07 settembre 2023

Sassi tondi e spigoli.

Carissimi,
il titolo del post lo capirete dopo, durante la lettura di queste righe. Dirvelo subito cancellerebbe non una sorpresa ma l'attenzione ad una riflessione.
Prima tappa lunga; la seconda ci aspetta domani. Ma andiamo per ordine. Partenza da Exsposende e arrivo a Viana do Castelo dopo 27 chilometri di un percorso misto tra passerelle di legno, dune di sabbia, strade in pavè e finalmente un bellissima e grande spiaggia.
Se in questa tappa cercate le frecce gialle per avere conferma della giusta direzione, potete scordarvele! Anche l'anno scorso ho utilizzato le tracce sul telefono, senza le quali saremo ancora a girare in sù e in giù! E non basta dire o scrivere di "tenere l'oceano sulla sinistra"!!!
Sapevo comunque di questa difficoltà avendola già vissuta con Loris, Mirella e Paola ma sapevo anche che saremmo passati in una parte del cammino che, a mio modo di pensare e di vedere, è una delle parti più belle e rappresentative del cammino portoghese stesso.
E così, zigzagando tra dune e sentierini di sabbia siamo arrivati al primo tratto di spiaggia sassosa, dove ciottoli di varie dimensioni la fanno da padrona. La voglia è sempre stata quella di mettersene qualcuno nello zaino ma sarebbe difficile la scelta e non indifferente il loro peso.
Ho fatto però la mia personale riflessione che dà, se vogliamo, il titolo al post; ed è una riflessione che condivido volentieri con voi perchè sul blog ho sempre fatto così.
Pensavo alla rotondità di questi sassi, alla loro levigatura; al fatto che il mare li abbia plasmati giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, senza un attimo di sosta. E pensavo alle mie spigolature caratteriali o ai miei spigoli mentali e riflettevo sul fatto di quanto sarebbe bello farsi plasmare fino a diventare lisci e tondi, senza spigoli, senza ostacoli, senza catene (aggiungo io). 
Chiederete: da chi? Me lo sono chiesto anche io ma lascio a ciascuno di voi la risposta perchè penso che sia una risposta molto personale e che la stessa possa abbracciare vari pensieri e varie idee.
Paola l'altro giorno mi diceva (e mi faceva notare) che la mattina sono serio, pensieroso, troppo intento a pianificare, controllare, verificare. E' vero: è un mio bello spigolo, che ha sì delle motivazioni ma che alcune volte possono essere interpretate non correttamente. Però era vero; ho ripercorso mentalmente quella mattina e mi sono reso conto che aveva ragione. E allora la mia levigatura può venire in questa occasione da Paola.
Proseguendo il cammino siamo poi giunti alla spiaggia di sabbia, dura o polverosa, di una grandezza e di una bellezza difficile da descrivere con una o più fotografie figuriamoci con le sole parole!
Avevo la mia ombra riflessa davanti e vedevo chiaramente la "gobba" del mio zaino e le fedeli amiche bacchette. Era come se fossimo in due a camminare. Poi mi sono voltato e non vedevo più l'ombra ma soltanto le mie impronte che di lì a poco sarebbero state cancellate dal mare o sovrapposte da altre scarpe magari di altri pellegrini. Cammini in avanti e lasci segni al tuo passaggio; ora sono delle semplici orme, domani in altre occasioni potrebbero essere cose più concrete e più durature. Ma qualcosa lasci sempre! Qualcosa devi sempre lasciare!
Monica, camminando a fianco, mi diceva che a Marco sarebbero piaciute queste spiagge infinite, dove poter camminare per ore e potersi perdere nel suono delle onde, nel profumo del mare, nella vista dell'infinito. Penso anche io che Marco le avrebbe non solo apprezzate ma vissute, perchè le cose vanno vissute altrimenti sono delle meteore che passano ma non lasciano nulla.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.

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