09 maggio 2022

La parte più difficile: scrivere dell'arrivo!

 Carissimi,

è veramente la parte più difficile quella di scrivere dell'arrivo e della fine di un'altra esperienza bellissima e piena di emozioni vissute sulla propria pelle e nel proprio cuore. Vi scrivo dall'aeroporto di Madrid dove aspettiamo il nostro secondo volo in direzione Bologna; Loris e Mirella ci hanno già preceduto in Italia salutandoci stamani alle 6 quando fuori era ancora buio. Sono gli arrivederci che non vorresti mai dare ma per fortuna sono veramente degli arrivederci perchè sappiamo tutti e quattro che ci rivedremo presto.

Siamo quindi arrivati a Santiago nel pomeriggio di sabato, dopo aver fatto la Via Crucis con la barca che ci ha portato da Villanueva fino a Ponteceruses. Da lì abbiamo proseguito a piedi sempre accompagnati dal sole, da una splendida giornata e da un discreto caldo. Un'ora di barca non può essere raccontata nè in dieci righe nè con una sola fotografia; è un'esperienza unica, direi anche particolare per il fatto che in tutti i cammini fatti non c'era mai stata una tappa con una parte del percorso via acqua. Sicuramente rendono di più i video.

Siamo arrivati a Santiago da un'altra zona della città che non avevamo mai percorso; una periferia dove passano soltanto i pellegrini che hanno fatto il Cammino Portoghese come noi. Altri ingressi in città vedono invece la presenza di pellegrini che provengono contemporaneamente dal Cammino Francese, dal Cammino del Nord e da quello Primitivo. Per ultimo la Via della Plata ha un suo ingresso specifico in città. Negli anni li abbiamo fatti tutti e tutte le volte è come se fosse stata la prima.

Il modo di dire: "fatta anche questa", non rientra nel mio lessico. Per me non è una fatica finita ma un altro tassello del cammino della vita che si lega con un unico filo al cammino di Santiago. E' un'altra esperienza da mettere insieme con le precedenti; è una serie di ricordi, immagini, momenti che resteranno racchiusi ma sempre a disposizione, usufruibili nei vari momenti della vita quotidiana.

L'arrivo nella nostra piazza ha messo insieme in pochi minuti i giorni passati a camminare: sulla spiaggia, sulle strade, nei boschi di eucaliptus, nei piccoli o grandi borghi portoghesi e spagnoli. E' stato come una ventata che mi ha fatto rivedere tante immagini come se girassero velocemente intorno a me singolarmente mentre io giravo con gli occhi a 360 gradi la piazza stessa.

Abbracci, lacrime, foto di rito ma anche attimi di silenzio per ringraziare e per portare tutti voi accanto a noi in quel preciso momento. Non ci siamo mai sentiti soli e lo zaino non ha mai pesato sulle nostre spalle: gli amici, le persone care, i bisogni, le preghiere, le speranze, i sogni non hanno un peso. Sono invece cose concrete; hanno un nome, hanno un volto, hanno un abbraccio dato prima di partire, hanno un suono sul cellulare quando arriva un messaggio. Nello zaino non ci sono cose astratte; non ci sono mai state e se avrete la possibilità di fare anche solo una volta un'esperienza così, lo capirete da voi anzi lo vivrete direttamente!

Ci siamo rimessi stamani lo zaino sulle spalle per la partenza. Sembrava più leggero o forse lo conosciamo talmente bene che ormai non consideriamo più il suo peso ma la sua importanza pratica e spirituale. Anche lo zaino entra a far parte di chi lo indossa perchè devi rispettarlo, curarlo, seguirlo. E' un contenitore prezioso che una volta a casa sarà riposto con cura in attesa di una prossima esperienza.

A voi tutti Grazie di averci seguito, di averci scritto, di aver in parte vissuto con le foto e spero anche con le parole lette. Ai miei compagni di viaggio il Grazie più grosso perchè hanno condiviso ogni singolo passo, ogni singola goccia di sudore, ogni dolore al piede, ogni immagine dei posti meravigliosi che abbiamo visto.

Un abbraccio.

Buon cammino.









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