09 giugno 2018

Tappa 35: la spiritualità prende forma e l'amicizia lo stesso.

Carissimi,
ho scritto ieri sera che mi immaginavo che i Vespri con la Comunità dei Monaci sarebbero stati particolari ma non pensavo che sarebbero stati così coinvolgenti e belli. E' stato un tuffo in una spiritualità che mi ha abbracciato e abbracciato stretto; la chiusura di una giornata che non avrei mai pensato così.
I canti, le preghiere, la gestualità dell'incenso, delle luci soffuse, dei momenti di silenzio, hanno creato un'atmosfera nella quale mi sono sentito proiettato e coinvolto nello stesso tempo. Condividere, per noi pellegrini, questi momenti con chi vive la propria vita che sia religiosa o no, è un tassello importante dell'intero cammino perchè ci fa sentire partecipi di un qualcosa che va al di là del semplice camminare o fermarsi in un posto X per dormire. E' un qualcosa che arricchisce ulteriormente la nostra già ricca esperienza ed è sopratutto un tassello, o più tasselli, che non si leveranno mai dal nostro cuore e dalla nostra testa.
Stamani, partiti con il sole, abbiamo avuto lunghi rettilinei di strada asfaltata; una specie di mesetas in un paesaggio dove il silenzio era assoluto salvo il rumore del vento che passava e viaggiava tra gli alti alberi di eucalipto. Ciascuno assorto anche nei suoi pensieri; i miei orientati a quanto fatto e vissuto in tutto questo tempo; 36 tappe; 36 fatiche diverse ma tutte con la stessa gioia di essere affrontate con quello che la strada mi ha messo davanti; 36 giorni con i miei amici e Paola accanto; 36 giorni di incontri e di tenativi di parlare le lingue del mondo con pellegrini del mondo.
Il vento oggi ha portato sulla mia faccia tutto questo: a volte in maniera gelida ma solo per attirare ulteriormente la mia attenzione, a volte in maniera delicata quasi a evitare di farmi durare ancora più fatica.
Poi a metà mattinata un altro momento di gioia che forse per alcuni non sarà considerato tale: la divisione del materiale dello zaino di Mirella nei nostri tre zaini perchè Mirella ha avuto, ed ha tutt'ora, un problema al piede che la faceva zoppicare.
Buttate le bacchette per terra, levati gli zaini abbiamo iniziato a dividerci la roba: chi ha preso le magliette, chi le medicine, chi il maglione ecc. ecc. Un vero momento di condivisione e per questo un vero momento di gioia.
Poi si rallenta tutti quanti perchè si deve andare al passo di Mirella; e anche questa è condivisione, amicizia; anche questo è cammino e gioia.....sempre gioia!
Domani ultimo giorno, ultimi 25 chilometri, ultime fatiche.....ma non le sentiremo per nulla: sappiamo dove stiamo arrivando.
Un abbraccio. Buon Cammino.
Nicola.




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