22 maggio 2017

Sedicesima tappa: Unquera.

Carissimi, oggi si entra nel blog e quindi si scrive. Poi i 26 chilometri di oggi sono veramente volati e quindi ci troviamo all'ostello con molto tempo a disposizione.
E' l'ultima tappa nella regione della Cantabria; da domani saremo nelle Asturie.
Oggi leggera nebbia ma non ha impedito di camminare con tranquillità lungo le salite e discese di queste colline che da giorni ci stanno accompagnando.
Tappa tranquilla, senza cose particolari da segnalare. Da domani riprenderemo una serie di giornate lungo la costa.
Oggi ricordo con piacere e devo dire anche con una certa dose di emozione, il mio diciamo incontro 11 anni fa con una grandissima amica e donna che proprio oggi compie gli anni. Voglio raccontarvi la nostra storia.
Era il mio primo cammino e come tutte le prime volte parti per queste esperienze con paure e improvvisazione. Anche io non sono stato da meno e portai nel mio zaino una serie infinita di cose, utili ed inutili, ed un libro da leggere ma non un libro normale ma un tomo da centinaia di pagine. In cima al Cebreiro, sul cammino francese, arrivai bagnato, infreddolito, gelato in tutte le parti del corpo esterne agli indumenti che avevo indosso. Ma a parte questo al Cebreiro finii di leggere questo libro e anche con molto piacere lo lasciai accanto al libro delle firme dei pellegrini con una dedica sopra che chiedeva di far arrivare quel libro fino a Santiago. Firmai con nome e cognome e andai nel mio sacco a pelo a recuperare un po' di temperatura corporea.
Tornato a Firenze una sera ricevo una telefonata; dall'altro capo del telefono una signora che mi dice che il giorno dopo era passata dal Cebreiro ed essendo il suo compleanno (oggi appunto) aveva deciso di prendere quel libro come regalo. Soltanto che non lo aveva portato a Santiago ma lo aveva riportato a Firenze da dove era partito. Restai bloccato; non saprei definire l'emozione che avevo addosso e in questa emozione non chiesi nulla di questa signora e la telefonata finì con i saluti.
Poi mi resi conto che veramente non avevo chiesto niente e soltanto lei avrebbe avuto la possibilità di rintracciarmi una seconda volta.
In estate poi eravamo in ferie al mare e un carissimo amico di pallavolo mi prende per la mano e mi porta con sè dicendomi che volava farmi conoscere una persona che aveva fatto il Cammino come me. Arriviamo all'ombrellone di una signora e con molta tranquillità si presentò come Elisa e io come Nicola. Ci guardammo e lei disse: "Nicola Pini? Io sono la signora del libro".
Ricordo che cascai come un sacco di patate sul lettino e non potetti trattenere l'emozione e anche qualche lacrima. Avevo avuto quella signora davanti a me per tutti i giorni precedenti e non potevo certamente immaginarmi chi fosse.
Tutto qui. Da quel momento io e Elisa abbiamo un legame particolare che ci lega non solo personalmente ma ci lega al Cammino a quel Cammino che ti può riservare cose impensabili e che non vengono per caso.
Quindi tanti auguri Elisa e grazie ancora per tutto e non solo per avere riportato "quel libro a Firenze".
Un abbraccio. Buon Cammino.


Nessun commento:

Posta un commento