29 aprile 2021

Per Marco

 Carissimi,

fatti gli ultimi fogli, i tamponi negativi, una parte dello zaino, arrivano ora i dubbi, le incertezze non tanto se ho preso o no quella maglia o altro del genere ma sulle reali possibilità di portare a termine questa nuova esperienza.

Legittimi o no, i dubbi sulle capacità mentali e fisiche hanno sempre avuto il mio massimo rispetto perchè nessuno si incammina senza essere consapevole delle proprie fragilità: mentali e fisiche, appunto. Anche questa volta, come le due precedenti, mi appoggerò a Donata che più di una volta nelle difficoltà si è dimostrata forte e positiva.

Vi scrivevo ieri della dedica di questo cammino durato tre anni. E' dedicato a Marco, mio compagno di classe a geometri, fedele amico e lottatore fino in fondo contro qualcosa più grande di lui ma anche di noi. Ho iniziato questo cammino due anni fà con questo pensiero: lui spensierato, dedito alla famiglia, al lavoro, agli amici; poi catapultato in un'altra dimensione quella della malattia che troppo presto ce lo ha strappato. Questo terzo anno lo continuerò a portare con me con tutte quelle immagini che hanno scandito la nostra vita insieme come amici: la scuola, gli esami, la montagna, il mare, il calcetto, i figli, la sua Inter.

Sarà nel mio cuore ma anche nello zaino con un piccolo oggetto che lascerò lungo il cammino, in un posto magico, particolare e preciso che già conosco per esserci passato negli anni precedenti. E' un pezzetto di legno che ho raccolto tanti anni fà in montagna perchè mi ha sempre rappresentato un uomo in Croce ma senza volto, con le mani alzate. E proprio l'assenza di un volto mi ha sempre colpito perchè ho sempre pensato che ciascuno di noi può dare un volto all'uomo della Croce. Ho attaccato una conchiglia di San Giacomo pensando al cammino che il Santo ha fatto secoli fà proprio per raggiungere Santiago e al cammino che ha fatto Marco in questi tre anni e a quello che sta facendo tutt'ora: in verdi pascoli come ci dicono le Sacre Scritture.

Mi sosterrà, accidenti se mi sosterrà! come fece a suo tempo in montagna scendendo dal Pordoi legati insieme come due "scalatori". Ma il nostro legame andava ben oltre ed è quello che tutt'ora resta, indelebile e immutato, a sostenermi giorno dopo giorno.

Ok Marco: domani si parte!

Un abbraccio

Buon Cammino

Nicola




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