17 maggio 2019

11 e 12 tappa: Guemes e Santander. Fine della prima parte.

Carissimi,
due giorni insieme perchè non poteva essere diversamente visto il tempo un po' avverso che abbiamo avuto e la relativa stanchezza.
Da cosa parto? Non lo sò neppure io, tante sarebbero le cose da dire e da scrivere.

Sicuramente dalla preghiera del pellegrino fatta con le suore a Laredo. Per la terza volta il sacerdote mi impone le mani sulla testa e prega per il mio cammino ma non soltanto per quello di Santiago ma per quello della vita. Per la terza volta mi consegnano una piccola stessa fatta di carta e per la terza volta scorrono lacrime da sotto gli occhiali.

Non è mai stato un momento uguale all'altro non fosse che per le persone diverse che avevo accanto. Questa volta Donata, l'anno scorso Alessandro e l'anno ancora prima Loris e Marco. E chi se li dimentica i loro visi e le loro espressioni!

Ho avuto difficoltà a prendere sonno. La mattina seguente inizio di camminata lungo mare e poi la piccola barchetta che ti porta di là dalla riva dove si riprende a camminare verso Guemes. Ha messo pioggia dalle 17 e così è stato ma noi siamo arrivati con una mezz'ora di anticipo e siamo stati accolti dalla solita ed ormai consolidata presenza di Padre Ernesto.

Accolti anche qui per il terzo anno e ritrovo un ambiente che non solo mi è familiare ma che non mi sembra di aver mai lasciato. E' l'unico albergue comunitario dove si concentrano quasi tutti i pellegrini: eravamo in 45, un numero che tutti insieme non avevamo visto nei giorni prima e che non vedremo nei giorni a venire. Guemes attira, accoglie e dà un messaggio ecumenico come è giusto che sia.

Ci siamo organizzati per il giorno seguente perchè dava pioggia continuativa e quindi via: fuori cappellino, guanti, sovrapantaloni, sacca per il marsupio e accorgimenti del genere. Del resto, dalla foto, si vede benissimo come eravamo bardati.
Ma più che la pioggia è stato il forte vento a farla da padrone ed era difficile mantenere l'equilibrio e una linea diritta di cammino. Alla fine ne siamo usciti fuori ma almeno io rintronato dalle raffiche di vento. Arrivati a Santander possiamo dire che la prima parte del cammino è terminata ma di questo ne parleremo domani quando avrò in minima parte metabolizzato la partenza di Donata.

E' vero: arrivano altri amici, arriva Paola ma la partenza di una persona con la quale hai condiviso 15 giorni fianco a fianco non è una cosa nè semplice nè normale. Almeno per me.
Mi ci vorrà un po' di tempo per rivedere, con altri occhi, quelle immagini che mi hanno legato a Donata in questi giorni. E le sensazioni sono state tante oltre che alle emozioni di aver visto con le tante cose e avernee fatte tante altre di diversa natura, ma sempre insieme.

Ma lunedì sarò pronto ad affrontare la seconda parte di questo cammino: il Cammino Primitivo che da Oviedo ci porterà a Santiago. Altre difficoltà, altri compagni di viaggio, altri pellegrini che come noi suderanno, si bagneranno, cercheranno di dormire, si meraviglieranno dei paesaggi e renderanno grazie per tutto questo.

Un abbraccio.
Buon Cammino.
Nicola.





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