31 maggio 2012

Tappa 36 - Xunqueira de Ambia

Carissimi,
e' tornato il caldo; siamo sui 35 - 38 gradi ma oggi avevamo la tappa
corta e quindi ci siamo salvati. Da domani si riprende a partire molto
presto.

La barba sta crescendo: dal 24 aprile non ha mai visto la vicinanza ad
un rasoio. Si puo' dire che e' una "barba da pellegrino"! Spero che la
moglie mi faccia entrare in casa quando ritorno!!!
Se la barba aumenta i giorni ed i chilometri crescono e diminuiscono
in base a come li vogliamo leggere: chilometri e giorni fatti,
chilometri e giorni da fare. Comunque la si guardi sei settimane fa
siamo partiti da Siviglia e da sei settimane stiamo camminando. Loris
e' stato ed e' un ottimo compagno di viaggio, un amico, un vero
pellegrino ed e' stato molto bello tutto questo periodo passato con
lui.

Ieri, come vi scrivevo, siamo passati dall'ultima croce di legno che
troveremo fino a Santiago. Vi ho detto che ho lasciato altre cose: una
fotografia di due bambine e la scatola di una medicina. Hanno il loro
profondo significato sopratutto per le persone che mi legano a loro e
sopratutto perche' fino a ieri sono state gelosamente conservate in
una busta del mio zaino. E come le cose alle quali tieni, il
"distacco" e' sempre difficile anche se capisci che lo scopo ero
proprio quello di lasciarle in un luogo significativo del Cammino.
Da ieri sto continuamente pensando a questo luogo, a questa croce ed
alla croce, guarda caso, che colpisce le due persone che le
rappresentano. Sto pensando alle tanti croci che sono sulle spalle
delle persone, alcune delle quali magari le conosciamo ma non sappiamo
nulla del loro carico di dolore o di difficolta'. Sto pensando se
ciascuno di noi portasse anche solo per un pezzo di strada la croce
degli altri sollevandoli il tempo necessario per riprendere fiato, per
tornare a sperare o, come mi ha scritto qualcuno di voi, " a vedere
meglio la luce in fondo al tunnel".

Questa croce, questo simbolo, qualsiasi sia il significato e valore
che ciascuno di noi li da', deve diventare la nostra immagine fissa,
uno dei nostri obiettivi, una parte di noi che condividiamo con gli
altri.

Da oggi siamo ritornati sul programma delle tappe come avevamo
fissato. Domani (venerdi') saremo a Orense con 890 chilometri fatti.
Io sto bene; la nottata in bianco ormai e' un ricordo! I piedi sono
stabili e le dita sempre sotto controllo. Quindi tutto OK; non vi
preoccupate per me: il peggio e' veramente passato ed e' servito per
capire tantissime cose di cui poi vi rendero' partecipi.

Sappiate che CI stiamo avvicinando a Santiago e in quel "CI" non ci
siamo soltanto io e Loris.

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