01 giugno 2019

Tappa 13: Boente. Ormai siamo in "discesa".

Carissimi,
per "discesa" intendo i giorni o i chilometri mancanti per arrivare alla piazza di Santiago, non certamente relativamente alla strada che continua a scendere come a salire. Sono le famose dolci colline della Galizia.

Con la tappa di oggi siamo confluiti sul cammino Francese ed è ufficialmente finito quello Primitivo. Per noi finirà nella piazza! Chiaramente questa situazione per noi è molto evidente perchè siamo entrati in un giro di pellegrini numericamente alto, al quale non eravamo per niente abituati. Facce nuove ma sopratutto il numero di persone che percorrono la nostra stessa strada. E lo faranno fino a lunedì, ciascuno a suo modo, ciascuno con i suoi pensieri.

Il mio pensiero inizia a tornare indietro; inizia (o forse non ha mai smesso) a rivedere i momenti passati, le persone incontrate, i luoghi visti, le risate fatte, i letti più o meno comodi nei quali ci siamo riposati per ripartire poi la mattina seguente. Rivedo la partenza con Donata da quel binario 16 della stazione di Firenze; e mi sembra così lontano che mi resta difficile ridurlo ad una data passata o in giorni.

Rivedo i primi passi di Donata, sicuramente le prime incertezze e i pochi o tanti dubbi. Rivedo i paesaggi, risento la pioggia come in questo giorni sento il sole. E' bello tornare indietro con la mente; e per farlo non ho bisogno di scorrere le centinaia di foto fatte ma devo soltanto pensare, nel silenzio del camminare e nella lentezza dei miei passi.

Oggi ho trovato il posto dove lasciare l'ultimo oggetto che un'amica mi ha dato in memoria di Andrea. E' difficile spiegarne l'origine nei dettagli ma si trattava di un pezzetto di cornice di una casa ristrutturata proprio da Andrea che era architetto. Ho trovato una piccola chiesetta come se ne trovano sul cammino e ho collocato la cornice nell'architrave del loggiato. Un oggetto piccolo, in un luogo piccolo per ricordare un uomo che si faceva piccolo e mai grande. Per ricordarlo come costruttore anche di cose che vanno al di là dell'edilizia.
Andrea è stato un architrave importante per chi lo ha conosciuto, per poco o tanto tempo. Ha cementato rapporti, ha costruito amicizie vere, ha sostenuto difficoltà proprie e difficoltà altrui.

Adesso ci aspettano le ultime due tappe. Non sarà facile farle. Da una parte la voglia di arrivare, dall'altra la voglia di non arrivare mai. Ma il nostro cammino proseguirà comunque anche una volta che saremo arrivati in quella piazza. Ne è un esempio la grande amicizia che lega me e Paola a Loris e Mirella incontrati proprio su questo cammino nel lontano 2011. Non ci siamo mai staccati  abbiamo continuato a camminare insieme: verso Santiago come nelle nostre rispettive città. Sono un po' com i miracoli dl cammino ma questo può essere semplicemnete definito come una grande e bella amicizia.

Un abbraccio.
Buon Cammino.
Nicola.






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