09 settembre 2023

Dolori, sudore, lacrime, emozioni, condivisione.

Carissimi,
vi devo due giorni di cammino e non sarà facile. Non sarà facile perchè si sono sommate tante di quelle cose che sarà difficile raccontarvele senza rischiare di creare un elenco della lavandaia (con tutto rispetto per tale lavoro).
Eravamo rimasti alla quarta tappa fatta che era la prima lunga tappa; la seconda sarebbe stata il giorno dopo. Sofferenza per la lunghezza sicuramente ma grossa determinazione da parte di tutti per portarla in fondo.
In queste circostanze il Cammino ti fà scoprire delle risorse personali che neppure immagini di avere; puoi fare tutta la preparazione fisica che vuoi prima di partire ma poi sarà il Cammino a darti anche le energie per affrontare la strada lunga o le difficoltà.
Le note negative iniziano la sera del quarto giorno appunto, quando scopro di avere delle bollicine rosse in qua e in là con un evidente e fastidiosissimo prurito. Quest'ultimo aumenta con il passare del tempo e la nottata l'ho fatta in bianco per l'impossibilità di allontanare il pizzicore e con lui la voglia di grattarsi.
Mi alzo la mattina seguente completamente imbambolato oltre che ancora più pieno di bolle e bollicine. Ma si parte per la seconda giornata lunga da un punto di vista chilometrico. Il mio morale a terra; il pizzicore che non ti fà pensare ad altro ma soltanto alla voglia di fare qualcosa che sai che non puoi fare; l'interrogativo su cosa possa aver scatenato questa eruzione cutanea così devastante.
Partiamo e mi sforzo di pensare ad altro; devo pensare ad altro! Il paesaggio facilita l'allontanamento dei brutti pensieri e il riposizionamento mentale sui giusti binari ma sapevo che non sarebbe stata nè facile nè continuativa.
Ci pensa il Cammino e questa volta ci ha pensato tramite Monica che a un certo punto si è fermata, si è levata lo zaino e ha lasciato il SUO sasso, dedicato a Marco, in un punto della scogliera.
E' sparito immediatamente il dolore, il prurito, la rabbia, la stanchezza della notte in bianco: il Cammino si era impossessato nuovamente di me e di tutti i miei compagni di viaggio.
Con il cuore ho accompagnato Monica, con le mani gli ho sostenuto lo zaino, con il pensiero sono andato al mio Amico e ancora una volta ho ringraziato per questi momenti.
Piangeva Monica, piangiavamo noi. Ma non era un pianto di liberazione; era un pianto di condivisione, di vera condivisione!
Sapete benissimo che sul Cammino si piange, si versano lacrime. L'ho scritto tante volte su questo blog. Io ho pianto tante volte nei tanti cammini fatti e non mi sono mai preoccupato di farlo perchè è sempre stata una condivisione. Si piange per il dolore, si piange per la fatica, si piange per la lontananza dagli affetti, si piange per le persone che non ci sono più e per tutti coloro che sono nei nostri zaini. Sono lacrime di gioia anche se può sembrare una contraddizione.
Abbiamo proseguito. Il mio capo chino nascondeva gli occhi che ancora luccicavano e l'inevitabile appannatura degli occhiali. Marco ha trovato un posto sul suo Cammino, davanti a quell'oceano che lo avrebbe rapito con gli occhi e con il cuore. Marco è diventato parte integrante del Cammino oltre che delle nostre singole entità.
A otto chilometri dal fine tappa, fermi a mangiare qualcosa, mi si chiudono gli occhi dalla fatica e dal sonno. Accetto mio malgrado il consiglio degli amici di prendere un taxi e così faccio arrivando prima di tutti a Caminha.
Termina la mia giornata con la visita ad una seconda farmacia dove ho preso pomata cortisonica e un similare del Bentelan. Vediamo come evolverà la situazione.
Stamani siamo ripartiti; la nottata mi ha dato la possibilità di recuperare un po' anche se resta alto a momenti e in zone diverse il fastidio. Devo stare attento al sole e questo per fortuna oggi è venuto fuori nel primo pomeriggio.
Con oggi abbiamo finito il Cammino in terra portoghese e siamo entrati ufficialmente in Spagna con tre minuti di barchetta alle otto di mattina. Terminate le spiagge grandi, inizia la predominante della scogliera ma già domani ci possiamo rifare. Siamo quindi arrivati a Puerto de Mougas dove avevo promesso ai miei amici di vedere uno splendido tramonto dagli scogli davanti al campeggio che ci ospita oggi. E il sole è venuto fuori e anche questo non è un caso.
Tutto qui. Vi sembra poco? A me sembra tantissimo ma sono sicuro che avremo ancora delle cose belle da vivere e, spero, da farvi leggere anche a voi tutti.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.

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