10 maggio 2019

5 e 6 tappa: Gernika e Larrabetzu. La storia e il fango.

Carissimi, due giorni da descrivere insieme perchè ieri la stanchezza era troppa e non vi nascondo che nel pomeriggio, visto anche la pioggia, ci siamo messi sotto le coperte.
Gernika: vi invito a leggere la storia di questo paese. Una storia di guerra, di un bombardamento che non ha insegnato nulla visto che a tutt'oggi si continua a bombardare.
Ci siamo arrivati con 25 chilometri di cammino che ci hanno visto passare dal Monastero di Zenarruza, una meravigliosa architettura ecclesiale perfettamente funzionante. Poi boschi e strade, in salita e poi in discesa.
La pioggia, dopo che eravamo arrivati, e la stanchezza ci hanno impedito di fare i cosiddetti due passi in città, ch altro non sono certe volte che un altro paio di chilometri di cammino.

Stamani le previsioni davano sole ma in realtà siamo partiti con il cielo nuvoloso che minacciava pioggia. Che poi non c'è stata. Di contro abbiamo avuto il battesimo del fango con tutto quello che si porta con sè: scarpe appesantite, suole scivolose, due passi in avanti e uno indietro sopratutto quando sei in salita. Le scarpe, ad ora, sono già state pulite e riposte negli appositi scaffali; si deve aver cura di tutto ciò che ti consente di fare il cammino: dalle scarpe, appunto, fino allo zaino per passare dai piedi e arrivare al cappello per l'acqua. Hai tutto dentro il tuo zaino e ne devi tener di conto perchè è tutto quello che hai per tutti i giorni che camminerai.

Vi porto nel cuore e in questi giorni in particolare sto pensando al babbo di una carissima amica che è venuto a mancare. Anche lui è entrato nel nostro zaino.

Un abbraccio.
Buon Cammino.
Nicola.




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