14 maggio 2021

Tutti a Santiago!

 Carissimi,

siete tutti arrivati a Santiago! E oggi mi avete dato una discreta spinta per arrivarci anche velocemente. Non abbiamo fatto le corse, ma come sempre le gambe sono andate un po' per i cavoli loro aumentando non di poco la media della "velocità"! In verità non si corre ma i 4 chilometri fatti ieri invece di oggi ci hanno dato la possibilità di arrivare prima del previsto.

I pensieri, i ricordi poi hanno fatto il resto. Tutti a Santiago quindi e fate conto nella foto mia e di Donata davanti alla Cattedrale di vedervi tutti quanti accanto a noi: chi in piedi, chi sdraiato, chi in posizione da squadra di calcio, chi sulle spalle di un altro e così via.

Tutti quanti, tutti insieme. Ed è arrivato anche Marco, il Geom. Marco, non portato tanto e solo da me ma sospinto dalla sua meravigliosa classe VB, accompagnato da Monica, Simone e Silvia e da tutti i suoi amici. Questa è la vera unione e questa è la vera condivisione! Un cammino durato tre anni; un passo dopo passo sognato, desiderato, sofferto, realizzato.

Anche questo è il vero cammino e ogni cammino inizia con il primo passo: ed era maggio 2019. La speranza, la fatica, la paura, l'incertezza, il covid e tutto quello che ha comportato. Ma alla base c'era il cuore e quel primo passo che volevo fare, per Marco e con Donata.

La Compostela dedicata a Marco è la conclusione del cammino ma è l'inizio di un qualcosa che tutte le volte si propone in maniere e forme diverse e tutte le volte mi interroga e mi stimola. Ho mia nipote di tre mesi a casa che mi aspetta; ho Paola che da sempre mi vede partire e ritornare; ho Monica, Simone e Silvia che voglio abbracciare; ho la mia classe di geometri che spero di rivedere presto; ho persone da aiutare, amici da rincontrare, persone a cui chiedere scusa ed altre da ringraziare.

Il cammino è soltanto all'inizio.

Grazie di aver camminato con me e con Donata.

Un abbraccio.

Buon Cammino (il vostro).

Nicola.






13 maggio 2021

Bagnati ma felici.

 Carissimi,

bagnati! Bagnati anche in questi ultimi due giorni eppure siamo felici, non voglio dire come due bambini ma felici.

Felici non di essere arrivati ad un giorno dalla mèta, ma felici di aver superato anche i momenti più difficili sotto la pioggia in questi due giorni che ci hanno separato dall'ultimo mio post.

Non abbiamo avuto tregua: la pioggia è scesa copiosa come abitualmente succede in questa terra di Galicia e il vento ce l'ha sbattuta in faccia sia da destra che da sinistra. Ciò nonostante abbiamo camminato e l'abbiamo fatto non per spirito eroico o similare ma per rispetto al Cammino, per capire ancora di più e ancora meglio cosa è il Cammino e le avversità che si possono incontrare nel percorrerlo.

Ho sempre detto che il Cammino è il Cammino della vita (e non lo dico soltanto io) e che quindi dobbiamo far fronte alle avversità, agli inconvenienti oltre che a nutrirci delle cose meravigliose e delle opportunità che il Cammino stesso ci offre.

Abbiamo raggiunto la pietra miliare che indica i 100 chilometri a Santiago; foto di rito e poi due giorni di solitudine e silenzio. Sono i due giorni, le due tappe più isolate di tutte e viverle con la pioggia ha dato un ulteriore senso alla situazione che ci circondava. Noi, la pioggia, il vento, i boschi, i campi coltivati e basta. Nè macchine nè, purtroppo, pellegrini. Noi con i nostri pensieri, con i vostri messaggi, con le nostre preghiere, i vostri sogni, le vostre richieste. Noi con i nostri ricordi, con la paura di tornare a casa, con la paura di rimanere sul Cammino. Contraddizioni ma anche tanta serenità.

Stasera sarà l'ultima notte sul Cammino. Non ho mai fatto resoconti: nè stanotte nè domani o dopodomani. Ho sempre rivisto le immagini dei giorni precedenti; in questo caso dei due anni prima e di queste due settimane. E' un lungo percorso temporale ma i ricordi, le immagini non si sono assolutamente sbiadite. Non è mai successo neppure per i cammini più vecchi. Disteso nel letto rivedrò i miei passi con Donata, le risate, le difficioltà, il mare, il sole, la pioggia. Rivedrò i piccoli borghi attraversati, i paesaggi a perdita d'occhio, la linea dell'orizzonte dell'oceano e il sapore di salsedine che respiravamo lungo la costa.

Tutto questo in una notte, nell'ultima, ma consapevole che domani sarà uguale e dopodomani lo stesso. Se vivi le cose e le persone con il cuore le portari sempre con te e anche loro non se ne andranno mai.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola.







11 maggio 2021

Ci guarderai dal bosco.

 Carissimo Marco,

ti sarebbe piaciuto questo luogo, questo bosco e la chiesetta al suo interno. Ti sarebbe piaciuto il silenzio che circonda qui ogni cosa, il muschio sulle pietre e il torrente che scorre poco lontano.

Per questo ho scelto questo posto; per questo l'ho "fatto mio" ma l'ho condiviso con te, con Donata e con tutti gli amici. Ho guardato a destra e sinistra, ho girato intorno a questa chiesetta, poi gli occhi si sono posati su questa piccola nicchia nel muretto di pietre e ho detto dentro di me: questo è il punto giusto. Mi batteva il cuore in tutti quei minuti che ho impiegato a camminare, a guardare, a scrutare e nello stesso tempo a pensarti.

Ti avevo promesso che saremmo tornati sul Passo Pordoi sulle Dolomiti, magari non a piedi o in bicicletta ma saremmo comunque tornati a rivedere quel luogo che fu mèta di una nostra vacanza da campeggiatori un po' improvvisati. Ma a quei tempi non ci spaventava nulla. Poi la paura è arrivata tutta insieme ma hai avuto al tuo fianco una famiglia stupenda e degli amici con la A maiuscola.

Già, la tua famiglia. Sai, siamo stati in questi giorni sempre in contatto con Monica. Abbiamo condiviso i miei passi ma anche i suoi, i miei ricordi ma anche i suoi, abbiamo sicuramente pianto interiormente mentre io oggi l'ho fatto concretamente e anche ora che scrivo in un angolo di una stanza accanto alla stufa non posso fare a meno di farlo.

Orgoglioso di averti avuto come compagno di classe, orgoglioso di averti avuto come amico, orgoglioso di averti presentato a Monica quando, giovani giovani, eravamo tutti in cerca dell'anima gemella. L'ho trovata io come l'hai trovata te e il frutto di questo amore è la tua famiglia.

Non ti ho lasciato in un posto qualsiasi; oltre alla bellezza del luogo, della sua serenità, è un luogo dove tutti i pellegrini si fermano e proprio da lì e proprio te potrai guardarli e guidarli perchè la conchiglia parla di santiago e perchè quel crocifisso per me abbozzato parla di te, della tua vita passata e di quella attuale.

Ci guarderai tutti; lo hai fatto per primi con me e Donata oggi, lo farai con tante altre persone e questo mi consola pur nei ricordi che certe volte portano dolore. Avrai un occhio di riguardo per coloro che saranno in difficoltà nel corpo e nello spirito e chi vorrà ne trarrà beneficio.

Siamo ripartiti dopo un ultimo pensiero e il silenzio ci ha nuovamente investito e il bosco ci ha nuovamente accolto; il vento parlava di te e ho ancora di più ho capito che non ero solo. Grazie amico mio.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola.





10 maggio 2021

Ringraziare, solo ringraziare.

 Carissimi,

altri due giorni di cammino scanditi dalla pioggia e da una temperatura che è scesa notevolmente. Ci si attrezza con quello che abbiamo e si cammina.

La Galicia ci offre come sempre i suoi passaggi tra i boschi, alternadoli a pascoli e a rusclli da attraversare. Anche con la pioggia riusciamo a vedere tutto questo e a renderci conto delle meraviglie che stiamo attraversando. Avendo tutto al rioaro nello zaini, le foto non sono tantissime perchè ogni volta dobbiamo tirare fuori il telefono dalla busta stagna che lo contiene. Comunque ci proviamo.

Siamo sempre più in campagna; a parte ieri che Vilalba ci ha accolto nella sua piccola cittadina. Il tempo comunque non l'ha popolata più di tanto. Da oggi invece fino a Santiago ci fermeremo in posti sperduti dove sembra che anche il tempo si sia fermato. Poche case e si spera sempre in un bar aperto.

Di quest'ultimi purtroppo ne abbiamo trovati veramente pochi aperti rispetto a due anni fà ma la situazione covid e sicuramente anche l'assenza totale dei pellegrini, li ha portati a stare chiusi o ad aprire ad orari che non vanno d'accordo con i tempi di chi cammina. Ce ne facciamo una ragione anche se bagnati sarebbe utile potersi fermarsi a ritirare un po' sù la temperatura.

Ma si ringrazia per quel poco che troviamo; si ringrazia per le due ore di pioggia rispetto alle cinque totali di cammino; si ringrazia per quelli sprazzi di sole che ogni tanto (ma tanto) fanno capolino dalle nuvole grigie o nere. Si ringrazia per quello che vediamo, per quello che ricordo dei precedenti cammini.

Si ringrazia per il dito che fà un dolore sopportabile e per non avere altri dolori o acciacchi. Si ringrazia per coloro che ci aspettano a casa, per gli amkci che scrivono, per coloro che leggono queste righe e le condividono a distanza spiritualmente.

Domani sarà un giorno speciale: ringrazieremo per Marco e lasceremo un segno di lui su questo cammino perchè Marco arriverà si a Santiago ma si fermerà anche in un luogo particolare, a dare conforto a tutti gli altri pellegrini che passeranno nel tempo, a ricordare loro che il Cammino, quello della vita, è gioia e sofferenza e che entrambe vanno affrontate a viso aperto ma sempre con il cuore in mano.  

Non sarà quindi un giorno "normale" ma non sarà il tempo atmosferico a stabilirlo ma bensì un lento andar di passi, uno dietro l'altro, a ricordare qualcosa, a ricordare Marco che porto sempre con me.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola.





08 maggio 2021

Tutto in solitudine...ma non siamo mai soli!

 Carissimi,

è bello essere salutati come vecchi amici e chiamati per nome da chi gestisce l'ostello che ci ospita. E' la terza volta che ci fermiamo qui e quindi la nostra è più un'amicizia nata che un solo e semplice alloggio per la notte.

Un sole splendido ci ha abbracciato anche stamani mentre da tre giorni il vento continua a limitare i nostri movimenti già limitati per zaino e altre cose. Soffia di lato, trasversale oppure frontale ma mai una volta che abbia soffiato di schiena aiutandoci nel camminare! Ma ha allietato il caldo che sicuramente avremmo avuto durante le prime ore del pomeriggio nelle quali ci troviamo a camminare.

Già: camminare. Oggi completamente in solitudine ma non solo per assenza di pellegrini (che ormai è consolidata da giorni) ma anche per il territorio che abbiamo attraversato e che ci ha accompagnato per 24 chilometri salendo da quota 140 fino ai 570 del paesino di Abadin dal quale vi scrivo.

Continuamente in salita; costante ma sempre salita. Vedevamo le pale eoliche in lontananza e siamo poi arrivati a raggiungerle e a superarle. Sono uno dei punti di riferimento costanti di questa parte del cammino. Gli altri siete voi, non presenti fisicamente ma sotto le molteplici forme di cui siete capaci di farvi "sentire". 

E con queste svariate forme e dialettica avete sorretto il sottoscritto in tutta questa giornata con quel dito che ieri minacciava la sosta e oggi ha dato un momento di tranquillità dal dolore.

Messaggi audio, scritti, immaginette: è arrivato di tutto e questo tutto mi ha fatto compagnia per la nottata pensierosa e per la giornata di oggi. Grazie. Ho messo anche queste cose nel mio zaino e con loro camminerò anche domani rileggendole nei momenti nei quali potrei ritrovarmi in difficoltà.

Donata ieri ha capito sicuramente la situazione e ha sempre glissato sul chiedermi come stavo. Io invece le chiedo spesso se va tutto bene: premura di babbo o non so cosa. Già dagli anni precedenti ho visto che abbiamo lo stesso passo e questo ci consente di camminare accanto, parlare, condividere e farci anche delle risate perchè le situazioni, i ricordi, i fraintesi non mancano.

Spensierati? Non come si dice di solito. No, non si può essere spensierati sul cammino perchè i pensieri ti accompagnano ad ogni passo, ad ogni folata di vento, ad ogni suono della natura dalle foglie al cinguettio. Si pensa. Tanto. E' una componente del cammino e forse lo riacquistiamo proprie in queste circostanze perchè nella vita di tutti i giorni i ritmi sono completamente diversi. Ma anche questi ritmi fanno parte della nostra vita e del nostro cammino, basta dargli la giusta misura e valenza. Qui, come in Tanzania, tutto cambia, tutto si modifica ma tutto continua comunque a fare parte di me. Per sempre.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola.





 

07 maggio 2021

E quando arrivano le difficoltà, si pensa agli amici.

 Carissimi,

proprio così: si pensa agli amici, a quelli a casa come a tutti coloro che sono nello zaino. Altre due giornate bellissime ma scandite anche da un dito malconcio che ieri mi ha fatto male e che anche oggi, con una tappa di 20 chilometri, non mi ha dato tregua in quanto a dolore.

Andando per ordine ieri abbiamo definitivamente salutato il mare con l'ultima spiaggia sulla quale siamo scesi per imprimere un ricordo migliore. Devo dire che è stato malinconico pensare che per tre anni questo mare ci ha accompagnato e che ora, con un semplice sentiero che si addentra nei boschi, non rivremo più. Ho ripercorso nel tempo che siamo stati in spiaggia, tutti i momenti vissuti con Doanta e con questo mare; a volte aclmissimo, a volte impetuoso; a volte allungato per la marea, a volte ristretto; ma è stato comunque un fedele compagno di viaggio.

Con il passaggio sul ponte che divide le due provincie siamo ufficialmente passati dalle Asturie alla Galicia; e questo territorio sappiamo che non solo sarà molto diverso ma che ci porterà a Santiago. Ci vorrà ben altro per arrivarci oltre al territorio perchè il dito, questo piccolo mignolo del piede destro, dovrà darmi una mano per quanto nelle sue possibilità.

Si cammini zoppi e questo può portare ad altri problemi; oggi è stata veramente una sofferenza ma pensavo a tutti voi nel mio zaino e scherzando mi immaginavo che qualcuno avesse portato aggiunto qualcosa di più pesante! Problemi, desideri, sogni, richieste, paure; ogni cosa ha un suo peso ma lo porto volentieri se può servire a qualcuno e a qualcosa.

E' vero, ho pensato più intensamente a Marco perchè il mio mignolo diventa un nulla rispetto alla sua esperienza. Ho pensato alle vesciche di Mariella che in qualche maniera ci hanno fatto conoscere 10 anni fà e ho pensato alla sua sofferenza ma anche alla sua determinazione.

Anche Marco soffriva ma non mollava! Non è da tutti ma è sicuramente un insegnamento per tutti.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola.

 





05 maggio 2021

Zaino in spalla...e via.

Carissimi,

altri due giorni; altre due bellissime camminate; altra fatica ma anche tanta felicità.

Ieri tappa di 25 chilometri sotto un meraviglioso sole; oggi più lunga, quasi 30 con nuvole ma con il sole a momenti. La partenza di oggi è stata all'insegna dell'arcobaleno e già questo basterebbe per dare un ulteriore senso alla fatica e all'avvicinarsi sempre di più alle mèta.

Già, questa mèta. Quella piazza così tanto desiderata durante le settimane, durante i giorni, durante i chilometri. Quella piazza che via via che ti avvicini cominci ad immaginartela ma soprattutto inizi ad immaginarti come sarei te, cosa proverai, cosa e chi vorresti avere accanto a te in quel momento.

Io ho avuto sempre la fortuna di avere accanto a me persone meravigliose, conosciute per caso lungo il cammino o persone da sempre. Persone che sono diventate da sempre perchè sono entrate a far parte non di un cammino in terra spagnola ma del mio cammino di vita. Per questo sono da sempre.

E poi ci siete voi tutti, che fisicamente non siete stati e non sarete (almeno per ora) in quella piazza ma avete sempre viaggiato nel mio zaino. E Dio solo sà quanti siete e quanta fortuna ho di conoscervi tutti, uno per uno.

Marco è uno di questi; quest'anno ha un posto speciale nel mio zaino. E' la conclusione del suo cammino; è la mia fatica che non è commisurabile a quella che lui ha passato. Ma è con me; con me e con Donata e sicuramente anche con tutti coloro che lo hanno conosciuto. Ho festeggiato dentro di me lo scudetto della sua Inter; la sua squadra del cuore, lui che di cuore ne aveva uno grandissimo per tutti quanti.

Sarà dura entrare in quella piazza; per adesso penso a lui tutti i giorni, nella fatica quotidiana del camminare ma anche e sopratutto nelle cose che vedo, che sento. L'arcobaleno di stamani per me ha un senso particolare e grandissimo che forse alcuni non capirebbero ma se chiudete gli occhi per un attimo lo potrete rivivere anche voi.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola.






03 maggio 2021

E quando inizia a camminare.....

 Carissimi,

e quando cominci a camminare, entri in un'altra dimensione. Dovreste vedere come sono messo ora: provo a descrivervelo.

Al sole, sul marciapiede accanto all'hostel che ci ospita, seduto su una sedia con sulle gambe telefono e tastiera. Davanti a me due case e niente altro. Questo è Ballota; sulla strada non passa anima viva e accanto a me una persona anziana leggermente assopita!

Andiamo per ordine. Le prime due giornate; ieri con un cielo coperto di nuvole, oggi con un sole splendido e delle nuovole neppure l'ombra. La costa si è avvicinata e finalmente "siamo tornati a riveder il mare"; lo stesso lasciato l'anno scorso a settembre, con la sua costa rugosa e di difficile accesso ma con un confine dell'orizzonte infinito e irraggiungibile.

La dimensione alla quale penso è quella del pellegrino che finalmente imbraccia il suo zaino, lo sistema accuratamente sulle spalle e parte. Parte lentamente per riscaldare i muscoli ma continuerà anche dopo ad andare lentamente perchè non esiste corsa e non abbiamo nessuno che ci rincorre.

Pellegrini incontrati: nessuno e la tristezza per questa cosa è grande perchè il cammino è anche incontro: con se stessi e con gli altri. Finirà e torneremo tutti a solcare mari e terra con entusiasmo e gioia ritrovata.

Nel frattempo, sempre seduto sulla mia sedia e con la stabilità delle gambe come se fossero ingessate per non far cadere nulla, continuo a pensarvi, a riscalarmi al sole e aspettare che questo cali nel mare davanti a noi, perchè non è il primo tramonto che vediamo a Ballota. E lo stupore sarà ed è sempre grande.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola






01 maggio 2021

Ci avviciniamo sempre di più

 Carissimi,

abbiamo toccato il suolo spagnolo e con fatica siamo arrivati ieri sera a Madrid e oggi a Gijon e poi ad Aviles da dove inizieremo a camminare domenica mattina.

Un  lungo viaggio di avvicinamento; un po' stancante come sempre ma la motivazione ci tiene svegli e reattivi. Avremo sicuramente qualche problema da superare perchè sembra che abbiano ripristinato il divieto di transito da comune a comune. Questo, in pratica, vorrebbe dire che non potremo neppure camminare a piedi!

Non ne facciamo un problma per adesso; da domani vedremo cosa succede. Ritengo difficile che si possa "bloccare" due pellegrini sulla via di Santiago che camminano con i loro zaini. Come ho detto: vedremo. All'aereoporto ci hanno comunque lasciato andare dopo aver controllato tutto quello che di documentale potevano controllare.

Ci ha accolto la pioggia a Gijon ma ora che sto scrivendo si è rasserenato e sembra ch il bel tempo possa farci iniziare tranquillamente a camminare. In ogni caso, come dico sempre, non abbiamo alternativa: si cammina con qualsiasi condizione di tempo!

Lo zaino è ancora più leggero; o per lo meno questa sembra essere la sensazione. Domani con 28 chilometri lo proveremo subito. Due banane nello zaino ci sono comunque già entrate perchè domani essendo domenica non è detto che si trovino punti di ristoro aperti. Ci nutriremo con gli occhi e penseremo a tutti voi.

Un abbraccio.

Buon Cammàinio.

Nicola