25 maggio 2018

Tappa 20: la storia dei sassi.

Carissimi,
giornata piovigginosa oggi e pensiamo che lo sarà fino a lunedì. Ieri abbiamo rivisto alcuni pellegrini persi nei giorni precedenti e anche oggi abbiamo avuto la piacevole sorpresa di rincontrare Brjan e Vanessa, Kevin e Samantha e la coppia di francesi. Tutte persone viste e conosciute nelle settimane precedenti, chi subito dopo la partenza chi lungo la strada. Con ciascuno di loro si è intessuto un rapporto particolare e tutti quanti speriamo di arrivare insieme a Santiago o comunque di vedersi in quella piazza. Ma nessuno lo può sapere; i tempi di ciascuno possono essere diversi, il cammino stesso ti può dare dei tempi che tu non avevi programmato.
Nella vita del cammino la storia dei sassi ha un suo ruolo principale e particolare perchè è uno di quegli "oggetti" alla base del cammino stesso.
Ciascuno dovrebbe portarne nel suo zaino e lasciargli via via che cammina nel posto che ritiene più significativo per lui; rappresentano i propri limiti, le proprie debolezze ma potresti portarli anche per conto di altri e farti quindi carico di un qualcosa che non sai, che non conosci ma che una persona cara ti ha comunque affidato: con me ho anche di questi e ne vado orgoglioso sentendomi responsabile del loro cammino con me.
Come lasci i tuoi sassi così puoi anche raccoglierne affinchè il tuo cammino non sia mai privo di cose, pesanti o leggere, che ti facciano riflettere e pensare. Perchè a questo servono i sassi: a pensare e a riflettere.
Ne ho raccolto uno ieri; mi piaceva ma era più grosso del "normale". Ho indugiato se prenderlo o lasciarlo proprio per via del peso ma poi alla fine mi sono detto che dovevo prenderlo e così ho fatto. Adesso cammina con me in una tasca laterale del mio zaino. Gli ho affidato un compito particolare e so che non mancherà di farlo.
Loris, Mirella e Paola vi salutano con affetto.
Un abbraccio. Buon Cammino.
Nicola



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