31 maggio 2012

Tappa 35 - Vilar de Barrio

Carissimi,
trovato internet ma con apparecchiature lentissime e che tra l'altro
non mi permettono di accedere al blog per l'aggiornamento. Pero' posso
scrivervi.
La stanchezza di ieri (martedi') e la nottata passata praticamente in
bianco piegato su un divano, non mi hanno messo nella giusta forza per
affrontare la giornata di oggi e quindi ho fatto piu' fatica del
solito a camminare.

Siamo partiti stamani con il cielo scuro ma non da nuvoloni ma da
nebbie; questo in parte ci ha tranquillizzato anche perche' avevamo
visto le previsioni buone alla televisione. La salita e' arrivata dopo
6 chilometri di asfalto ed ha cominciato a farsi sentire da subito. La
testa continuava a pensare alla nottata passata male e fino a quando i
pensieri erano questi la fatica aumentava; la testa ha iniziato a
farmi male e di conseguenza lo spirito si e' annebbiato ulteriormente
(dato che camminavamo gia' nella nebbia).

Poi il cammino di porta i suoi segnali, diversi l'uno dall'altro e sta
a te capirne il senso e sopratutto dargli il giusto significato. Per cui
quando ho acceso il telefono sono iniziati ad arrivare le prime mail
di risposta alla mia della sera precedente. l'ho vissute come una
spinta, come un pieno di carburante e ho iniziato a pensare ad altro,
a qualcosa di piu' positivo.
Poi la nebbia piano piano ha iniziato a diradarsi ed il sole a fare
capolino. Piano piano la giornata si e' trasformata in una splendida
giornata di sole! Ho letto tutto questo come un passaggio tra un
momento buio di difficolta' ad un momento che ti invitava a guardare
oltre, ad avere speranza, a guardare in positivo.

Con questa situazione le gambe hanno ripreso a camminare e la salita,
pur mantenendosi dura, ad essere vissuta per quello che era, fino a
quando non siamo arrivati in cima.

Come tante volte facciamo, ci guardiamo indietro per vedere la strada
percorsa (e non sarebbe male farlo anche nella vita normale) e ho
avuto la sensazione di essermi lasciato dietro oltre che alla strada
in salita anche i pensieri negativi. Con tutto questo addosso la
giornata e' proseguita.

Siamo arrivati all'ultima Croce di legno che incontreremo da qui ma
Santiago. Ho lasciato altre cose che amici mi avevano dato e che ho
portato fino a qui dentro il cuore e fisicamente dentro lo zaino.
Altro momento forte, vissuto in silenzio sia da parte mia che da parte
di Loris. Ciascuno in questi momenti fa' le sue riflessioni, le sue
preghiere, si affida e affida.

In uno dei messaggi arrivati stamani un'amica mi diceva alla fine del
messaggio, nei saluti finali: ".....e se lo accetti ti benedico".
Certo che l'accetto e l'ho accettato! Ho bisogno delle benedizioni
come il pane non tanto e solo per il cammino quanto per continuare a
condividere lo spirito che ha animato tutto questo pellegrinaggio.

Domani (giovedi') la giornata sara' dedicata agli anziani. Vi
spieghero' piu' avanti la dedica precisa perche' la biblioteca che
ospita internet sta chiudendo e quindi devo lasciarvi.

Vi abbraccio con affetto e amicizia.

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