuto.
Stasera S. Messa del pellegrino alla Chiesa della Vergine del Pellegrino qui a Pontevedra, città che ci ospita per la notte. Avrei voluto capire ogni singola parola detta dal parroco perchè si capiva che era detta con il cuore e anche con la saggezza di chi ha già una certa età. Qualcosa comunque ho e abbiamo capito; altro lo abbiamo percepito; altro ancora sarà il cammino a farcelo assaporare.
Domani (giovedì) tappa impegnativa non tanto e solo come lunghezza ma soprattutto come altimetria perchè saliremo e scenderemo due volte ritornando a ritoccare il mare per poi reimmergersi immediatamente nell'interno di un territorio aspro ma pur sempre bellissimo; direi anche benevolo con il pellegrino perchè ci offrirà paesaggi stupendi e riparo dal sole. Conosco la tappa ma non per questo la sottovaluto; non ho mai sottovalutato alcun cammino pur conoscendone i più piccoli dettagli. Non è una sfida, non è una corsa, non è una scommessa! E' mettere un piede dietro l'altro e quando occorre o quando c'è la voglia o necessita' ci si ferma e ci si guarda intorno oltre che dentro. Poi si prende fiato, si immagazzina ossigeno ma soprattutto si memorizza immagini e sensazioni e si riparte con il fedele zaino sempre sulle spalle.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.
Si parte.
Ricordi.
Vecchi incontri.

12 settembre 2023

La vera dimensione del pellegrino.

Carissimi,
nona tappa di un cammino che ci sta sempre più avvolgendo nel suo spirito e nella motivazione che ciascuno di noi gli ha dato.
Abbiamo lasciato Vigo e siamo arrivati a Redondela dopo aver percorso grosso modo 18 chilometri. Siamo quindi usciti dalla città e abbiamo riassaporato il silenzio, la natura e il paesaggio avendo anche la fortuna che la tappa di oggi ce l'ha permesso visto la sua configurazione.
La vera dimensione del pellegrino è questa: silenzio, spazi piccoli, natura. Tutto questo porta a: riflettere, guardare, ammirare, ringraziare.
In una città non può avvenire ed è per questo che appena fuori da Vigo ci siamo sentiti veramente e nuovamente in una nuova dimensione, quella vera; quella comunque che non può essere una costante perchè in un qualsiasi cammino le città le incontriamo, le attraversiamo e alcune volte le viviamo dovendoci fermare per la notte.
Non è che sia un problema esistenziale questa situazione; anzi direi che è una componente molto importante e molto vera del cammino: passare da una situazione di pace interiore ed esteriore, ad una frenesia e ad un caos quale può dare ed essere una città. Ma è proprio vivendo queste due situazioni che mi posso rendere conto di quanta differenza ci sia tra le due condizioni e di quanto posso andare a perdere vivendo soltanto nella seconda condizione.
E lo sforzo dovrebbe essere proprio quello di calare nella nostra giornata, nella nostra vita quotidiana, quello spirito e quella condizione di serenità e tranquillità almeno a livello pratico. E invece corriamo, corriamo e poi ancora corriamo fino a quando non sperimentiamo un momento completamente diverso come può essere una semplice passeggiata in campagna e ci diciamo quanto stiamo bene.....
Non è mai stato facile per me tornare alla vita di tutti i giorni dopo un'esperienza di cammino o dopo un'esperienza in Tanzania. Torni spaesato, con ritmi mentali diversi ma puoi comunque darti una regolata nelle cose che devi fare! Ne parlavo con Graziella alla quale dicevo che si torna a casa dal cammino con ingranaggi diversi che dovranno sempre essere oliati per avere il massimo di rendimento. Sta a noi, sta a me, ma sò per esperienza che non è facile nè automatico. E allora una possibilità in questi casi è tornare molto spesso con la mente alle immagini VISSUTE del cammino fatto; sono un toccasana e molte volte anche una punzecchiatura efficace alle nostre corse quotidiane.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.

11 settembre 2023

Finita la prima settimana.....il cammino continua.

Carissimi,
il titolo vi dà già un'idea temporale del tempo passato e di quello che ancora dobbiamo vivere.
Altri due giorni fatti; altri chilometri percorsi; altri paesaggi visti, fotografati e mentalmente memorizzati.
Il bollettino medico riporta un netto miglioramento della mia situazione dermatologica, che a forza di cortisone in pasticche e in crema sta dando degli ottimi risultati. Per il resto qualche vescica ai piedi di Graziella, gestita e curata con la procedura imparata da altri pellegrini nei precedenti cammini.
Settima e ottava tappa; siamo partiti da Puerto de Mougas fermandosi prima a Panxon e oggi arrivando a Vigo. Siamo quindi in una città che solitamente destabilizza il pellegrino perchè caotica, rumorosa, troppo grande. Ma già da domani ci riprenderemo la tranquillità e sicuramente anche il silenzio e tutto quello che di bello questo stato d'animo si porta con sè.
Vi avevo lasciato al tramonto di Domenica e quindi trovate la prima foto significativa per racchiudere quel momento che, posso garantirvi, è stato veramente bello.
Queste ultime due tappe sono state tranquille proprio come tipologia di strada ma sempre belle come paesaggi di mare, di costa, di alture che in Spagna sono molto vicine alla costa a differenza di quanto visto in Portogallo.
Capita in questi giorni di vedere, numericamente parlando, quanti chilometri sono stati fatti e quanti ne manca alla fine; ma è soltanto una mera somma aritmetica perchè non facciamo mai statistiche o calcoli. I chilometri sono fondamentalmente dei numeri, per me sono invece paesaggi visti, pensieri pensati, gente incontrata, momenti vissuti. Nel mezzo a tutto questo ci stanno preghiere, parole scritte e impresse su questo blog.
Da domani lasciamo il mare e ci addentriamo all'interno; lo ritroveremo tra qualche giorno e saremo quindi sempre più vicini a Santiago. Ma la strada è ancora lunga e per alcuni aspetti non finirà con l'arrivo in quella stupenda piazza.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.
Tramonto.
In ostello.

09 settembre 2023

Dolori, sudore, lacrime, emozioni, condivisione.

Carissimi,
vi devo due giorni di cammino e non sarà facile. Non sarà facile perchè si sono sommate tante di quelle cose che sarà difficile raccontarvele senza rischiare di creare un elenco della lavandaia (con tutto rispetto per tale lavoro).
Eravamo rimasti alla quarta tappa fatta che era la prima lunga tappa; la seconda sarebbe stata il giorno dopo. Sofferenza per la lunghezza sicuramente ma grossa determinazione da parte di tutti per portarla in fondo.
In queste circostanze il Cammino ti fà scoprire delle risorse personali che neppure immagini di avere; puoi fare tutta la preparazione fisica che vuoi prima di partire ma poi sarà il Cammino a darti anche le energie per affrontare la strada lunga o le difficoltà.
Le note negative iniziano la sera del quarto giorno appunto, quando scopro di avere delle bollicine rosse in qua e in là con un evidente e fastidiosissimo prurito. Quest'ultimo aumenta con il passare del tempo e la nottata l'ho fatta in bianco per l'impossibilità di allontanare il pizzicore e con lui la voglia di grattarsi.
Mi alzo la mattina seguente completamente imbambolato oltre che ancora più pieno di bolle e bollicine. Ma si parte per la seconda giornata lunga da un punto di vista chilometrico. Il mio morale a terra; il pizzicore che non ti fà pensare ad altro ma soltanto alla voglia di fare qualcosa che sai che non puoi fare; l'interrogativo su cosa possa aver scatenato questa eruzione cutanea così devastante.
Partiamo e mi sforzo di pensare ad altro; devo pensare ad altro! Il paesaggio facilita l'allontanamento dei brutti pensieri e il riposizionamento mentale sui giusti binari ma sapevo che non sarebbe stata nè facile nè continuativa.
Ci pensa il Cammino e questa volta ci ha pensato tramite Monica che a un certo punto si è fermata, si è levata lo zaino e ha lasciato il SUO sasso, dedicato a Marco, in un punto della scogliera.
E' sparito immediatamente il dolore, il prurito, la rabbia, la stanchezza della notte in bianco: il Cammino si era impossessato nuovamente di me e di tutti i miei compagni di viaggio.
Con il cuore ho accompagnato Monica, con le mani gli ho sostenuto lo zaino, con il pensiero sono andato al mio Amico e ancora una volta ho ringraziato per questi momenti.
Piangeva Monica, piangiavamo noi. Ma non era un pianto di liberazione; era un pianto di condivisione, di vera condivisione!
Sapete benissimo che sul Cammino si piange, si versano lacrime. L'ho scritto tante volte su questo blog. Io ho pianto tante volte nei tanti cammini fatti e non mi sono mai preoccupato di farlo perchè è sempre stata una condivisione. Si piange per il dolore, si piange per la fatica, si piange per la lontananza dagli affetti, si piange per le persone che non ci sono più e per tutti coloro che sono nei nostri zaini. Sono lacrime di gioia anche se può sembrare una contraddizione.
Abbiamo proseguito. Il mio capo chino nascondeva gli occhi che ancora luccicavano e l'inevitabile appannatura degli occhiali. Marco ha trovato un posto sul suo Cammino, davanti a quell'oceano che lo avrebbe rapito con gli occhi e con il cuore. Marco è diventato parte integrante del Cammino oltre che delle nostre singole entità.
A otto chilometri dal fine tappa, fermi a mangiare qualcosa, mi si chiudono gli occhi dalla fatica e dal sonno. Accetto mio malgrado il consiglio degli amici di prendere un taxi e così faccio arrivando prima di tutti a Caminha.
Termina la mia giornata con la visita ad una seconda farmacia dove ho preso pomata cortisonica e un similare del Bentelan. Vediamo come evolverà la situazione.
Stamani siamo ripartiti; la nottata mi ha dato la possibilità di recuperare un po' anche se resta alto a momenti e in zone diverse il fastidio. Devo stare attento al sole e questo per fortuna oggi è venuto fuori nel primo pomeriggio.
Con oggi abbiamo finito il Cammino in terra portoghese e siamo entrati ufficialmente in Spagna con tre minuti di barchetta alle otto di mattina. Terminate le spiagge grandi, inizia la predominante della scogliera ma già domani ci possiamo rifare. Siamo quindi arrivati a Puerto de Mougas dove avevo promesso ai miei amici di vedere uno splendido tramonto dagli scogli davanti al campeggio che ci ospita oggi. E il sole è venuto fuori e anche questo non è un caso.
Tutto qui. Vi sembra poco? A me sembra tantissimo ma sono sicuro che avremo ancora delle cose belle da vivere e, spero, da farvi leggere anche a voi tutti.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.

07 settembre 2023

Sassi tondi e spigoli.

Carissimi,
il titolo del post lo capirete dopo, durante la lettura di queste righe. Dirvelo subito cancellerebbe non una sorpresa ma l'attenzione ad una riflessione.
Prima tappa lunga; la seconda ci aspetta domani. Ma andiamo per ordine. Partenza da Exsposende e arrivo a Viana do Castelo dopo 27 chilometri di un percorso misto tra passerelle di legno, dune di sabbia, strade in pavè e finalmente un bellissima e grande spiaggia.
Se in questa tappa cercate le frecce gialle per avere conferma della giusta direzione, potete scordarvele! Anche l'anno scorso ho utilizzato le tracce sul telefono, senza le quali saremo ancora a girare in sù e in giù! E non basta dire o scrivere di "tenere l'oceano sulla sinistra"!!!
Sapevo comunque di questa difficoltà avendola già vissuta con Loris, Mirella e Paola ma sapevo anche che saremmo passati in una parte del cammino che, a mio modo di pensare e di vedere, è una delle parti più belle e rappresentative del cammino portoghese stesso.
E così, zigzagando tra dune e sentierini di sabbia siamo arrivati al primo tratto di spiaggia sassosa, dove ciottoli di varie dimensioni la fanno da padrona. La voglia è sempre stata quella di mettersene qualcuno nello zaino ma sarebbe difficile la scelta e non indifferente il loro peso.
Ho fatto però la mia personale riflessione che dà, se vogliamo, il titolo al post; ed è una riflessione che condivido volentieri con voi perchè sul blog ho sempre fatto così.
Pensavo alla rotondità di questi sassi, alla loro levigatura; al fatto che il mare li abbia plasmati giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, senza un attimo di sosta. E pensavo alle mie spigolature caratteriali o ai miei spigoli mentali e riflettevo sul fatto di quanto sarebbe bello farsi plasmare fino a diventare lisci e tondi, senza spigoli, senza ostacoli, senza catene (aggiungo io). 
Chiederete: da chi? Me lo sono chiesto anche io ma lascio a ciascuno di voi la risposta perchè penso che sia una risposta molto personale e che la stessa possa abbracciare vari pensieri e varie idee.
Paola l'altro giorno mi diceva (e mi faceva notare) che la mattina sono serio, pensieroso, troppo intento a pianificare, controllare, verificare. E' vero: è un mio bello spigolo, che ha sì delle motivazioni ma che alcune volte possono essere interpretate non correttamente. Però era vero; ho ripercorso mentalmente quella mattina e mi sono reso conto che aveva ragione. E allora la mia levigatura può venire in questa occasione da Paola.
Proseguendo il cammino siamo poi giunti alla spiaggia di sabbia, dura o polverosa, di una grandezza e di una bellezza difficile da descrivere con una o più fotografie figuriamoci con le sole parole!
Avevo la mia ombra riflessa davanti e vedevo chiaramente la "gobba" del mio zaino e le fedeli amiche bacchette. Era come se fossimo in due a camminare. Poi mi sono voltato e non vedevo più l'ombra ma soltanto le mie impronte che di lì a poco sarebbero state cancellate dal mare o sovrapposte da altre scarpe magari di altri pellegrini. Cammini in avanti e lasci segni al tuo passaggio; ora sono delle semplici orme, domani in altre occasioni potrebbero essere cose più concrete e più durature. Ma qualcosa lasci sempre! Qualcosa devi sempre lasciare!
Monica, camminando a fianco, mi diceva che a Marco sarebbero piaciute queste spiagge infinite, dove poter camminare per ore e potersi perdere nel suono delle onde, nel profumo del mare, nella vista dell'infinito. Penso anche io che Marco le avrebbe non solo apprezzate ma vissute, perchè le cose vanno vissute altrimenti sono delle meteore che passano ma non lasciano nulla.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.

06 settembre 2023

Passo dopo passo.

Carissimi,
è veramente un passo dopo un passo che lentamente proseguiamo questo cammino e che sempre lentamente arriviamo a poterci stendere sopra un letto a fine tappa.
Giornata serena oggi, con quella leggera foschia provocata dall'infrangersi delle onde sugli scogli e sulla sabbia. E' l'immagine più vera e nitida per descrivere la potenza e la forza di questo mare.
Spiagge ancora con persone in costume a prendere il sole; non ho visto temerari addentrarsi nella schiuma delle onde e nelle onde stesse. Io non ci andrei neppure con il mare calma piatta che qui è praticamente inesistente!
Tante e lunghe passarelle di legno anche oggi; caratterizzano l'intero cammino portoghese e ci danno veramente la possibilità di stare vicino al mare e di poterci sentire parte integrante con lui. Alterniamo poi tratti di pavè effettivamente un po' scomodo per i nostri passi e per le piante dei piedi (soprattutto il mio) ma non ne faccio un dramma nè un motivo di scoramento.
Come una macchina diesel partiamo piano la mattina per poi capire, ciascuno di noi, quale sarà l'andatura standard; ma nessuno fà le corse perchè non avrebbe senso e perchè non è nello spirito di chi vuole viversi il cammino nel profondo: partendo anche dall'andatura. E' vero anche che ogni tanto lascio andare avanti le gambe per non imballarmi completamente, salvo poi rallentare e aspettare che di noi è rimasto qualche decina di metri indietro. La regola è adattarsi a chi va più piano, tenendo però presente che ciascuno ha una propria "velocità" e che non sempre può modificarla (in più e in meno).
Siamo partiti da Povoa de Varzim e oggi siamo arrivati a Exposende. Tutte cittadine di mare, di vacanza e di seconde case, alcune delle quali veramente orribili perchè realizzate in grattacieli e casermoni senza un minimo di attenzione e sensibilità all'architettura.
Me ne faccio comunque una ragione, ne parlo con Monica e Paolo ma poi lo sguardo di tutti è sempre rivolto a sinistra dove c'è il mare; e questo non solo ci fà bene agli occhi ma soprattutto allo spirito e ai pensieri che ciascuno di noi dedica a se stesso e agli altri.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.
Se ci si dovesse perdere.....

05 settembre 2023

Vedi il mare, respiri a pieni polmoni e pensi.

Carissimi,
altra bella giornata con tanta sabbia sotto le scarpe e finalmente anche con l'acqua a bagnare i piedi.
La fine serata di ieri ha rovesciato altra pioggia e quindi la speranza era di averne poca o nulla oggi. Controlliamo frequentemente il meteo ma non per assuefazione ad uno strumento tecnologico ma bensì per un aggiornamento visto che da queste parti sull'oceano il cambio del tempo è repentino e improvviso.
Non c'è cielo limpido e terso ma un sole velato che comunque si fà sentire e vedere. La temperatura è ottimale per camminare; si tratta poi di fermarsi a togliersi o mettersi gli indumenti specifici.
I compagni di viaggio stanno bene; non ci sono particolari criticità fisiche o mentali; anzi devo dire che quelle mentali sono completamente inesistenti; quelle fisiche si presentano a fine giornata, negli ultimi chilometri e quindi vengono gestite alla meglio ma per il tempo necessario al nostro arrivo presso l'ostello.
Il titolo del post è esemplificativo della maggior parte delle immagini di oggi: la potenza del mare con le sue onde e il suo infrangersi continuamente sugli scogli e i pensieri che ciascuno di noi affida al vento che ha soffiato con una certa intensità.
Intervallo momenti di sola visione e ammirazione di quello che ho davanti, a momenti nei quali cerco di imprigionare con una foto quello che di meraviglioso sto vedendo. Nel mezzo carico la mente di pensieri che cercano di coniugare questi due stati d'animo.
Ciascuno di noi non può fare a meno di avere e di vivere queste situazioni. Ciascuno le interpreta e le vive alla sua maniera e le racchiude dentro se stesso come se mettesse in cassaforte un tesoro prezioso. E in effetti questi sono veramente momenti preziosi, con tutto quello che si portano dietro, con tutto quello che si portano dentro, con tutto quello che lasciano nel cuore.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.

04 settembre 2023

Fuori dalla città, l'infinito mare.

Carissimi,
siamo usciti dal caos della città seppur bella e gradevole come quella di Porto, per ascoltare i nostri passi e abbracciare l'orizzonte infinito dell'Oceano. Sensazione di estrema tranquillità pur nella consapevolezza che stavi iniziando, a distanza di un anno, una nuova tappa di un nuovo cammino.
Sapete benissimo che i cammini, pur ripetuti, non sono mai uguali e non lo potranno mai essere se non nella lunghezza delle tappe ormai acquisita per esperienza.
Temperatura piacevole, leggera brezza mattutina anche se sapevo che dava acqua nel pomeriggio. Ma sappiamo benissimo tutti quanti che si affronta una cosa alla volta e non ci dobbiamo preoccupare troppo del futuro ma essere comunque pronti ad accoglierlo nella sua positività ed anche nella sua negatività.
Mi ha fatto uno strano effetto iniziare a rivedere i posti dai quali sono passato l'anno scorso; riconosco alcuni dettagli ma ne scopro di altri e questo è sempre una cosa piacevole perchè rende già di per sè diverso il cammino stesso da quello già fatto.
Si respira a pieni polmoni l'odore del mare, della salsedine, delle alghe lasciate sugli scogli da un  mare che una volta al giorno si ritira con la bassa marea per poi riscrescere nel momento dell'alta marea. E' un arrivederci e mai un addio perchè l'acqua tornerà sempre a bagnare questi scogli e a rendere dura e compatta la sabbia sulla quale si riversa con abbondante schiuma.
Al largo giovani a cavallo delle loro tavole sfidano non tanto l'altezza delle onde quanto sicuramente il freddo delle acque alle quali, prima o poi, ci avvicineremo anche noi. Ricordo che l'anno scorso i dolori ai piedi per essere stati appena bagnati dalle acque, furono notevoli ma sappiamo benissimo che fanno bene per la circolazione!
Siamo arrivati quindi a Labruge dopo una tappa di 24 chilometri. Niente male per iniziare a testare non tanto la nostra forza di volontà (avremo occasioni più pesanti di quella di oggi) quanto i vari dolorini suddivisi tra quelli conosciuti e quelli occasionali che si presentano all'improvviso o comunque con poco, pochissimo preavviso!
E comunque anche si ci "avvisassero" non potremo farci niente se non accoglierli e gestirli.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.
La partenza.
Lungo strada.

03 settembre 2023

Prima turisti, ora pellegrini.

Sono finiti i tre giorni nella città di Porto. Abbiamo camminato come semplici turisti, incrociando di tanto in tanto persone con lo zaino e pellegrini in cerca delle freccie gialle simbolo e bussola di ogni cammino.
Turisti, dicevo, perchè avevo programmato di essere tali per un paio di giorni prima di iniziare a camminare. Paolo, Graziella e Monica non erano mai stati a Porto e quindi ne abbiamo approfittato.
Era palpabile, dentro di noi, la voglia di iniziare a camminare con lo zaino in spalla; è una spinta e un desiderio emotivo che una volta tornato a Firenze avrò ancora per molto tempo.
Oggi, Domenica, ultimi giri per la città ma soprattutto S. Messa in Cattedrale e apposizione del primo timbro sulla nostra credenziale; è il segno che domani si inizia; è il via ai pensieri, alle viste dei paesaggi definiti dall'oceano, alle preghiere e ai desideri di ciascuno di noi.
Non è un'avventura, non è una prova di forza, non è una passeggiata: è un partire con sè stessi e da sè stessi per arrivare anche ad altri ed è quindi un'esperienza spirituale, di mente e di cuore.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.

31 agosto 2023

Si dorme poco, come i bambini prima di una partenza.

 Proprio così: le mie ore di sonno in questi giorni si contano veramente sulle dita di sole due mani, non di più! Il tempo non passa, si contano i giorni, si contano le ore che mancano alla partenza e ricordo con piacere quando queste cose avvenivano da piccoli quando si andava in vacanza in campagna per tutta l'estate o al mare in colonia (questa mi piaceva meno, molto meno).

Lo zaino è pronto; controllato e ricontrollato perchè non si è mai sicuri di aver messo tutto o di non aver tolto le ultime cose superflue che alleggeriscono il peso totale. Sono pronte le scarpe che quest'anno mi hanno fatto impazzire per la difficoltà di trovarne un paio adatto non solo al cammino ma all'inserimento dei plantari che obbligatoriamente mi dovrò portare dietro. Il dolorino alla pianta del piede destro non perdona e la metatarsalgia imperversa quotidianamente; ma mi affido a quella dimensione nuova nella quale si entra subito dopo aver fatto il primo passo della prima tappa del cammino. Ah, dimenticavo: da venerdì a domenica saremo turisti a Porto ed inizieremo quindi a camminare da lunedì 4 settembre diventando pellegrini a tutti gli effetti!

Permettetemi di ringraziare i miei compagni di viaggio perchè da mesi con loro abbiamo pensato e costruito questo cammino e perchè da mesi si sono preparati sia fisicamente che mentalmente. Sono stati costanti in tutto questo nonostante alcune difficoltà proprio di carattere fisico e le legittime paure nel non sentirsi mai pronti ad affrontare questa esperienza.

Ma ogni cammino inizia sempre con il primo passo e loro lo hanno fatto tanti mesi fà ed ora è arrivato il momento di dare a questo primo passo un'anima e un corpo oltre ai tanti desideri e alle tante preghiere. Quindi grazie a loro e grazie a tutti coloro che ci seguiranno a distanza; una distanza, credetemi, che molte volte si annulla se le persone più che nello zaino le porti nel cuore.

Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.



25 agosto 2023

Chi siete? dove andate? cosa portate?.....

Prendendo in prestito un famoso frame di un film con Troisi e Benigni, potrei iniziare a darvi alcune risposte alle domande che il titolo del post evidenzia.

Ridendo e scherzando direi che potremo essere veramente cinque pellegrini un po' malandati che cercheranno di arrivare a Santiago! Per la verità il gruppetto è sì eterogeneo come esperienza ma sicuramente e senza ombra di dubbio è un bel gruppo di Amici.

Ci conosciamo da sempre e da sempre abbiamo coltivato interessi comuni, condiviso altri comuni amici e questa volta ci siamo detti di fare una nuova esperienza che, nel caso specifico, per Paolo, Graziella e Monica è veramente la prima esperienza sul Cammino di Santiago. Siamo fisicamente in cinque ma spiritualmente saremo in sei perchè anche Marco, marito di Monica, che ci ha lasciato prematuramente, sarà con noi. Per questo e non solo per questo l'esperienza quest'anno sarà particolare, molto particolare.

Monica ha superato le paure iniziali; i dubbi; le incertezze. Chi non ne avrebbe! Ma ne abbiamo parlato, si è preparata nella testa e nel fisico mentre nel cuore non ne ha bisogno. Paolo e Graziella non sono nuovi ad avere lo zaino sulle spalle ma Santiago è un'altra cosa e quindi anche per loro è come se fosse la prima volta. Io e Paola non ci consideriamo dei veterani del Cammino: si è vero gli abbiamo fatti più di una volta ma tutte le volte sono stati diversi: nel tempo, nello spirito, nelle dediche, nei compagni di viaggio.

E proprio dei compagni di viaggio avuti fino ad oggi che portiamo nel cuore i ricordi più belli: Loris e Mirella quest'anno non saranno con noi ma sappiamo che leggeranno, scriveranno, ci penseranno. Grandi amici, grandi pellegrini, grandi anime in perenne cammino di spirito e di cuore.

Quest'anno andremo sul Portoghese. Già fatto l'anno scorso, ho ritenuto che fosse il cammino più "facile" come prima esperienza per i nostri amici. Sedici tappe con lunghezze abbordabili salvo un paio un po' più lunghe. Il gruppo, l'insieme della forza che ciascuno di noi sprigionerà, sarà di aiuto a chiunque di noi fosse in difficoltà. Porto - Santiago quindi: 300 chilometri la maggior parte dei quali lungo e sulle spiagge, o su passarelle di legno che corrono sulle dune con una vista stupenda sull'Oceano.

Con noi portiamo l'amico di sempre, il nostro zaino, nel quale abbiamo già iniziato a mettere le cose essenziali per avere sempre meno peso sulle spalle. Ma non sono queste le cose importanti seppur necessarie. Le cose importanti che portiamo con noi sono i pensieri, nostri e di altri; i sogni e le preghiere, nostre e di altri; i ricordi, nostri e di altri; gli amici, di tutti! Ecco perchè sicuramente non saremo neppure sei ma tanti, tanti di più. Perchè ciascuno di noi ha affetti, amici, conoscenti, da portare con sè nel proprio zaino e nel proprio cuore.

Ed ecco quindi, di seguito a tutto ciò, il senso del mio personale cammino: porterò con me tutti i colleghi scomparsi che in più di quarant'anni di lavoro ho avuto la fortuna di incontrare e vivere appieno sulla mia strada e nella mia vita. Sarà dedicato a tutti loro il mio cammino e non ho bisogno di portarmi dietro fotografie perchè sono persone che ho veramente vissuto e di cui porto un'immagine indelebile dentro di me. E' un modo di ringraziare per la pensione alla quale sono giunto da poco.

Sarà ancora una bella, bellissima esperienza!

Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.


  

22 agosto 2023

Dall'arrivo di un anno fa alla partenza di quest'anno

 Sembra quasi che questo blog sia fatto soltanto di partenze e di arrivi! Mi fà questa impressione visto che sono io a scriverci sopra e che l'ultimo post parlava del nostro arrivo a Santiago l'anno scorso e che invece questo post di ora vi invita a partecipare alla nostra partenza di quest'anno.

Ripartiamo quindi ma sapete benissimo che sia ogni partenza come ogni arrivo come ogni cammino che abbiamo percorso, non è mai stato e non è uguale a quello dell'anno precedente. Sia per le persone con le quali lo fai, sia per lo spirito con il quale ti presenti a fare il primo di una serie infinita di passi, sia per le motivazioni per le quali e con le quali camminerai per tanti giorni.

Questo cammino devo dire si presenta con tanti veramente tanti aspetti diversi dai precedenti e sono sicuro che tutti quanti ci daranno una spinta in più o un'occasione di riflessione in più; partendo se vogliamo anche da una cosa banale (per lo meno per il cammino): lo faccio da pensionato! Proprio così: dal 1 luglio ho chiuso la parte della mia vita che è stata scandita dal lavoro e mi sono affacciato ad una nuova realtà che, credetemi, ancora non ho messo completamente a fuoco. Ho chiuso un capitolo, è vero, ma sò per certo che non chiuderò mai i ricordi che hanno contraddistinto 42 anni di servizio e soprattutto i tanti amici (colleghi) che ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada.

Quindi non è una strada completamente chiusa. Lo capirete quando vi scriverò a chi sarà dedicato il mio cammino di quest'anno. Per adesso vi lascio senza darvi volutamente altri dettagli. Ma tornerò nei prossimi giorni perchè dovrete sapere perchè, con chi e come inizierà questa nuova esperienza.


Buon Cammino. Nicola.