Carissimi,
altri due giorni di cammino e altri due giorni particolari come paesaggi e come sensazioni.
Siamo finalmente tornati sulla costa; quella vera, quella che ti fà quasi toccare il mare con un dito e che ti accarezza il viso con il suo vento. Sicuramente l'ambiente più consono al pellegrino in cammino e in ricerca.
E in questo cammino fatto anche di ricerca, capita in maniera frequente di fermarsi a guardare lontano, a guardare quella linea dell'orizzonte oltre la quale non hai visuale alcuna ma oltre la quale puoi soltanto pensare e ipotizzare cosa ci possa essere.
L'ho fatto anche io oggi, sopratutto oggi che abbiamo avuto tanti momnti per farlo. Ho provato a guardare oltre che per me vuol dire provare a guardare oltre me stesso, oltre il mio io; provare a guardare i miei limiti per trovare un modo di superarli; provare a guardare le mie catene per trovare motivazioni e stimoli per spezzarle.
Oltre quella linea ho visto mio padre, l'ho rivisto con le immagini dei suoi ultimi tempi, comunque sereno; l'ho rivisto più indietro nel tempo a darmi quei consigli e a farmi crescere con quei valori che mi porto dentro. E penso che proprio queste immagini, sulla linea di questo orizzonte, siano la chiave per tante soluzioni, la risposta alle mie domande.
Ma il cammino è lungo e non è soltanto quello che spero ci possa portare a Santiago ma quello ancora più importante e difficile: il nostro personale cammino di vita.
Buon Cammino.
Un abbraccio.
caro Nicola che emozione ricordare quel giorno, stavo aspettando il vostro arrivo da quella terrazzina del convento...ricordo tutto nei minimi particolari, il mio arrivo a Laredo con l'autobus mentre pioveva, salire su al convento, prenotare il posto per tutti e tre e l'emozione quando vi ho visti arrivare...il nostro abbraccio e tutto ebbe inizio...poi in camera mentre ci sistemavamo arrivò il giovane giapponese...spero solo che oggi sia stato bello, un abbraccio e buen camino
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