17 settembre 2023

Ogni cammino inizia sempre con il primo passo. E si arriva ringraziando.

Carissimi,
arrivare nella piazza e piangere. E' così; anche questa volta l'emozione è stata tanta e si è manifestata e sciolta con le lacrime; di gioia, di ringraziamento per tutto quello che abbiamo ricevuto e per tutto quello che abbiamo visto e vissuto.
Nella giornata che ci ha visto proiettati verso Santiago, ci siamo meravigliati per l'alba sul fiume mentre percorrevamo in barca la Via Crucis fluviale. E poi a piedi ma con una cadenza che soprattutto negli ultimi otto chilometri si è fatta più lenta, più armoniosa nel passo.
Sembrava di non voler mai arrivare ma in realtà erano i pensieri, immagini, preghiere che mi stavano portando in una dimensione di pieno raccoglimento.
Tante persone in piazza, tanti giovani ma soprattutto tanti pellegrini felici, sorridenti, entusiasti di essere di fronte a questa Cattedrale che per tanti giorni è stata solo menzionata come una mèta, un punto di arrivo.
Ho pensato alle tante volte che sono arrivato in questa piazza: da solo, con Paola, con Marco, con Loris e Mirella, con Marcello e Cristina. E oggi con Monica, Graziella e Paolo, fedeli compagni di viaggio alla prima esperienza in terra spagnola.
Ma ho pensato a tutte quelle persone che ho portato nel mio zaino: familiari, amici, colleghi; tutte quelle persone che mi hanno affidato un loro pensiero, un loro desiderio, una loro necessità, un loro sasso da lasciare lungo la strada. Tutti quanti sono sempre arrivati a Santiago e tutti quanti hanno sempre condiviso con me fatica, sudore, gioia, lacrime.
Con Paola ci siamo guardati e ci siamo detti: "siamo un'altra volta qui!"; ma non è mai uguale alle volte precedenti; sono sempre gli stessi luoghi ma cambiano gli occhi con i quali vedi tutto quanto e le persone con le quali vivi e condividi tutto quanto.
Cambiano poi le motivazioni; e questo ha il suo compimento, la sua conclusione quando fai scrivere sulla Compostela, in memoria di chi hai fatto il tuo cammino. Così quando sulla mia hanno scritto "per i colleghi di Toscana Energia", ho avuto necessità di fare un respiro profondo, rivedendo davanti a me ciascuno di loro: Alessio, Paolo, Marco, Sergio, Federico, Roberto, Franco, Beatrice, Lucia, Massimo e tanti altri.
Non una visione al passato ma una visione al presente e soprattutto al futuro perchè questi colleghi, questi amici continueranno ad incidere nella mia vita. Sempre.
Grazie ai miei compagni di esperienza. Penso che i dubbi, le paure, le incertezze prima della partenza si siano piano piano sciolte mentre anche loro camminavano su strade, spiagge, sentieri. Era giusto averle e penso sia stato bello perderle giorno dopo giorno, affrontando lentamente il giorno che avevamo davanti e assaporando appieno tutto quello che incontravamo; anche le cose negative.
Grazie a voi tutti che avete avuto la pazienza ma soprattutto la voglia di condividere a distanza tutto quanto. Per me saperlo è sempre stato un sostegno nelle difficoltà e sapere che qualcuno di voi lo ha vissuto come se fosse realmente sul cammino insieme a noi mi riempie di gioia.
Come sempre, il cammino, quello della vita, continua e continua con motivazioni, con propositi e spero anche con qualche catena in meno o, per meglio dire, con qualcuno in meno di quelli spigoli di cui parlavo in uno dei primi post. Farsi levigare, farsi smussare, farsi modellare. Se avrò disponibilità d'animo ho tanti amici che possono scalpellare e limare il mio sasso.
Un abbraccio. Buon Cammino. Nicola.
Via Crucis fluviale.
Arrivati!

1 commento:

  1. Felice per la vostra esperienza sicuramente intensa, sentita, vissuta. A presto

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