08 maggio 2021

Tutto in solitudine...ma non siamo mai soli!

 Carissimi,

è bello essere salutati come vecchi amici e chiamati per nome da chi gestisce l'ostello che ci ospita. E' la terza volta che ci fermiamo qui e quindi la nostra è più un'amicizia nata che un solo e semplice alloggio per la notte.

Un sole splendido ci ha abbracciato anche stamani mentre da tre giorni il vento continua a limitare i nostri movimenti già limitati per zaino e altre cose. Soffia di lato, trasversale oppure frontale ma mai una volta che abbia soffiato di schiena aiutandoci nel camminare! Ma ha allietato il caldo che sicuramente avremmo avuto durante le prime ore del pomeriggio nelle quali ci troviamo a camminare.

Già: camminare. Oggi completamente in solitudine ma non solo per assenza di pellegrini (che ormai è consolidata da giorni) ma anche per il territorio che abbiamo attraversato e che ci ha accompagnato per 24 chilometri salendo da quota 140 fino ai 570 del paesino di Abadin dal quale vi scrivo.

Continuamente in salita; costante ma sempre salita. Vedevamo le pale eoliche in lontananza e siamo poi arrivati a raggiungerle e a superarle. Sono uno dei punti di riferimento costanti di questa parte del cammino. Gli altri siete voi, non presenti fisicamente ma sotto le molteplici forme di cui siete capaci di farvi "sentire". 

E con queste svariate forme e dialettica avete sorretto il sottoscritto in tutta questa giornata con quel dito che ieri minacciava la sosta e oggi ha dato un momento di tranquillità dal dolore.

Messaggi audio, scritti, immaginette: è arrivato di tutto e questo tutto mi ha fatto compagnia per la nottata pensierosa e per la giornata di oggi. Grazie. Ho messo anche queste cose nel mio zaino e con loro camminerò anche domani rileggendole nei momenti nei quali potrei ritrovarmi in difficoltà.

Donata ieri ha capito sicuramente la situazione e ha sempre glissato sul chiedermi come stavo. Io invece le chiedo spesso se va tutto bene: premura di babbo o non so cosa. Già dagli anni precedenti ho visto che abbiamo lo stesso passo e questo ci consente di camminare accanto, parlare, condividere e farci anche delle risate perchè le situazioni, i ricordi, i fraintesi non mancano.

Spensierati? Non come si dice di solito. No, non si può essere spensierati sul cammino perchè i pensieri ti accompagnano ad ogni passo, ad ogni folata di vento, ad ogni suono della natura dalle foglie al cinguettio. Si pensa. Tanto. E' una componente del cammino e forse lo riacquistiamo proprie in queste circostanze perchè nella vita di tutti i giorni i ritmi sono completamente diversi. Ma anche questi ritmi fanno parte della nostra vita e del nostro cammino, basta dargli la giusta misura e valenza. Qui, come in Tanzania, tutto cambia, tutto si modifica ma tutto continua comunque a fare parte di me. Per sempre.

Un abbraccio.

Buon Cammino.

Nicola.





 

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