13 maggio 2018

8 tappa. i pellegrini li riconosci sempre e non li perderai mai.

Carissimi,
siamo usciti dalla bellissima città di Bilbao che per la pioggia abbiamo soltanto visitato molto marginalmente quanto basta per apprezzarla ancora una volta a distanza di un anno.
Andando per ordine ieri ci siamo trasferiti in un albergue fuori Bilbao perchè non c'era posto in città ormai da mesi per l'evento sportivo delle finali europee di rugby. Poco male; avevo trovato un albergue ritornando un po' indietro sul cammino e per come siamo stati bene e per la compagnia trovata, la scelta è stata azzeccatissima.
La foto che vi allego è l'allegra brigata, italiani contro tedeschi, che si è formata per la cena che insieme abbiamo deciso di cucinare e consumare. In più a noi c'erano due coppie di francesi indipendenti.
E' stata una bella serata con quello spirito che vorremmo trovare ogni giorno e ogni sera ma non può essere nè automatico nè scontato; ma quando c'è è veramente una cosa bella.
Stamani ripartenza per Bilbao dove abbiamo salutato Cinzia che rientra a casa; i saluti non sono mai stati il mio forte in questo tipo di esperienze e hanno com sempre pralato le lacrime al mio posto; la cosa è stata reciproca con Cinzia e con Alessandro. Abbiamo fatto un pezzetto di strada; l'inizio di un cammino che potrà proseguire negli anni futuri: ogni cammino inizia con il primo passo. Cinzia lo ha fatto e così anche Alessandro che adesso è con me per tutta la prossima settimana.
Lasciata Cinzia e lasciata Bilbao siamo giunti con molta tranquillità ma con un gran freddo a Portugalete.
Nell'ostello dove alloggiamo ci siamo messi comodi a leggere e ad un certo punto sono arrivati una ragazza e una persona anziana. Mi sono detto: ma io questi pellegrini li ho già visti! ma non riuscivo a realizzare se quest'anno o l'anno scorso. Poi li ho sentiti parlare in italiano e allora guardandoli negli occhi ci siamo detti a vicenda che ci eravamo già incontrati e simultaneamente anche dove: nella tappa dell'anno scorso a Deba dove poi abbiamo dormito insieme all'ostello municipale.
Sono padre e figlia Giuseppe e Elena che hanno fatto una settimana anno scorso e ora fanno un altra settimana.
Sono momenti particolari questi quando rivedi le persone, quando ti ricordi i momenti passati insieme anche se veloci e pochi, quando ti ricordi i loro volti, gli sguardi, quegli occhi che parlano già al primo giorno di Cammino.
E' una gioia! Difficile da descrivere ma fondamentale da vivere.
Domani tappa lunga, 34 chilometri ma rivedremo il mare e toccheremo con mano il freddo pungente (stamani 6 gradi) e il vento dell'oceano che ti leviga il viso come una sabbiatrice lo fà con una trave di legno.
Ma ora viviamo Portugalete e questi pellegrini ritrovati e pensiamo a  distanza a Cinzia.
Buon Cammino.
Nicola.
D

1 commento:

  1. e bravo Nicola, come sempre ti fai distinguere, la boccia di vino tinto vuota davanti a te !!!
    carissimo spero tu stia molto meglio, non hai parlato del piede finalmente e ora come lo scorso anno parte il secondo cammino con nuove sensazioni...stai bene carissimo, ti abbraccio forte...

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