Carissimi,
altri due giorni di cammino e altri due giorni di sole: due splendide giornate di sole!
Ieri
siamo arrivati a Tabara, oggi siamo a Santa Croya de Tera. Ieri abbiamo
allungato di 7 chilometri, anticipandoci sulla tappa di oggi, perche`
non eravamo convinti del posto per dormire dove avevamo programmato di
fermarci. Oggi quindi e` stata piu` corta ma e` soltanto un modo di dire
perche` il totale e` lo stesso!
Il piede e` migliorato ulteriormente e le scarpe vanno a meraviglia:
ieri ho potuto provarle su tutti i tipi di terreno, dal semplice
sterrata, a roccioso, sull'asfalto. Tutto ok, quindi mi sono
tranquillizzato pur mantenendo l'attenzione e lúso della crema. I
farmaci invece finirianno di essere assunti domani.
Abbiamo lasciato le mesetas, quei lunghi rettilinei piatti che
mettono a dura prova supratutto la testa; adesso e` un continuo
saliscendi anche se in alcune occasioni ricapita di trovare il
"dirittone" incredibile!
Come abbiamo detto nella trasmissione in radio, la giornata di ieri
e` stata dedicata a tutte le persone, giovani e non, che sono davanti a
un bivio nella loro vita e devono scegliere quale strada intraprendere.
Non e` stata una scelta casuale perche` proprio ieri abbiamo abbandonato
la Via della Plata e abbiamo iniziato il Cammino Sanabrese: quindi
anche noi siamo arrivati ad un bivio, un bivio conosciuto, famoso,
segnalato. Certo avevamo da casa gia´ fatto la nostra scelta ma abbiamo
pensato a tutti coloro che ancora devono decidere della propria vita o
anche solo di una piccola parte di essa.
La giornata di oggi e´ stata invece dedicata alle risorse naturali
che la nosra madre terra ci mette a disposizione e sopratutto abbiamo
pregato e meditato sul "buon senso", quel buon senso che l'uomo dovrebbe
avere per utilizzare queste risorse e sopratutto quelle rinnovabili. La
decisione e` nata anche perche` oggi abbiamo superato un parco eolico
che da giorni vedevamo da lontano e che oggi ci siamo invece lasciati
alle spalle. In Spagna usano moltissimo questo tipo di energia
alternativa.
Che dirvi! Tutto sempre molto bello. Il paesaggio invita alla
riflessione e dovrei avere un registratore sempre in mano per fermare i
tanti pensieri che mi passano per la testa; ma cerco comunque di
metterli sul mio libretto appena arrivo all'ostello. Sento un po' la
stanchezza anche quella che la lontananza dagli affetti ti porta ad
avere in maniera naturale e direi quasi automatica. Ogni tanto mi
"passo" davanti agli occhi i volti dei tantissimi amici ed e` un modo
per averli simbolicamente qui con me.
Mi sono arrivati messaggi e mail che parlavano ancora della speranza
(quella che io aveveo riferito alla donne africane come la loro forza
per andare avanti). Queste vostre riflessioni mi hanno fatto pensare a
lungo e qui il tempo per pensare non manca proprio; ed ho pensato ad una
proposta/provocazione che faro` in radio uno di questi giorni ma che
anche vi scrivero`. Devo ancora rifletterci e pregarci un po' sopra,
poi decidero`. Ma tutto comunque parte da quello che non e` un termine e
neppure una filosofia: speranza! e` tanto tanto di piu´ e sono convinto
che se non ritorniamo ad "investire nella speranza" faremo sempre meno
strada e le generazioni future saranno sempre piu` in difficolta´.
Penso che stasera vi riscrivero´. Trovare una postazione fissa e
libera mi permette questo "abuso" di tastiera, ma e` per cercare il piu`
possibile di condivider con voi questi giorni passati, quelli futuri
che verranno e tutto quello che e` a loro collegato.
Nessun commento:
Posta un commento