29 aprile 2018

Il compagno di viaggio non è quello che ti capita, nè quello che ti scegli, ma quello che alla fine ti trovi accanto

Tra una settimana saremo già a camminare, avremo già mosso i primi passi su quel cammino che speriamo possa portarci il 10 giugno ad entrare in quella meravigliosa piazza a Santiago.
Lo zaino è lì, da giorni; pronto a essere contenitore di poche cose materiali ma di tante cose invece spirituali e come tutte le altre esperienze fatte, ora inizio veramente ad avere paura, quella paura sana che non ti fà pensare a cosa stai facendo ma a se sei in grado di farla.
Non è tanto la preparazione o la non preparazione fisica che mi porta a temere la partenza, quanto le tante cose, pensieri, preghiere e persone che porterò dentro di me.
E' innanzitutto il cammino di mio padre; lo dedico a lui che ci ha lasciato in una fredda giornata di dicembre. E parto proprio con quell'immagine dell'anno scorso, prima di avventurarmi verso Santiago, quando mi abbracciò e mi tirò a sè; non l'aveva mai fatto e ho camminato per tutti gli 850 chilometri con questa immagine nel cuore. Non avrò più fisicamente questo abbraccio ma l'immagine sua e del pezzo di vita che abbiamo vissuto insieme sarà sempre con me.
Parto libero da altri impegni; non ci sono le scatoline per raccogliere fondi per la mia Tanzania ma tutti i bambini di Hombolo saranno con noi; mi devo ricaricare anche per dare a loro, in futuro, il massimo di me stesso.
E poi ci sono i miei tanti errori, le mie tante omissioni; soprattutto di questi ultimi tempi. Errori che hanno inciso profondamente, che hanno aperto ferite che spero di poter rimarginare, sicuramente non da solo, ma con l'aiuto stesso che la Strada ti dà e, con lei, Colui che mi guida.
Avrò tempo per riflettere: tanto, veramente tanto; ma è quello di cui ho bisogno ed è quello che sto cercando. In più il silenzio: quello che in certe occasioni mi è mancato ed in altre dove avrei fatto meglio ad averlo con me per tacere.
E poi ci saranno i miei compagni di viaggio: Cinzia per la prima settimana, Alessandro per le prime due e poi Paola, Loris e Mirella per il resto del tempo. Un gran movimento di amici ma è anche quello che darà sale a questa nuova esperienza.
Buon Cammino.
Nicola