28 maggio 2017

Siamo rimasti in due.

Carissimi, purtroppo l'epilogo della settimana di cure e speranze di ripresa per la caviglia di Loris, non è stato positivo e Loris stamani, Domenica, ha preso il bus per Santiago da dove ripartirà in aereo per fare ritorno a casa.
Rivederlo in piedi camminando ci aveva fatto riprendere un po' di speranza nel poterlo avere ancora accanto a noi a camminare, ma eravamo comunque realistici visto il gonfiore che non diminuiva e valutato che se non hai i piedi a posto non puoi continuare ad affrontare altri 15 giorni di cammino.
Sabato Loris ci ha detto che aveva preso questa decisione e con Marco non abbiamo potuto fare altro che assecondarlo. Ne andava della sua salute ma anche di quello spirito proprio del cammino che o lo fai a piedi o altrimenti non ha alcun senso.
La sveglia è suonata quindi alle 5.30 stamani e anche io e Marco ci siamo alzati nonostante la nostra sarebbe suonata un'ora dopo. Eravamo lì a sedere sul letto a guardare Loris che faceva lo zaino, consapevoli che di lì a poco se ne sarebbe andato. Non è facile spiegare cosa si prova; le altre volte che mi è capitato, qui come in Tanzania, di dover salutare amici o familiari che tornavano a casa ho sempre avuto una reazione di dispiacere mista a nostalgia. Eppure ho sempre rivisto tutti da lì a poco ma sapere di continuare a fare un'esperienza senza le persone con le quali l'hai iniziata non è la stessa cosa ed è innegabile e normale che ti sovrasti il dispiacere.
Stamani ero da solo a camminare perchè Marco con le vesciche ha giustamente optato per un passaggio in bus. Della tappa non è importante parlarne: 15 chilometri di zone industriali e 10 chilometri di campagna. Ero da solo come quando partii la prima volta nel 2005. Solo con i miei pensieri, solo senza poter fare quelle battute che interrompono certe volte la monotonia del paesaggio o quelle riflessioni che servono per condividere un tuo pensiero o un tuo stato d'animo.
Oggi ho vissuto di ricordi: quelli di 12 anni fa e quelli di queste tre settimane. E' stato un insieme di emozioni, lacrime e respiro affannoso. Ero solo. Lo sono stato per 25 chilometri quindi potevo fare quello che volevo ma sopratutto quello che mi sentivo di fare in massima libertà.
Mi sono fermato anche ad ascoltare il rumore delle mucche che strappavano l'erba per mangiare! Nel silenzio più assoluto è stato anche questo un momento bello.
Si continua a camminare. I gommini delle bacchette che Loris ha dato a Marco, arriveranno a Santiago e Santiago, prima o poi, rivedrà Loris che finirà il suo Cammino del Nord.
Un abbraccio. Buon Cammino.





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