14 settembre 2021

I ricordi riempiono i vuoti.

Vi devo due tappe ma quella sicuramente più significativa e importante è stata quella di ieri che ci ha visto arrivare nella città di Gubbio.
Ma ancora prima di arrivarci abbiamo salutato Paolo e Graziella che, come programmato, sono tornati a Firenze. A loro è dedicato questo post.

Carissimi Paolo e Lella,
dal titolo capite già che i vuoti oggi si sono fatti sentire e quando questi vuoti sono persone, amici, pellegrini, sono ancora più grandi e difficili da riempire.
Andando controcorrente dico che avete pienamente contribuito a creare questi vuoti e quindi vuol dire che nei giorni passati insieme siete riusciti non a diventare pellegrini ma a confermare l'amicizia che ci lega da anni.

L'esperienza di un cammino è particolare e affrontarla per la prima volta può risultare difficile per tanti aspetti; sicuramente l'aver camminato in gruppo rende più affrontabili e gestibili alcune di queste difficoltà. Ma non penso che abbiate avuto difficoltà particolari perchè quando si è motivati, affiatati e condivisibili come persone, tutto quanto può essere superato.

"Non camminare dietro di me: non posso vederti. Non camminare davanti a me: non posso raggiungerti. Cammina al mio fianco e cammineremo insieme come amici". Questo pensiero è sempre stato ben impresso nella nostra mente in tutti i cammini che abbiamo fatto negli anni. Avete camminato al nostro fianco e noi al fianco vostro; non abbiamo perso un solo passo di tutta la strada che abbiamo fatto insieme.

Orgoglioso poi di essere stato uno "scoglio" al quale Lella si è attaccata per prendere il passo e durare così psicologicamente meno fatica.
Ci avete poi salutato ieri mattina alle 6 come ciascun pellegrino vorrebbe essere salutato: vi siete alzati prima e avete preparato la colazione per tutti condividendola poi insieme anche se voi sareste andati via tre ore dopo di noi. Un gesto che rimarrà impresso ma non nella cronaca ma bensì nel più profondo del nostro cuore.

Anche di questo vi dico e vi diciamo grazie. Sapete benissimo, perchè ne abbiamo parlato molte volte, che il vero cammino è poi quello della nostra vita quotidiana che potrete però affrontare con quella carica che sicuramente l'esperienza fatta vi ha dato. Abbiate cura di voi e aspettateci al nostro ritorno: noi continuiamo ancora per qualche giorno.

Un abbraccio.
Buon Cammino.
Nicola.
 





 

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