25 febbraio 2012

Anche questa avventura inizierà con il primo passo

Proprio così: il primo passo. Quante volte ho avuto timore nel farlo e tutte le volte sono state invece esperienze meravigliose. Mancano sessanta giorni alla partenza mia e di Loris e più questo tempo si accorcia e più nascono le incertezze, le paure, i dubbi: la paura di fare quel primo passo!

Questa volta è tutto nuovo: l'amico con il quale condividerò l'esperienza, il cammino, il chilometraggio, i luoghi che attraverseremo. E sarà nuova anche la motivazione per cui parto: non solo per me ma per i bambini della Tanzania del villaggio di Pugu. Scriverò più avanti su questa iniziativa che per me è importante quanto tornare a Santiago, quanto tornare a camminare con Loris con il quale ho condiviso l'anno scorso tutto il pellegrinaggio da St. Jean.


La Via della Plata. Mai fatta; soltanto guardata sulle guide o sulle carte. Un lungo cammino, un lungo e lento camminare che in 42 giorni dovrebbe portarci in quella piazza a Santiago già solcata altre volte ma sempre con persone diverse, con motivazioni diverse, con cuore e spirito diversi. Ma poi, in sintesi, tutte queste diversità si riuniscono in una unica parola che le racchiude tutte e ne racchiude altre ancora: Amore!


Amore per la natura che incontriamo, per le persone che conosciamo per strada; amore per il silenzio che ci sarà compagno, amore per quel lieve rumore di sassi calpestati; amore per quello che porteremo in spalla, per la gioia dell'alba e del tramonto; amore per la Preghiera e per tutti coloro che in essa ricorderemo; amore per i familiari e gli amici che lasciamo a casa; amore per quelle gocce di sudore che cadranno in terra e per quelle di acqua che addolciranno la calura del giorno; amore per il mondo e per la vita: senza uno di questi non esisterebbe nulla e nel nulla il buio è perennemente nero.