09 giugno 2018

Ho voglia di scrivere.

Carissimi,
non perchè fuori piove e non perchè non ho altro da fare ma scrivo nuovamente perchè ho veramente voglia di scrivere.
E la voglia nasce dalle tante cose che frullano in testa nel giorno prima dell'arrivo a Santiago. Ho sempre scritto che l'ultima notte nel nostro letto rivediamo tante e tante immagini e riviviamo emotivamente tante e tante emozioni vissute in tutti questi giorni. E per fare questo non mi devo sforzare di ricordare dove eravamo o quando è successo: ogni cose è ben scolpita e di ogni cosa ho memorizzato un dettaglio che aiuta a rivedere e a ricordare.
Quello che diventa difficile spiegare e ancora di più scrivere è il come si riesca a riprovare emozione nel rivivere mentalmente quei momenti. Quando diciamo che ogni momento è unico sicuramente intendiamo che non può ripetersi o che l'emozione vissuta non può ripetersi con la stessa emotività. Ma sul Cammino mi è sempre accaduto il contrario: se penso ad un momento magico di felicità lo rivedo e rivivo con felicità, sorridendo se avevo sorriso, ridendo se avevo riso; un momento di difficoltà lo rivivo con la stessa faccia scura, magari non percepisco lo stesso dolore ma ne ricordo l'intensità.
Le facce delle persone incontrate sono poi quelle che ricordo meglio; anche durante il Cammino capita di vedere persone, perderle per giorni e giorni e poi riconoscerle a sedere in un bar o nel letto accanto al tuo nel dormitorio. Ma ti capita anche di riconoscerle nelle vie di Santiago tra decine e decine di altri pellegrini e decine e decine di turisti. Non è la mia una mente fotografica ma è il vissuto, anche per pochi minuti, che ti si è impressionato come se tu avessi internamente una pellicola fotografica; ma sappiamo benissimo tutti quanti che non è una pellicola ma bensì un cuore che "scatta" e memorizza.
Ma tutto questo grande disegno positivo si porta con sè un peso che non posso eliminare nè attutire; non posso fare come la zavorra di una mongolfiera che se la lasci cadere ti fà alzare di più nel cielo. E' il peso della malinconia, della nostalgia riferita sia alle persone che ai singoli momenti. E' vero: li ho nel cuore ma sono andati e malinconia e nostalgia non nascono dal fatto che non puoi più viverli uguali ma soltanto dal fatto che sono andati perchè sono proprio dei momenti unici e irripetibili. Non è facile da spiegare ma sò per certo che vi sforzerete di capirmi e di capire quello che ho scritto.
E non è vero che solo chi ha fatto il Cammino lo può capire. Può essere avvantaggiato, sicuramente più di altri; ma chi mangia e vive di sentimenti e sensibilità può arrivare a capire anche gli aspetti più profondi di un Cammino.....e poi sentirà la voglia di partire non per verificare ma perchè a quel punto il Cammino lo avrà chiamato.
Buona notte a tutti.
Un abbraccio. Buon Cammino.
Nicola.

1 commento:

  1. carissimi ci siamo...oggi pomeriggio vi siamo stati vicini nella preghiera qua da Cortona...dopo cena con i frati un momento che ci ha visti coinvolti come i vostri Vespri,dopo una spiegazione del Vangelo di Giovanni di Gesù durante la Crocifissione...siamo stati in contemplazione davanti al crocifisso che fece capire a Santa Margherita che con Lui aveva trovato tutto quello che desiderava...quel silenzio...quelle luci soffuse...quel coinvolgimento di amore...grazie per questi momenti di grazia...fratelli sono al vostro fianco...Buon Cammino e buon ingresso in quella piazza...il Signore e Maria vi accompagnino.

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